Secondo fonti vicine al gruppo e quanto anticipato dal portale francese L’Informe, il costruttore automobilistico starebbe valutando un piano di riduzione dei costi che prevede il taglio di circa 3.000 posti di lavoro nelle funzioni amministrative e di supporto.
Le riduzioni, che riguarderebbero circa il 15% del personale impiegato in ruoli di staff – come finanza, risorse umane e marketing – sarebbero attuate principalmente attraverso uscite volontarie e incentivi alla mobilità interna. Le sedi maggiormente interessate includerebbero il quartier generale di Boulogne-Billancourt, alle porte di Parigi, e alcuni uffici internazionali del gruppo.
Alla guida della nuova fase di rilancio c’è François Provost, nominato amministratore delegato lo scorso luglio. Il manager ha già delineato la necessità di un gruppo più snello, agile ed economicamente sostenibile, in risposta a un primo semestre 2025 particolarmente difficile: Renault ha chiuso con una perdita netta di 11,2 miliardi di euro, appesantita da una svalutazione da 9,3 miliardi sulla partecipazione in Nissan.
In una nota, l’azienda ha confermato che sono in corso valutazioni su misure di contenimento dei costi, ma ha precisato che nessun piano è stato ancora ufficialmente adottato.
Il piano “Arrow” rappresenterebbe il secondo intervento strutturale importante in pochi anni, dopo il piano di risanamento varato nel 2020 dall’ex CEO Luca de Meo, che aveva portato alla soppressione di circa 15.000 posti di lavoro a livello globale.

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