UFI Filters conferma l’eccellenza dei propri sistemi di filtrazione fornendoli alle monoposto di nove dei dieci team in gara nella stagione 2024 di Formula 1. Stagione che inizierà il 2 marzo con il Gran Premio del Bahrain.
È un riconoscimento prestigioso per le tecnologie sviluppate dalla High Tech Division di UFI Filters, fondata nel 1999, e per l’azienda, che dal 1978 ha visto una serie continua di successi nella massima categoria del motorsport.
In Formula 1, UFI Filters non si limita a mettere a disposizione delle squadre i filtri olio e aria motore e benzina: la complessità delle monoposto attuali comporta l’adozione di fino a quindici elementi filtranti su una vettura, per una produzione annuale complessiva di circa 8.000 filtri.
Soluzioni tailor made. Per la Formula 1, ogni filtro è realizzato su misura per le esigenze dei diversi team, con soluzioni customizzate per dimensioni e materiali impiegati (tra i quali alluminio medicale, fibra di carbonio e titanio); la loro definizione è frutto di un processo di coprogettazione tra i tecnici dell’High Tech Division di UFI Filters e quelli delle squadre. Spesso, nel corso della stagione, vengono richiesti dai team anche aggiornamenti e modifiche dei filtri, sulla base degli sviluppi via via introdotti nelle vetture. I filtri adottati per le monoposto da Gran Premio possono essere suddivisi in base alla loro collocazione.
• I filtri per i motori termici si trovano nell’aspirazione dell’aria, nel circuito di alimentazione del
carburante e in quello della lubrificazione. Si tratta di filtri ad alta tecnologia, che non devono trattenere solo polvere e trucioli, ma anche eventuali contaminanti che si possono formare nelle benzine speciali utilizzate in Formula 1. Anche il circuito dell’olio motore richiede protezioni adeguate: oltre al filtro principale, sono presenti elementi filtranti secondari, e diversi “last chance filter”, che agiscono sulle pompe di recupero.
• I filtri dei circuiti idraulici svolgono un ruolo essenziale per la sicurezza dei piloti. Fondamentale, infatti, è la loro presenza nei sistemi che presiedono l’idroguida, l’attivazione dell’ala mobile posteriore (il DRS) e il circuito frenante.
• Il sistema ibrido di cui le monoposto sono dotate comporta la presenza di una batteria di accumulo dell’energia, la cui temperatura deve rimanere all’interno di un range ottimale: per il suo
raffreddamento si utilizzano fluidi dielettrici, la cui filtrazione è garantita da dispositivi UFI Filters.
Non solo Formula 1. UFI Filters ha accumulato una lunga esperienza nel motorsport, già a partire dalla seconda metà degli anni ’70. Oggi i sistemi di filtrazione UFI Filters sono presenti non solo in Formula 1, ma anche in molte altre categorie del motorsport. In particolare, nel Mondiale Endurance (WEC) sono a bordo delle Ferrari 499P, vettura vincitrice della 24 Ore di Le Mans 2023, e 296 GT3, nonché delle Hypercar Lamborghini e Isotta Fraschini. Per l’assale elettrico anteriore dell’Isotta Fraschini Tipo 6 LMH, inoltre, UFI Filters fornisce anche lo scambiatore di calore che aumenta l’efficienza e l’affidabilità del sistema. Una riprova delle tecnologie avanzate sviluppate da UFI Filters, che non è solamente leader nei sistemi di filtrazione, ma riveste un ruolo di primissimo piano anche nel Thermal Management, un settore di sempre maggior rilievo per l’importanza della gestione delle temperature degli e-axle. I filtri UFI Filters sono adottati anche da tutte le monoposto di Formula 2 e della IndyCar americana realizzate dalla Dallara.
Nel motociclismo, infine, UFI Filters è fornitrice dei propri prodotti per la MotoGP (per Aprilia e KTM), la Moto 2, la Moto 3 e la Superbike.
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