In quali paesi gli
automobilisti sono più cortesi e dove più aggressivi? Un sondaggio
realizzato dall’istituto di ricerca YouGov e commissionato da EasyPark, rivolto a un campione complessivo di
oltre 11.000 intervistati con patente in Italia,
Danimarca, Francia, Finlandia, Germania, Norvegia, Spagna, Svezia, Paesi Bassi,
Austria e Belgio ha valutato anche questo aspetto, chiedendo agli stessi
automobilisti cosa ne pensassero dei conducenti nei diversi paesi.
E’ emerso che gli svedesi
ed i norvegesi seguiti dai tedeschi sono considerati automobilisti
rispettosi e cortesi rispettivamente per il 15%, l’11% e il 9% degli
intervistati, mentre gli italiani, seguiti dai francesi, e dagli spagnoli
risultano essere i più aggressivi e nervosi alla guida secondo il 29%, il 12% e
il 9%.
Tra i temi del
sondaggio, anche quello relativo al parcheggio. Quali sono gli automobilisti
europei che parcheggiano meglio? Il primo posto va ai tedeschi (14%), il
secondo agli svedesi (9%) e il terzo ai finlandesi e norvegesi (6%) che
risultano essere i più attenti e precisi nei parcheggi. Prima posizione invece
per gli italiani, a cui seguono i francesi e gli spagnoli, per la classifica
dei conducenti che parcheggiano peggio.
Se si aggiunge che il traffico è in Italia la condizione più
frequente di guida degli automobilisti, anche nella ricerca di un parcheggio,
si comprende e completa il quadro complessivo.
Per questo motivo, la sempre più diffusa adozione di
applicazioni di digital parking aiuta a conseguire benefici tangibili sia per
gli automobilisti che per le città, con la riduzione congiunta di stress,
traffico e inquinamento.
“Utilizzare il proprio cellulare per gestire la sosta, non
dovendo ricorrere a parcometri e tagliandi, è estremamente comodo.” afferma Morten Hother Sørensen, Chief Distribution
Officer di EasyPark Group. “La nostra app, attiva in 300 città italiane e
500 all’estero, consente di risparmiare tempo: l’utente può prolungare la sosta
ovunque si trova o interromperla in anticipo, senza la preoccupazione di incorrere
in multe o perdere tempo”.
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