Non si arriva alla decima generazione per caso e solo
pochissime vetture possono vantare un primato del genere. Fra queste, l’intramontabile Honda Civic, che
abbiamo avuto il piacere di guidare…
E’ proprio il caso di dire “Buona – anche – la decima”.
Visto che, l’intramontabile Honda Civic,
si è rigenerata per la decima volta, alla faccia di concorrenti più o meno
diretti che fanno fatica a starle dietro. In Europa, poi, è il modello Honda di maggior successo,
sia dal punto di vista delle vendite sia per la tradizione produttiva del brand
in questa regione.
Insomma, si scrive
Honda ma si legge Civic.
La nuova Civic è una vettura completamente… nuova (il
gioco di parole ci sta), riprogettata da cima a fondo; dal punto di vista
estetico, pur mantenendo un filo diretto con i modelli un po’ più datati, è
cambiata parecchio.
Il frontale è bello,
aggressivo, contraddistinto da un muso corto e dai nuovi gruppi ottici che
sembrano gli “occhi” di un animale selvaggio. Le linee del laterale sono pulite
e poco “bombate” (anche perché non ci sono le maniglie delle portiere in quanto
nascoste nelle cornici dei finestrini) mentre la parte posteriore, forse, è la
più “pasticciata”.
Salendo a bordo si
percepiscono belle sensazioni che arrivano dal semplice ed elegante layout, dal
materiale di livello, dalla comodità dei sedili e dall’enorme spazio a
disposizione non solo di chi guida ma anche di tutti i passeggeri.
Buona
l’accessibilità, quindi, così come la visibilità anteriore (quella
posteriore è forse un po’ sacrificata) e il comfort di marcia, apprezzabile
anche e soprattutto nei lunghi viaggi. La
plancia è bella, elegante e moderna; la strumentazione è leggibile mentre
il volante, ben impugnabile, ha tutto ciò che serve per guidare senza mai
staccare le mani.
La
strumentazione è suddivisa in due livelli: ai tradizionali
strumenti analogici che si trovano davanti al guidatore (termometro del liquido
di raffreddamento, contagiri e indicatore del livello del carburante con, alla
loro sinistra, il tasto Econ), si
affianca un tachimetro digitale, collocato più in alto. In posizione centrale,
vi è lo schermo che mostra le indicazioni della radio, del computer di bordo e
le immagini della videocamera per le manovre in retromarcia (di serie). Buono
anche il sistema di navigazione che
si è dimostrato preciso, di facile utilizzo e dalla grafica molto bella.
Soprattutto in autostrada, abbiamo apprezzato il cruise control (semplice e intuitivo) e
i vari sistemi di assistenza alla guida come, per esempio, quello che avvisa se
stiamo invadendo la corsia oppure quello che interviene, anche con una frenata,
in caso di tamponamento imminente.
Sotto il cofano, un più che apprezzabile 1.6 benzina abbinato a un cambio automatico a 7 rapporti. Allora,
se si pensa di utilizzare questo propulsore in pista allora, onestamente, non
va bene; al contrario, è l’ideale per una guida tranquilla e mai nervosa o
aggressiva, dove i (pochi) consumi diventano un valore aggiunto.
Non male anche in fase di accelerazione e ripresa. Da
pollice verso l’alto anche il cambio automatico, morbido negli innesti, molto
preciso e divertente, soprattutto quando si usano le “palette” al volante.
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