La trasformazione a gas degli autoveicoli ibridi è
regolamentata dalla circolare della Motorizzazione
27253 del 5 novembre 2013 - Il taglio è duplice: ai costi e alle emissioni
Al recente Salone di Tokyo Toyota ha dato notizia del
lancio, per il mercato giapponese, di un taxi
ibrido a GPL. Recente anche l’immissione sul mercato italiano della
versione a GPL per la gamma ibrida
Suzuki.
Due ottimi esempi di utilizzo della tecnologia a favore
della mobilità sostenibile – sostiene il Consorzio Ecogas, associazione che
riunisce gli operatori del settore del GPL e del metano per autotrazione – in
quanto due tecnologie efficienti possono amplificare i benefici per l’ambiente
e per il portafoglio. L’automobilista che voglia usufruire dei vantaggi offerti
dalla propulsione elettrica e da quella a gas unite insieme ha anche un’altra
possibilità a disposizione: la
trasformazione in aftermarket.
Risale, infatti, al 5 novembre 2013 la circolare della
Motorizzazione 27253, che regolamenta l'omologazione e l'installazione di
sistemi di adattamento GPL e metano per i veicoli ibridi già in circolazione.
Il documento prende atto del fatto che risultano sempre più numerose le
richieste di trasformazione dell’alimentazione di veicoli ibridi ad
alimentazione GPL/CNG.
“Come noto – evidenzia la circolare - i veicoli ibridi in
circolazione sono dotati di propulsione meccanica ricavata da un carburante di
consumo e da un dispositivo per l’immagazzinamento dell’energia elettrica. In
previsione di istanze da parte dell’utenza tese ad ottenere l’autorizzazione
alla circolazione di veicoli ibridi con l’installazione di impianto a gas
LPG/CNG si rende necessario chiarire la procedura da seguire per la loro
omologazione.”
Attualmente sono già
in commercio impianti per la trasformazione a GPL in aftermarket
regolarmente omologati come previsto dalla Circolare adatti a molti modelli
ibridi in commercio.
Le procedure di collaudo presso gli UMC della Motorizzazione
rimangono invariate rispetto a quelle già stabilite per i veicoli a benzina e
la modifica all’alimentazione del veicolo viene quindi annotata sulla carta di
circolazione.
“Un ottimo modo per ridurre al minimo la quantità di
inquinanti emessi in atmosfera e al contempo risparmiare davvero tanto –
sottolinea Alessandro Tramontano,
presidente del Consorzio Ecogas -. Questo vale soprattutto per chi non si
muove solo in città, ambiente dove la trazione ibrida è particolarmente
conveniente. Infatti, sui percorsi extraurbani arriva in soccorso il gas.”
Tutte le informazioni sull’autotrazione a gas sono
disponibili al punto informativo del Consorzio
Ecogas al Motor Show di Bologna dal 2 al 10 dicembre 2017, pad. 22, stand A 47.
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