giovedì 30 novembre 2017

L’ibrido a GPL? Si può, si può. Chiedere a Ecogas (e Suzuki)

  La trasformazione a gas degli autoveicoli ibridi è regolamentata dalla circolare della Motorizzazione 27253 del 5 novembre 2013 - Il taglio è duplice: ai costi e alle emissioni
Al recente Salone di Tokyo Toyota ha dato notizia del lancio, per il mercato giapponese, di un taxi ibrido a GPL. Recente anche l’immissione sul mercato italiano della versione a GPL per la gamma ibrida Suzuki.


Due ottimi esempi di utilizzo della tecnologia a favore della mobilità sostenibile – sostiene il Consorzio Ecogas, associazione che riunisce gli operatori del settore del GPL e del metano per autotrazione – in quanto due tecnologie efficienti possono amplificare i benefici per l’ambiente e per il portafoglio. L’automobilista che voglia usufruire dei vantaggi offerti dalla propulsione elettrica e da quella a gas unite insieme ha anche un’altra possibilità a disposizione: la trasformazione in aftermarket.

Risale, infatti, al 5 novembre 2013 la circolare della Motorizzazione 27253, che regolamenta l'omologazione e l'installazione di sistemi di adattamento GPL e metano per i veicoli ibridi già in circolazione. Il documento prende atto del fatto che risultano sempre più numerose le richieste di trasformazione dell’alimentazione di veicoli ibridi ad alimentazione GPL/CNG.

“Come noto – evidenzia la circolare - i veicoli ibridi in circolazione sono dotati di propulsione meccanica ricavata da un carburante di consumo e da un dispositivo per l’immagazzinamento dell’energia elettrica. In previsione di istanze da parte dell’utenza tese ad ottenere l’autorizzazione alla circolazione di veicoli ibridi con l’installazione di impianto a gas LPG/CNG si rende necessario chiarire la procedura da seguire per la loro omologazione.”

Attualmente sono già in commercio impianti per la trasformazione a GPL in aftermarket regolarmente omologati come previsto dalla Circolare adatti a molti modelli ibridi in commercio.
Le procedure di collaudo presso gli UMC della Motorizzazione rimangono invariate rispetto a quelle già stabilite per i veicoli a benzina e la modifica all’alimentazione del veicolo viene quindi annotata sulla carta di circolazione.

“Un ottimo modo per ridurre al minimo la quantità di inquinanti emessi in atmosfera e al contempo risparmiare davvero tanto – sottolinea Alessandro Tramontano, presidente del Consorzio Ecogas -. Questo vale soprattutto per chi non si muove solo in città, ambiente dove la trazione ibrida è particolarmente conveniente. Infatti, sui percorsi extraurbani arriva in soccorso il gas.”

Tutte le informazioni sull’autotrazione a gas sono disponibili al punto informativo del Consorzio Ecogas al Motor Show di Bologna dal 2 al 10 dicembre 2017, pad. 22, stand A 47.


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