L’obiettivo Michelin è di offrire al cliente non solo un
alto e costante livello di sicurezza, ma anche risparmio di carburante, grazie
alla bassa resistenza al rotolamento, ed eccellente durata. Questo permette di
limitare il consumo di materie prime, utilizzare
i pneumatici più a lungo e in sicurezza e diminuire, insieme alla resistenza al
rotolamento, le emissioni di CO2, responsabili di una percentuale dall’85%
al 98% della Carbon Footprint. La Carbon
Footprint, l’“impronta di carbonio”, misura le emissioni di CO2 legate
all’uso di combustibile fossile. L’aumento di concentrazioni di CO2
nell’atmosfera determina un aumento del debito ecologico.
Performance e
sostenibilità
Le prestazioni non dipendono unicamente dall’altezza del
battistrada
Alcuni attori dell’industria del pneumatico suggeriscono a
chi guida in Europa di smontare i pneumatici quando il battistrada raggiunge i
3 mm di spessore, talvolta anche prima.
Michelin ha recentemente preso posizione rispetto a questa
“cattiva abitudine”, affermando che l’attuale limite legale di 1,6 mm
risponde perfettamente alle esigenze della mobilità moderna.
1-Sicurezza
• La regolamentazione
ERTRO in vigore, del 1989, prendeva in considerazione le prestazioni
dell’epoca. I progressi tecnologici hanno reso automobili e pneumatici
nettamente più performanti di allora. Quindi, a maggior ragione, il limite
legale di 1,6 mm risponde oggi pienamente ai requisiti di sicurezza della
mobilità moderna.
• Oggi, nessuna
statistica permette di stabilire la relazione tra un aumento degli
incidenti e il fatto che lo spessore del battistrada sia inferiore a 3 o
4 mm.
• Le distanze di
frenata dipendono da diversi elementi. Sistema di frenata, granulometria
del suolo (livello di aderenza), condizioni meteorologiche (umidità e
temperatura), pressione dei pneumatici, temperatura della gomma, comportamenti
di guida sono tra i tanti criteri che entrano in gioco al di là delle
caratteristiche intrinseche del pneumatico.
• Anche i pneumatici
nuovi possono presentare grandi differenze di prestazioni nel campo
dell’aderenza in base alla marca, ai modelli e alle misure. Un pneumatico
premium con una scultura del battistrada a 1,6 mm può essere più
performante di un pneumatico economico “budget”, nuovo o quasi nuovo.
• In realtà, già i
primi chilometri percorsi determinano un’usura. Michelin offre per
l’insieme dei suoi pneumatici un alto livello di performance per ogni esigenza
fino a uno spessore di scultura del battistrada di 1,6 mm, cioè diverse
decine di migliaia di chilometri dopo l’acquisto.
2-Costo
• Sostituire un
pneumatico a 3 o 4 mm di profondità di scultura invece che a
1,6 mm rappresenta indicativamente un pneumatico in più per vettura ogni
due anni – una situazione che non è accettabile in un’epoca in cui i progressi
tecnologici legati al pneumatico, indipendentemente da quelli raggiunti in
campo automobilistico, dovrebbero, al contrario, offrire un miglioramento delle
prestazioni.
3-Ecologia
• Fabbricare un
pneumatico richiede l’utilizzo di numerosi materiali, ma anche energia. Più
materia è utilizzata, maggiore è l’impatto ambientale.
• La resistenza al
rotolamento, responsabile del 20 % del consumo di carburante delle
vetture (motore termico ed elettrico), migliora con l’usura. Sostituire
prematuramente i pneumatici comporterebbe quindi un consumo supplementare, al
quale si aggiunge la perdita di materia
generata dalla sostituzione anticipata dei pneumatici.
• Anche il riciclo
consuma energia. Più materia si deve riciclare, meno efficaci si è in
termini di sostenibilità.
Uno studio di Ernst e
Young dimostra che in Europa un cambio di pneumatici a 3 mm, anziché a
1,6 mm, avrebbe come conseguenza:
- L’utilizzo di 128 milioni di pneumatici in più l’anno,
cioè 9 milioni di tonnellate in più di emissioni di anidride carbonica l’anno.
- Un aumento dei costi per i consumatori di circa 6,9
miliardi di euro come conseguenza della maggior frequenza della sostituzione
dei pneumatici e l’aumento del consumo di carburante.
- 1,5 milioni di tonnellate di materie prime perse
annualmente, equivalenti a una richiesta energetica di 290 milioni di
tonnellate di petrolio greggio, cioè la produzione annuale di Messico e Venezuela
insieme. Infatti, anche il riciclo consuma energia. Più materia si deve
riciclare, meno efficaci si è in termini di sostenibilità.
“La performance sostenibile è la chiave della nostra
strategia - dichiara Terry Gettys Executive Vice President di Ricerca e
Sviluppo, membro del Comitato Esecutivo del gruppo Michelin - Ragioniamo in
termini di durata, non di consumo. Oggi, vorremmo che responsabilità,
sostenibilità e performance fossero gli obiettivi su cui puntare insieme a
tutta l’industria legata ai pneumatici… A Ladoux, da decenni l’innovazione
permette di migliorare costantemente le performance di pneumatici nuovi e usati.
L’unico criterio quando è in gioco la sicurezza è la performance dei
pneumatici, non lo spessore del battistrada.”
MICHELIN PRIMACY 4
Safe when new, safe
when worn
Fedele alla missione della ricerca di una mobilità sempre
più sostenibile, Michelin ha presentato al Salone dell’Auto di Francoforte il
nuovo MICHELIN PRIMACY 4, la referenza in termini di sicurezza.
Nato dopo tre anni di sviluppo, il nuovo pneumatico offre un
alto livello di prestazioni su strade bagnate, dal primo utilizzo fino al
limite legale di usura (1,6 mm).
Grazie all’impiego di elastomeri di ultima generazione, il
nuovo MICHELIN PRIMACY 4 offre ottimo grip sul bagnato, dal primo all’ultimo
chilometro, senza compromessi sulla durata.
Per ottenere questo elevato livello di grip è stata
ottimizzata la scultura del battistrada: il nuovo design rivela canali più
rettangolari e meno trapezoidali, per favorire l’evacuazione dell’acqua quando
il pneumatico è usurato.
Così, sia da nuovo sia da usato, MICHELIN PRIMACY 4 offre eccellente performance in frenata sul
bagnato.
Il nuovo MICHELIN
PRIMACY 4 semplifica anche la lettura del suo livello di usura.
Oltre alla presenza del tradizionale indicatore di usura sulla
spalla, il pneumatico ha anche una marcatura Michelin nella parte bassa dei
canali. Questi due metodi permettono di identificare rapidamente e
semplicemente il livello di usura dei pneumatici.
Paragonato ai suoi
diretti concorrenti, il nuovo MICHELIN PRIMACY 4 si classifica 1° in durata
chilometrica, con una media di 18.000 chilometri in più (3), confermando
la long lasting performance del nuovo pneumatico MICHELIN. Il nuovo MICHELIN
PRIMACY 4 è l’espressione della strategia Michelin: sicurezza per chi guida,
per tutta la vita dei pneumatici, fino al limite legale di usura di
1,6 mm.
MICHELIN PRIMACY4
sarà lanciato in 64 dimensioni a partire da gennaio 2018:
7 dimensioni in 15”
30 dimensioni in 17”
17 dimensioni in 16”
10 dimensioni in 18”
(3) Test comparativo condotto da DEKRA TEST CENTRE, su
richiesta Michelin, fra giugno e luglio 2017, per la dimensione 205/55 R16 91V
su una VW Golf 7 equipaggiata con MICHELIN PRIMACY 4 versus BRIDGESTONE TURANZA
T001 EVO; CONTINENTAL PREMIUM CONTACT 5; DUNLOP BLURESPONSE; GOODYEAR EFFICIENT
GRIP PERFORMANCE; PIRELLI CINTURATO P7 BLUE. Test di durata in medie condizioni
reali di utilizzo (D50) su una distanza di 10.000 km e una durata stimata a
1,6 mm.
MICHELIN
CrossClimate+
In estate come in inverno, grandi prestazioni che durano nel
tempo
Per capire meglio l’impatto dell’introduzione della gamma
MICHELIN CrossClimate nel mondo del pneumatico, bisogna risalire a maggio 2015,
quando Michelin ha integrato il meglio della tecnologia del pneumatico estivo
con quella del pneumatico invernale. MICHELIN CrossClimate è il primo
pneumatico estivo con certificazione invernale. Il logo sul fianco, 3PMSF
(Simbolo alpino), indica il superamento di un test regolamentare di prestazioni
in condizioni invernali.
Il successo è
immediato e MICHELIN CrossClimate è commercializzato in tutti i mercati
europei. La gomma integra nuovi elastomeri che offrono grande stabilità delle
caratteristiche del pneumatico al variare della temperatura esterna. Che la
temperatura superi i 25°C, con l’asfalto ancora più caldo, o scenda al di sotto
dei 7°C, il materiale di cui si compone MICHELIN CrossClimate permette di
ottimizzare l’aderenza in qualsiasi condizione.
I componenti della gomma rivoluzionaria sviluppata da
Michelin permettono al battistrada di conservare un livello di elasticità
ottimale indipendentemente dalla temperatura esterna, fornendo una migliore
aderenza. Per lo sviluppo di MICHELIN CrossClimate, gli ingegneri Michelin
hanno realizzato più di 5 milioni di test in una gamma di temperatura che
va da -30°C a +40°C. MICHELIN CrossClimate si classifica 1o ex-aequo nel
test ADAC 2016 i cui risultati sono stati pubblicati il 22 settembre:
paragonato ai pneumatici All Season, conferma il suo posizionamento di
pneumatico estivo certificato per l’utilizzo invernale. Si distingue
principalmente per le sue prestazioni su suolo asciutto e bagnato, per il
risparmio di carburante e la durata (Test pneumatici ADAC 2016 – All Season
dimensione 205/55R16 V).
Il pneumatico MICHELIN CrossClimate+: ancora più performante
In febbraio 2017, Michelin ha lanciato sul mercato MICHELIN
Crossclimate+, che integra il meglio delle tecnologie del pneumatico estivo e
di quello invernale e offre prestazioni costanti nel tempo. Le prestazioni di
tutti i pneumatici cambiano in funzione dei chilometri percorsi. Se alcuni
elementi possono migliorare, come la resistenza al rotolamento, altri possono
peggiorare con il tempo, come l’aderenza su suolo bagnato o innevato. Il
pneumatico MICHELIN CrossClimate+ conferma le proprie prestazioni sull’asciutto
e il suo posizionamento di pneumatico premium estivo. Dimostra inoltre di
offrire un eccellente livello di motricità su suolo innevato dal primo
all’ultimo chilometro.
In inverno e soprattutto su suolo innevato, chi guida con
pneumatici MICHELIN CrossClimate+ raggiungerà la destinazione senza problemi.
Da nuovo, la motricità che offre su suolo innevato è paragonabile a quella dei
principali concorrenti. Chilometro dopo chilometro, la sua performance cambia
poco, mentre quella dei concorrenti premium A/S cala in modo significativo,
come illustrato nel grafico che segue.
(Test di accelerazione su neve realizzati da TestWorld in
luglio 2016 con un pneumatico di dimensioni 205/55R16 su una VW Golf 7,
paragonando MICHELIN CrossClimate+ con 2 concorrenti premium All Season.)
Per Michelin,
l’innovazione è finalizzata a offrire le migliori prestazioni dal primo
all’ultimo chilometro. Il nuovo pneumatico MICHELIN CrossClimate+ è la
dimostrazione della leadership tecnologica del Gruppo. Chi sceglie MICHELIN
CrossClimate+ avrà a disposizione tutta la durata dei pneumatici MICHELIN
e un’elevata mobilità su suolo innevato dal primo all’ultimo chilometro, senza
essere costretto a sostituire prematuramente i propri pneumatici.
MICHELIN
CrossClimate+ a servizio di tutti gli automobilisti
Sono numerosi gli automobilisti che non hanno la possibilità
(logistica, finanziaria) o semplicemente la volontà di sostituire i pneumatici
due volte l’anno, soprattutto nelle regioni dove la neve e il freddo non
restano a lungo o non sono presenti ogni anno. In realtà, il 65% degli
automobilisti europei utilizza sempre pneumatici estivi, senza rendersi conto
del contributo in termini di sicurezza che possono fornire i pneumatici adatti
alla stagione fredda. Altri, sensibili a questa tematica o obbligati per legge,
sostituiscono in genere i pneumatici estivi con quelli invernali in autunno, e
fanno l’operazione inversa all’arrivo della primavera. Le domande che
l’automobilista si pone sono sempre le stesse:
• è davvero il momento giusto per la sostituzione?
• i miei pneumatici invernali saranno ancora performanti per
tutta la stagione invernale?
In quest’ottica, scegliere pneumatici MICHELIN CrossClimate+
diventa “la” soluzione. Da un lato, MICHELIN CrossClimate+ risponde alle
esigenze degli automobilisti che tengono alla sicurezza del pneumatico estivo
(aderenza in curva, distanza di frenata su suolo asciutto o bagnato, piacere di
guida, precisione nella tenuta di strada), dall’altro offre prestazioni simili
a quelle dei pneumatici invernali su strade bagnate, fredde o innevate.
Il pneumatico MICHELIN CrossClimate+ è in grado di
affrontare una salita innevata sulla quale una vettura equipaggiata con
pneumatici estivi slitterebbe inevitabilmente. Il nuovo
MICHELIN CrossClimate+ risponde non solo a queste esigenze, ma offre anche
prestazioni di alto livello su strada asciutta e con una temperatura esterna
superiore a 7°C, dove un pneumatico invernale si dimostra sempre meno efficace a
mano a mano che la temperatura sale e il battistrada si usura.
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