lunedì 18 aprile 2016

GRAN PREMIO DI FORMULA 1 PIRELLI 2016 CINA: c’è ancora tanta strada da fare per Renault Sport Formula One Team

Renault Sport Formula One Team non è stata in grado di progredire in classifica, durante un movimentato Gran Premio di Formula 1 Pirelli 2016 Cina. Entrambi i piloti hanno varcato il traguardo, ma il diciassettesimo posto di Kevin Magnussen e il ventiduesimo di Jolyon Palmer dimostrano che il team non è riuscito a sfruttare il potenziale di performance sul Circuito Internazionale di Shanghai.


Kevin è scattato dal 17° posto sulla griglia con ruote Pirelli supersoft nuove, utilizzando poi le soft al 4° e al 20° giro, prima di passare alle medie al 35° giro.
Jolyon è partito dal 19° posto con ruote Pirelli soft, passando poi alle supersoft al 15° giro, prima di ritornare alle soft al 24° giro, effettuando poi l’ultimo stint con mescole medie a partire dal 38° giro.

Kevin Magnussen – R.S.16-02 n°20 – Griglia: 17° – Arrivo: 17°
“In verità, la mia corsa è stata piuttosto regolare: una partenza decente, e poi non c’è più stata molta attività. Superavo altri piloti che avevano altre strategie, quindi nessuno si batteva realmente. Non è un fine settimana di cui essere realmente soddisfatti, ma possiamo almeno trarne degli insegnamenti. Dobbiamo ancora capire molte cose, ma saremo più forti quando lo avremo fatto. Sapevamo che gli esordi sarebbero stati difficili, e non ci lasciamo prendere dallo sconforto”.

Jolyon Palmer – R.S.16-02 n°30 – Griglia: 19° – Arrivo: 22°
“Oggi, la partenza è andata bene e anche il primo giro, perché abbiamo guadagnato molte posizioni. A partire da quel momento, tuttavia, la giornata è stata difficile. L’equilibrio dell’auto era instabile, il degrado dei pneumatici più sensibile del solito e il ritmo non era altrettanto sostenuto che nelle precedenti corse. Dobbiamo analizzare i dati, ma sono davvero contento di passare alla prossima gara”.

Fred Vasseur, Direttore della Competizione
“Il team ha vissuto un Gran Premio difficile. Abbiamo enormemente sofferto del degrado dei pneumatici. Kevin era svantaggiato per aver girato ben poco sull’asciutto e questo ci ha lasciato poco tempo per affinare le regolazioni, rendendo più difficile la gestione dei pneumatici in corsa. Jolyon è partito con ruote soft e abbiamo scelto di lasciarlo in pista durante la neutralizzazione. Purtroppo, gli è stato poi difficile riportare le gomme alla giusta temperatura, e questo gli è costato molte posizioni; un passaggio con quattro pit-stop gli avrebbe fatto perdere troppo tempo. Cercheremo le ragioni di questo calo di performance e di temperatura dopo l’intervento della safety car. Siamo impazienti di ritrovarci al prossimo Gran Premio, per continuare a imparare, lavorare con impegno e progredire”.


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