BMW Group Italia
lancia la terza edizione di BMW Creative Lab, un’iniziativa nata in
cooperazione con Designworks (studio di
Monaco), la società di consulenza creativa del BMW Group e un’azienda
italiana espressione dell’artigianalità e del talento creativo e produttivo.
BMW Creative Lab si propone quest’anno di affrontare nuove tematiche
grazie alla partnership con Stone Island, celebre marchio di abbigliamento
informale, nato nel 1982, e riconosciuto come simbolo della ricerca estrema su
fibre e tessuti, applicata a un design innovativo, che presta grande attenzione
alla funzione d’uso nella costruzione dei propri capi.
Il tema scelto per
questa edizione è “Natura e Artificio: il design nell’epoca della
trasformazione”. L'intento dell'iniziativa è quello di sensibilizzare
l'opinione pubblica per le sfide del design dei prodotti di oggi. Ogni
trasformazione è il risultato dell'azione umana e la natura è il risultato del
nostro modo di fare "artificio". È importante che ogni
"curatore" abbia un rapporto reale e consapevole con le proprie cose,
che si tratti di vestiti, mezzi di trasporto o qualsiasi altro oggetto.
"Il Creative Lab - ha dichiarato Sonja Schiefer, Director of the Munich Studio of BMW Group
Designworks - nasce dalla volontà di raccontare sia gli orizzonti e le
opportunità che emergono dallo sviluppo frenetico nelle abitudini dei
consumatori, sia le nuove tecnologie, sia i materiali innovativi. Guidare giovani
studenti ad affrontare questi scenari e lavorare con loro per distillare le
soluzioni che si distinguano come uniche, rappresenta per noi non soltanto una
ricompensa, ma anche una vera e propria rivelazione".
“Per me è un grandissimo piacere lavorare con un’azienda di
alta tecnologia e design come BMW, - ha sottolineato Carlo Rivetti, Direttore Creativo e Presidente di Stone Island - e
ancora più bello, lo dico da professore del Politecnico di Milano, coinvolgere
dei giovani talenti neolaureati. Oltretutto questo progetto è proprio nelle
corde di Stone Island che fa della ricerca, della tecnologia e dei rapporti con
i giovani il suo punto di forza!”
“BMW Motorrad ha scelto quest’anno di supportare il BMW
Creative Lab perché sempre più sensibile al tema della trasformazione. - ha
evidenziato Stefano Ronzoni, Direttore
BMW Motorrad - Guidare una moto BMW equivale a vivere un’esperienza unica,
ma anche distinguersi per stile e personalità. Per questo il nostro brand negli
ultimi anni ha iniziato un percorso di cambiamento, aprendosi sempre più al
mondo lifestyle e a trasformazioni e personalizzazioni, divenendo terreno
fertile per esperimenti creativi”.
Il BMW Creative Lab, nato nel 2012, è un’iniziativa pensata
per individuare giovani di talento italiani e stranieri che studiano in Italia,
sviluppata da BMW Italia insieme a Designworks, rappresentata dal suo ufficio
di Monaco, e realizzata in collaborazione con un’azienda italiana partner che
cambia ogni anno. In particolare la prima edizione fu realizzata in partnership
con Fratelli Guzzini e la seconda con Napapjiri che hanno premiato
rispettivamente i talenti di Attila Veress, giovane designer ungherese, e
Serena Bonomi.
L’obiettivo è di
identificare e supportare giovani studenti che stanno per entrare a far
parte del mondo del lavoro e di promuovere il valore del design per il BMW
Group, non soltanto da un punto di vista industriale, ma anche da quello
culturale. Pertanto il progetto punta a considerare il design da una
prospettiva globale che va oltre il comparto automobilistico e si apre a una
discussione completa, focalizzandosi sui temi della mobilità, della
sostenibilità e dello stile.
Designer, fasi e
processi del progetto
Cinque i talenti identificati per la nuova edizione del BMW
Creative Lab: Luca Mazzon (Italia) IED Milano, Alicia Pickney (USA) Domus
Academy, Kristian Terzeiev (Bulgaria), Karimian Azary Nikoo (Iran) e Luca
Musciatelli (Italia) del Politecnico di Milano Ai giovani designer selezionati
per partecipare all’iniziativa è stato affidato un briefing condiviso dalle
aziende partner dell’iniziativa. Ognuno di loro individuerà e proporrà delle
soluzioni progettuali specifiche e originali.
Gli studenti verranno seguiti durante tutto il percorso da
un tutor, il Professor Michele Capuani e dal management di BMW Italia, di
Designworks e di Stone Island. La commissione scientifica del Creative Lab 2016
comprende: Sonja Schiefer (Director Munich studio Designworks), Carlo Rivetti
(Direttore Creativo e Presidente Stone Island), Michele Capuani (Architetto),
Moreno Ferrari (Fashion Designer), Aldo Colonetti (Filosofo), Roberto Olivi
(Direttore Relazioni Istituzionali e Comunicazione BMW Group Italia) e Stefano
Ronzoni (General Manager BMW Motorrad Italia). Il vincitore del BMW Creative
Lab 2016 riceverà in premio uno stage di 12 mesi presso le due aziende (6 mesi
in Designworks Munich Studio e 6 mesi presso Stone Island).
Il tema: “Natura e
Artificio: il design nell’epoca della trasformazione”
Il mondo intorno a noi sta cambiando rapidamente e tra le
parole chiave di Internet, ci sono due concetti che non sono nuovi, ma che
stanno assumendo un significato diverso: la personalizzazione e la
condivisione. L’economia digitale, così come renderci più informati e
consapevoli, ci permette di acquistare prodotti che sono più vicini alle nostre
esigenze.
Più alto è il livello
tecnologico più interessante è la possibilità.
Qualsiasi informatico preferisce assemblare il proprio PC
con i migliori componenti, piuttosto che acquistare un hardware pre-assemblato.
Lo stesso vale per tutte le tecnologie professionali, dove ogni componente deve
essere scelto in quanto la qualità complessiva è la figlia della eccellenza
delle sue parti. Anche il mondo della moda si sta muovendo in quella direzione.
Un total look molto sofisticato non funziona.
I clienti tendono a mescolare prodotti di diversa
provenienza per dare al proprio look una personalità diversa e riconoscibile.
Queste possibilità di personalizzazione sono solo stati
prorogati di internet che è diventato anche un luogo per condividere le nostre
scelte. Da un lato, prima di acquistare, è possibile ottenere informazioni di
prima mano da parte degli utenti che sono passati attraverso le stesse
esperienze. Dall’altro è possibile essere riconoscibili in una comunità secondo
l'originalità delle nostre scelte.
Questo consumatore “evoluto” cura la propria immagine,
assembla pezzi con criteri diversi quando si veste la mattina, quando riordina
la scrivania, al momento dell'acquisto di una vettura o di una motocicletta.
L’affinamento continua nel tempo, e questo approccio è in corso non tanto per
necessità, ma come un piacere da condividere con gli amici.
Brand e personalizzazione
Il marchio BMW si associa bene al concetto di stile e
piacere di guidare. Concetti che si sono evoluti nel corso dei 100 anni della
sua storia, non solo per la qualità dei prodotti e per le prestazioni
eccezionali, ma anche con la consapevolezza di essere prodotti con standard
qualitativi elevati.
Chi guida una moto o una vettura BMW conosce questi valori e
vuole essere identificato con la sua scelta. La forza del marchio è uno dei
fattori chiave del successo, ma allo stesso tempo una possibile limitazione per
il consumatore nel 2020, essendo sempre più consapevole che può cambiare un
prodotto ed avvicinarlo ai suoi desideri, al suo stile. Questo progetto parte
dalla considerazione che possedere un grande marchio, negli ultimi anni, è un
grande valore, ma anche una sorta di blocco psicologico che impedisce al
consumatore di fare la propria scelta di stile.
Alcuni prodotti BMW stanno andando in questa direzione,
aprendo al cliente la possibilità di mettere mano al prodotto: la BMW R nineT è
un esempio. Quali strumenti possono essere resi disponibili al cliente per
personalizzare senza cambiare lo spirito e la forma di un prodotto BMW?
Per esaminare la questione, BMW ha avviato un progetto di ricerca in
collaborazione con Stone Island, un marchio di abbigliamento unico non solo per
l'originalità del prodotto, ma anche per la propensione globale per la ricerca
stilistica e tecnologica su materiali, prestazioni e processi. Un capo di
abbigliamento, un accessorio o una borsa possono aiutare a personalizzare il
prodotto BMW: cambiare l'hardware di un veicolo o la sua finitura superficiale
è un'operazione spesso costosa e non reversibile. La realizzazione di un
prodotto, che si tratti di abbigliamento o qualsiasi altro oggetto, è piuttosto
economica, leggera, smontabile, riutilizzabile.
Il Progetto
Il progetto affronterà il tema della
"trasformazione" del prodotto, in base alle esigenze e necessità di
ciascuno dei "curatori", o singoli consumatori. L'idea
generale è "natura e artificio", nel senso di Gillo Dorfles. Ogni
trasformazione è il risultato dell'azione umana, e la natura è il risultato del
nostro modo di fare "artificio”. È importante che ogni
"curatore" abbia un rapporto reale e consapevole con le proprie cose,
se si tratti di vestiti, mezzi di trasporto o qualsiasi altro oggetto.
Criteri di selezione
I progetti sottoposti a valutazione saranno giudicati dalla
commissione scientifica secondo quattro principali criteri specifici.
Innovazione: il progetto presentato dovrà rappresentare un miglioramento
significativo rispetto allo standard oggi disponibile sul mercato. Iconicità:
la proposta dovrà essere caratterizzata da una forma riconoscibile ed
attraente, attribuibile alla sua funzione, facile da usare. Fattibilità:
il progetto dovrà essere realizzabile con tecnologie/materiali conosciuti in
ambito fashion e/o automobilistico disponibili ad un costo ragionevole. Costo:
il progetto ideale richiede ragionevoli costi di investimento e di produzione
ed un prezzo al cliente finale in linea con il prodotto e i brand
rappresentati.
Nessun commento:
Posta un commento