Secondo i dati diffusi da ISTAT, ad agosto 2015 l'indice
destagionalizzato della produzione industriale è diminuito dello 0,5% rispetto
a luglio. Nella media del trimestre giugno-agosto 2015 la produzione è rimasta
invariata rispetto al trimestre precedente.
Corretto per gli effetti di calendario, ad agosto 2015
l'indice è aumentato in termini tendenziali dell’1% (i giorni lavorativi sono
stati 21 contro i 20 di agosto 2014). Nella media dei primi otto mesi dell'anno
la produzione è cresciuta dello 0,8% rispetto allo stesso periodo dell'anno
precedente.
Ad agosto 2015, i comparti che registrano la maggiore
crescita tendenziale sono quelli della fabbricazione di mezzi di trasporto1
(+15,5%), della fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (+9,7%) e della fabbricazione di apparecchiature
elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche (+6,9%).
La produzione industriale dell’industria automotive rilevata
da ISTAT (codice Ateco: 29, non include pneumatici), registra un aumento
tendenziale nel mese del 42,5% e nei primi otto mesi del 26,8%
I dati rilevati da ISTAT confermano quindi la ripresa dell’industria
automotive nazionale, particolarmente consistente per la produzione nazionale
di autoveicoli e loro motori (Codice Ateco 29.1, vedi tabella a pag. 3), che
registra un incremento tendenziale in agosto del 48,8% e in gennaio-agosto del
44,5%; mentre la produzione di carrozzerie di autoveicoli, rimorchi e
semirimorchi (Codice Ateco 29.2) registra un aumento del 24,2% nel mese e un
aumento del 13,2% nel cumulato e la produzione di parti ed accessori per
autoveicoli (Codice Ateco 29.3, non include pneumatici) registra una crescita
del 18% nel mese e del 9,3% nei primi otto mesi dell’anno.
Secondo i dati preliminari raccolti da ANFIA, la produzione
domestica di autovetture registra un aumento del 145% per il mese di agosto e
del 67% per i primi otto mesi del 2015.
La domanda interna e l’export trainano la produzione di
autovetture, che nel 2015 potrebbe attestarsi attorno a 650mila unità, che
vorrebbe dire un surplus di 250mila vetture rispetto al 2014.
Il mercato dell’auto ha registrato nel nostro Paese un
incremento del 15% nei primi 9 mesi dell’anno. La stima ANFIA per il 2015 è di
1,54 milioni di autovetture.
Gli ordinativi confermano il trend in atto. Gli ultimi
indici dei nuovi ordinativi totali (dati grezzi), che si riferiscono a
gennaio-luglio2 2015, registrano una crescita per il comparto della
Fabbricazione di autoveicoli del 24,6%, grazie agli ordinativi sul mercato
domestico (+32,5%), che “tirano” il comparto produttivo dei componenti, i cui
ordinativi totali sono aumentati del 6,3%, ma sul mercato interno dell’12%. Il
comparto della Fabbricazione di carrozzerie per autoveicoli, rimorchi e
semirimorchi registra volumi di ordini in aumento nei primi 7 mesi del 2,9%.
Complessivamente gli ordinativi totali del settore automotive crescono a gennaio-luglio
2015 del 16,3%. Gli ordinativi totali dell’industria, con l’esclusione delle
costruzioni, registrano invece aumenti tendenziali nei primi 7 mesi del 4,2%.
Di riflesso l’andamento del fatturato, che per il settore
automotive cresce del 20,6% in gennaio-luglio. La variazione tendenziale
positiva del fatturato complessivo dell’industria in senso stretto è stato
appena dell’1,5%, grazie all’export. I dati del settore automotive sono molto
positivi se raffrontati alle variazioni tendenziali per fatturato e ordinativi
dell’industria nel suo complesso.
Fiducia dei
consumatori e delle imprese
Secondo i dati diffusi da ISTAT, l’indice del clima di
fiducia dei consumatori, espresso in base 2010=100, aumenta a settembre 2015 a
112,7 da 109,3 del mese precedente. L’indice composito del clima di fiducia
delle imprese italiane (Iesi, Istat economic sentiment indicator) in base
2010=100, sale passando a 106,2 da 103,9 di agosto. Entrambi gli indici
permangono ai livelli massimi osservati negli ultimi due anni. Tutte le stime
delle componenti del clima di fiducia dei consumatori aumentano, con un
incremento più consistente per quella economica (a 143,2 da 133,1) ma anche per
quella personale (a 103,6 da 101,4), quella corrente (a 108,0 da 104,0) e
quella futura (a 122,0 da 117,7). Riguardo le imprese, crescono tutti i climi
di fiducia: quello del settore manifatturiero (a 104,2 da 102,7), quello delle
costruzioni (a 123,3 da 119,5), quello dei servizi di mercato (a 112,2 da
110,0) e quello del commercio al dettaglio (a 108,8 da 107,8).
L’economia italiana si rafforza: nella manifattura e nei
servizi proseguono i segnali di ripresa mentre anche gli andamenti dei consumi
e del mercato del lavoro appaiono favorevoli. L’evoluzione dei prezzi rimane
ancora moderata. L’indicatore anticipatore ha segnato un ulteriore aumento
suggerendo una evoluzione positiva per l’economia anche nei prossimi mesi. Il
quadro macroeconomico risulta comunque influenzato dal rallentamento del
commercio mondiale (ISTAT, Nota mensile 092015).
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