lunedì 12 ottobre 2015

Riparte la produzione industriale in Italia. L’industria automotive è tra i comparti che registrano la maggiore crescita da inizio anno: +26,8%.


Secondo i dati diffusi da ISTAT, ad agosto 2015 l'indice destagionalizzato della produzione industriale è diminuito dello 0,5% rispetto a luglio. Nella media del trimestre giugno-agosto 2015 la produzione è rimasta invariata rispetto al trimestre precedente.
Corretto per gli effetti di calendario, ad agosto 2015 l'indice è aumentato in termini tendenziali dell’1% (i giorni lavorativi sono stati 21 contro i 20 di agosto 2014). Nella media dei primi otto mesi dell'anno la produzione è cresciuta dello 0,8% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.

Ad agosto 2015, i comparti che registrano la maggiore crescita tendenziale sono quelli della fabbricazione di mezzi di trasporto1 (+15,5%), della fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (+9,7%)  e della fabbricazione di apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche (+6,9%).

La produzione industriale dell’industria automotive rilevata da ISTAT (codice Ateco: 29, non include pneumatici), registra un aumento tendenziale nel mese del 42,5% e nei primi otto mesi del 26,8%
I dati rilevati da ISTAT confermano quindi la ripresa dell’industria automotive nazionale, particolarmente consistente per la produzione nazionale di autoveicoli e loro motori (Codice Ateco 29.1, vedi tabella a pag. 3), che registra un incremento tendenziale in agosto del 48,8% e in gennaio-agosto del 44,5%; mentre la produzione di carrozzerie di autoveicoli, rimorchi e semirimorchi (Codice Ateco 29.2) registra un aumento del 24,2% nel mese e un aumento del 13,2% nel cumulato e la produzione di parti ed accessori per autoveicoli (Codice Ateco 29.3, non include pneumatici) registra una crescita del 18% nel mese e del 9,3% nei primi otto mesi dell’anno.
Secondo i dati preliminari raccolti da ANFIA, la produzione domestica di autovetture registra un aumento del 145% per il mese di agosto e del 67% per i primi otto mesi del 2015.
La domanda interna e l’export trainano la produzione di autovetture, che nel 2015 potrebbe attestarsi attorno a 650mila unità, che vorrebbe dire un surplus di 250mila vetture rispetto al 2014.

Il mercato dell’auto ha registrato nel nostro Paese un incremento del 15% nei primi 9 mesi dell’anno. La stima ANFIA per il 2015 è di 1,54 milioni di autovetture.
Gli ordinativi confermano il trend in atto. Gli ultimi indici dei nuovi ordinativi totali (dati grezzi), che si riferiscono a gennaio-luglio2 2015, registrano una crescita per il comparto della Fabbricazione di autoveicoli del 24,6%, grazie agli ordinativi sul mercato domestico (+32,5%), che “tirano” il comparto produttivo dei componenti, i cui ordinativi totali sono aumentati del 6,3%, ma sul mercato interno dell’12%. Il comparto della Fabbricazione di carrozzerie per autoveicoli, rimorchi e semirimorchi registra volumi di ordini in aumento nei primi 7 mesi del 2,9%. Complessivamente gli ordinativi totali del settore automotive crescono a gennaio-luglio 2015 del 16,3%. Gli ordinativi totali dell’industria, con l’esclusione delle costruzioni, registrano invece aumenti tendenziali nei primi 7 mesi del 4,2%.
Di riflesso l’andamento del fatturato, che per il settore automotive cresce del 20,6% in gennaio-luglio. La variazione tendenziale positiva del fatturato complessivo dell’industria in senso stretto è stato appena dell’1,5%, grazie all’export. I dati del settore automotive sono molto positivi se raffrontati alle variazioni tendenziali per fatturato e ordinativi dell’industria nel suo complesso.

Fiducia dei consumatori e delle imprese
Secondo i dati diffusi da ISTAT, l’indice del clima di fiducia dei consumatori, espresso in base 2010=100, aumenta a settembre 2015 a 112,7 da 109,3 del mese precedente. L’indice composito del clima di fiducia delle imprese italiane (Iesi, Istat economic sentiment indicator) in base 2010=100, sale passando a 106,2 da 103,9 di agosto. Entrambi gli indici permangono ai livelli massimi osservati negli ultimi due anni. Tutte le stime delle componenti del clima di fiducia dei consumatori aumentano, con un incremento più consistente per quella economica (a 143,2 da 133,1) ma anche per quella personale (a 103,6 da 101,4), quella corrente (a 108,0 da 104,0) e quella futura (a 122,0 da 117,7). Riguardo le imprese, crescono tutti i climi di fiducia: quello del settore manifatturiero (a 104,2 da 102,7), quello delle costruzioni (a 123,3 da 119,5), quello dei servizi di mercato (a 112,2 da 110,0) e quello del commercio al dettaglio (a 108,8 da 107,8).
L’economia italiana si rafforza: nella manifattura e nei servizi proseguono i segnali di ripresa mentre anche gli andamenti dei consumi e del mercato del lavoro appaiono favorevoli. L’evoluzione dei prezzi rimane ancora moderata. L’indicatore anticipatore ha segnato un ulteriore aumento suggerendo una evoluzione positiva per l’economia anche nei prossimi mesi. Il quadro macroeconomico risulta comunque influenzato dal rallentamento del commercio mondiale (ISTAT, Nota mensile 092015).


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