Pirro conquista
il titolo tricolore, Goi vince e
sale al secondo posto - Sotto la pioggia
battente, il team Barni Racing firma una doppietta - Per il secondo anno
consecutivo Michelin è campione d’Italia della Superbike. Dopo
il titolo conquistato nel 2014 con Ivan Goi, a concedere il bis è stato anche
il Team Barni Racing – Ducati che si è confermato al vertice
della top class, stavolta con Michele Pirro.
La certezza matematica del casco tricolore è arrivata con
una gara di anticipo, dal nono round del CIV disputato al Mugello sotto una
pioggia costante, a tratti anche intensa.
Al termine di dodici giri carichi di tensione e costellati
di colpi di scena (almeno per le posizioni di rincalzo), la vittoria è andata
proprio a Goi, al primo successo stagionale, autore di una prova impeccabile
nonostante le condizioni ambientali quasi proibitive.
Alle sue spalle è giunto Michele Pirro che è così diventato
irraggiungibile in vetta al campionato italiano.
Il dominio di
Michelin sta nei numeri nella gara: il terzo, Marco Marcheluzzo (BMW – DMR
– Dunlop) ha accusato un distacco di 1’41”; il quarto, Jeremy Guarnoni (Yamaha
– Trasimeno – Pirelli) si è classificato ad 1’57”.
Con il netto successo conquistato al Mugello, Goi – che ha
stabilito anche il giro più veloce in 2’13”2 – è risalito al secondo posto in
classifica generale.
Purtroppo alla giornata trionfale per Michelin è mancato il
risultato del giovanissimo Riccardo
Russo (Yamaha – GM Racing) che, nel pieno di una prova generosa ed
aggressiva, in cui ha anche insidiato la prima posizione di Goi, è scivolato
alla curva Borgo San Lorenzo, a quattro giri dalla bandiera a scacchi.
L’asfalto inzuppato di pioggia e l’irruenza tipica dell’età hanno tradito Russo
che aveva comunque ampiamente dimostrato di poter completare un podio
monogomma.
I due turni di qualificazione del nono e penultimo round
della Superbike tricolore al Mugello sono stati caratterizzati da condizioni
meteo diametralmente opposte: quello del venerdì, col sole, ha disegnato la
griglia di partenza in cui i tre piloti ufficiali Michelin hanno occupato,
rispettivamente, la terza posizione con Pirro, la settima con Goi e la nona con
Russo.
La pioggia caduta fin dal sabato mattina ha ridisegnato gli
equilibri visto che dalla seconda sessione di prove sono nettamente emersi i
piloti Michelin che hanno fatto segnare i tre migliori tempi con, nell’ordine,
Goi (2’11”9), Russo (2’13”0) e Pirro (2’13”8).
E’ stata un anticipazione di quello che è successo nel primo
pomeriggio quando le condizioni meteo sono ancora peggiorate a causa delle
precipitazioni decisamente più intense.
Goi è partito benissimo, ha preso il comando della corsa fin
dalla prima curva e da quel momento non ha più mollato la leadership, guidando
con grande decisione ma con altrettanta pulizia e precisione. Una prova di gran
classe con cui il mantovano ha onorato il suo titolo italiano, confermandosi
pilota anfibio di rara sensibilità.
Come detto Russo ha provato ad insidiarlo fino alla caduta
in cui è incappato nel corso del nono giro mentre Pirro, come ha spiegato nelle
dichiarazioni del dopo-corsa, ha optato per una condotta più prudente, tutta
orientata alla conquista del titolo; il neo-campione non è comunque mai sceso
al di sotto della terza posizione.
Fin dalle prime battute il gruppo ha cominciato ad accusare
pesanti distacchi che si sono poi ampliati con il passare dei giri.
Al traguardo sono giunti solo 11 dei 22 piloti in griglia e
di questi appena sette a pieni giri, segno di una gara estremamente selettiva,
caratterizzata dal ritmo infernale imposto dai primi, e altrettanto difficile.
Tra i non classificati anche i due inseguitori di Pirro, Alessandro Andreozzi
(Aprilia), rimasto coinvolto in una scivolata di gruppo, e Roberto Tamburini
(BMW), per un problema tecnico che lo ha bloccato al momento di schierarsi in
griglia.
Ma dal momento in cui si sono delineate le posizioni e fino
a che Andreozzi è rimasto in corsa, Pirro aveva comunque già accumulato il
vantaggio che gli dava la matematica certezza del titolo.
Michele Pirro (Ducati
– Barni Racing): “Sono felicissimo, è il mio titolo italiano più
importante, siamo stati sempre veloci nell’arco dell’intera stagione ma non è
facile mantenersi costantemente al vertice. Fondamentale è stato il supporto di
Michelin che ci ha messo in condizione di essere superiori in qualsiasi condizione.
Senza un problemino tecnico avrei potuto puntare alla pole anche sull’asciutto
(e ho un po’ pregiudicato anche la qualificazione di Ivan), oggi non ho voluto
rischiare, avrei potuto stare con Goi e Russo ma ho pensato solo al risultato
finale. Spero che domani (domenica) ci sia il sole e si possa concludere in
bellezza questo campionato italiano 2015”.
Ivan Goi (Ducati –
Barni Racing): “E’ bello tornare alla vittoria ed è stata come una
liberazione poter riassaporare oggi il successo. Ho condotto tutta la gara ma
non è stata affatto facile: bisognava stare molto attenti, la pioggia cambiava
di intensità nei diversi tratti della pista, ho guardato sempre solo avanti a
me, leggendo le segnalazioni dal muretto dei box. Solo dopo l’arrivo ho scoperto
di essere tornato al secondo posto, domani (domenica) ce lo giochiamo, sono
fermamente intenzionato a conservarlo; e sono fiducioso, perché il nostro
passo-gara è molto buono. I complimenti vanno estesi anche a Michelin: non si
vince una gara in queste condizioni se non si hanno “scarpe” buone!”.
Marco Barnabò (Team
Barni Racing): “E’ stato un anno tanto gratificante quanto impegnativo:
paradossalmente vincere con Pirro è stato più difficile, la pressione è molto
più elevata, l’attesa per prestazioni sempre di altissimo livello si fa sentire
e gli errori possono arrivare. L’importante è non farsi mai prendere dal panico
(anche in situazioni come quella di Imola, che ha dato un responso ingiusto) ma
continuare ad impegnarsi ed a lavorare. Siamo arrivati al Mugello molto ben
preparati, sono contentissimo anche per Goi che merita il secondo posto.
Rispetto al 2014 la Superbike tricolore è cresciuta, il livello tecnico è
aumentato, il campionato è diventato più competitivo, quindi il titolo acquista
un valore ancora maggiore. Sono molto contento della collaborazione con
Michelin: è più difficile – ma anche più stimolante – lavorare con un prodotto
in continua evoluzione, siamo orgogliosi di aver fatto vincere a Michelin, per
due anni, il campionato italiano Superbike”.
Piero Taramasso,
Responsabile competizione moto Michelin: “Il nostro obiettivo era
confermarsi al vertice del Campionato Italiano Superbike ed è stato raggiunto.
E’ stata una stagione positiva anche sotto il profilo dell’evoluzione dei
prodotti, a cui hanno contribuito le esperienze fatte su tutti i circuiti: i
progressi si sono visti. Il nostro ringraziamento va ai team e ai piloti nostri
partner che si sono impegnati per tutta la stagione, offrendo un grande
contributo allo sviluppo degli pneumatici. Un plauso particolare al
neo-campione Michele Pirro: sul suo valore non avevamo dubbi ma vincere un
campionato non è mai facile. Quella di oggi è stata una corsa esaltante, in cui
abbiamo dimostrato che, in questa condizioni, siamo nettamente superiori. Ora
festeggiamo e ci godiamo il successo ma pensiamo anche alla gara di
domani, che affronteremo con serenità, puntando con Goi a confermarci al
secondo posto in classifica”.
CIV 2015 – Classe
Superbike
9° round – Mugello, 10 ottobre 2015
Classifica: 1.
I.Goi (Ducati); 2. M.Pirro (Ducati), 7”9; 3. M.Marcheluzzo (BMW), 1’41”7. Rit.:
R.Russo (Yamaha).
In campionato: 1.
Pirro, p. 145, Campione d’Italia; 2. Goi, p.106; 3. Andreozzi, p. 104; … 16.
Barrier, p. 28; … 18. Saltarelli, p. 25; … 24. Russo, p. 13.
Nessun commento:
Posta un commento