Ford mostra al Mobile
World Congress di Barcellona il prototipo di un’auto a guida completamente
automatica - Ford utilizzerà il prototipo per indagare i limiti della guida
automatica e capire quali tecnologie potranno, in futuro, equipaggiare i
veicoli di produzione
Il prototipo utilizza
una serie di
sensori per analizzare
l’area circostante
2,5 milioni di volte al secondo, per identificare oggetti,
veicoli, pedoni e ciclisti presenti nelle vicinanze - Ford annuncia la nascita
di un nuovo progetto di ricerca in collaborazione con l’Università di Aachen per sviluppare una nuova interfaccia uomo-macchina per le auto a guida
completamente automatica
Ford Motor Company mostra al Mobile World Congress di
Barcellona il prototipo
di un’auto a guida
completamente automatica. Questa
tecnologia sarà alla base dello sviluppo di ulteriori tecnologie di
automazione a bordo delle future
generazioni di auto Ford.
Il progetto di ricerca
è nato più di 10
anni fa con lo scopo di mettere
a punto sistemi di analisi dell’ambiente
circostante per agevolare
l’implementazione di forme avanzate di automazione a bordo delle
auto. Il prototipo a guida automatica sarà utilizzato come piattaforma di
ricerca per lo sviluppo, a lungo termine, di soluzioni per gli aspetti sociali,
legali e tecnologici legati ai sistemi di automazione della guida.
“Questa auto Ford a guida automatica rappresenta un
importante passo in avanti verso la realizzazione della nostra ‘vision’ per il
futuro della mobilità”, ha dichiarato Stephen
Odell, Vice Presidente Esecutivo
di Ford Europa, Medio
Oriente e Africa. “Immaginiamo
un domani in cui le
auto connesse comunicano le une con le
altre rendendo il mondo più sicuro,
pulito e meno congestionato. Ciò ci permetterà di contribuire a cambiare il
mondo nei prossimi 100 anni ancor più di quanto abbiamo fatto nell’ultimo
secolo”.
A bordo del prototipo trovano posto 4
sensori aggiuntivi LiDAR
(Light Detection And Ranging), che utilizzano raggi
di luce per effettuare una
scansione tridimensionale
dell’area che circonda l’auto, in un
raggio di oltre 60 metri. I sensori
creano una mappa ambientale, aggiornata 2,5 milioni di volte al secondo, che
contiene ogni oggetto in grado di riflettere la luce, compresi pedoni e
ciclisti.
Il progetto è
stato portato avanti
in collaborazione con
l’Università del Michigan, negli USA, che ha collaborato allo sviluppo dell’infrastruttura “cognitiva”
del sistema, che permette
all’auto di riconoscere
e distinguere gli oggetti.
Con l’azienda americana
State Farm sono stati invece
messi a punto i modelli
di valutazione del
rapporto rischi/benefici dei sistemi di guida automatica.
Ford ha di recente dato il via, negli USA, a 2 nuovi
progetti di ricerca in collaborazione con il
Massachusetts Institute of
Technology e con l’Università
di Stanford. Il
primo approfondirà lo sviluppo di algoritmi predittivi, che
permetteranno alle auto di anticipare gli spostamenti di veicoli e pedoni in movimento, mentre il
secondo riguarderà la messa a punto delle manovre automatiche eseguite dal
veicolo per evitare ostacoli e incidenti.
In Europa Ford annuncia oggi una partnership con
l’Università di Aachen, che svilupperà delle
interfacce uomo-macchina specifiche
per l’utilizzo a
bordo di auto a guida automatica. Tali
interfacce dovranno essere in
grado di comunicare con il guidatore e permettergli di riprendere il controllo del
veicolo in ogni istante. Uno degli strumenti più importanti per portare avanti questo genere di studi
è lo speciale simulatore di
guida VIRTTEX (VIRtual Test Track Experiment), sviluppato da Ford negli
USA.
“In futuro, i sistemi di guida automatica ci potranno
aiutare a migliorare la sicurezza sulle strade
e a ridurre le congestioni
del traffico, ma ci
sono ancora molti
aspetti da considerare e affrontare per trasformare questo
scenario in realtà”,
ha spiegato Paul Mascarenas, Chief Technical
Officer e Vice Presidente
Ricerca e Innovazione, di
Ford. “Con questo
progetto di ricerca
possiamo studiare i
limiti di queste
tecnologie e determinare le
caratteristiche dei sistemi che potrebbero arrivare sulle auto di serie sia nel
breve che nel medio termine”.
Il prototipo è basato su avanzati sensori, gli stessi che già permettono alle auto Ford
di parcheggiare da sole, frenare in
caso d’emergenza o
riconoscere situazioni di
pericolo. Sulla base di queste tecnologie, Ford sta
sviluppando il futuro delle
tecnologie di automazione della
guida.
“I grandi passi in
avanti compiuti da
Ford nel campo della ricerca hanno già
reso accessibili tecnologie di assistenza alla guida come il SYNC,
l’Active Park Assist, l’Active City Stop
e il Riconoscimento dei
Segnali Stradali”, ha spiegato
Pim van der
Jagt, Executive Technical Leader Ricerca e Innovazione, di Ford. “I
nostri ingegneri stanno sperimentando tecnologie innovative come il parcheggio
completamente automatico, dispositivi di aggiramento degli ostacoli e sistemi
di guida automatica nel traffico”.
Nel breve termine
Ford è al lavoro per
implementare nuovi dispositivi
sulla base dei sistemi già
disponibili, come l’Active Park Assist e l’Active City Stop, per offrire
tecnologie come il parcheggio completamente
automatico e l’assistenza alla
guida nel traffico. Sta
studiando inoltre le
opportunità della comunicazione automatica
tra i veicoli, per avvisare il
guidatore di ostacoli,
rallentamenti e situazioni di
pericolo fuori dalla propria portata percettiva.
“Prototipi come
quello che mostriamo oggi ci
posizionano in prima
linea nello sviluppo delle più
avanzate tecnologie di automazione”, ha aggiunto Mascarenas. “La ‘vision’ Ford per il futuro della mobilità sostenibile
prevede che un giorno non troppo
lontano i dispositivi di
automazione potranno essere resi
accessibili al grande pubblico,
sulla scia del percorso che ci ha
permesso di democratizzare quelli
di sicurezza e assistenza
alla guida disponibili oggi a bordo delle nostre auto”.
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