Pirelli si difende accusando.
E dando sostanzialmente del… “coglione” ai vari ingegneri e meccanici dei Team
di Formula1 colpevoli di non essere in grado di riconoscere la destra dalla
sinistra e la sinistra dalla destra. Oppure di sottovalutare i limiti di
gonfiaggio delle gomme. E si rivolge, indirettamente, anche ai piloti
“colpevoli” di darci dentro su quei “cordoli aggressivi” come Curva 4 di
Silverstone. Ovviamente Pirelli conclude con un messaggio-minaccia che si
traduce, in poche parole: “se non fate come dico io (cioè se i team non ci
daranno in tempo reale tutte le informazioni), la colpa sarà solo vostra e
niente più soldi alla Formula1 nei prossimi anni”. La cosa deludente di tutta questa vicenda è che pochissimi si siano ribellati allo strapotere del vil denaro. E se a Silverstone si fosse fatto del male qualcuno?
Per il GP di Germania,
quindi, nuovi pneumatici per tutti (ah, proposito: come mai erano già pronti
per l’uso????) e scommettete che non ne
scoppierà nemmeno uno? Di seguito il comunicato di Pirelli nel quale vi
consiglio di soffermandovi sulle parti evidenziate in neretto. Meditate
gente, meditate… e buon Gran Premio a tutti.
Le spiegazioni di
Pirelli sul GP di Silverstone
Pirelli, dopo un’attenta analisi degli pneumatici utilizzati
durante la gara di Silverstone, ha constatato che le cause delle rotture sono
da imputarsi principalmente ai seguenti fattori, che hanno agito in maniera
combinata tra loro:
1) montaggio
invertito delle gomme posteriori, e cioè il collocamento dello pneumatico
destro al posto di quello sinistro e viceversa, sulle vetture interessate dalla
rottura. Le gomme fornite quest’anno hanno una struttura asimmetrica e non sono
progettate per essere interscambiabili. I fianchi degli pneumatici sono
costruiti in modo da sostenere sollecitazioni di natura diversa tra l’interno e
l’esterno. L’inversione delle gomme ne compromette, in determinate condizioni,
l’ottimale funzionalità. In particolare, la parte esterna è progettata per
sostenere le severe sollecitazioni che si sviluppano soprattutto in curva in un
circuito così impegnativo come Silverstone, con veloci curve a sinistra e
alcuni cordoli particolarmente aggressivi.
2) l’adozione di
pressioni degli pneumatici eccessivamente basse o comunque inferiori a
quelle indicate da Pirelli. Il sottogonfiaggio contribuisce a rendere ancora
più stressanti le condizioni di utilizzo degli pneumatici;
3) l’adozione
di angoli di camber spinti;
4) cordoli
particolarmente aggressivi in curve veloci, come la Curva 4 di Silverstone,
teatro della maggior parte delle rotture, che non a caso hanno interessato la
gomma posteriore sinistra.
Gli unici problemi verificatisi prima di Silverstone
erano legati esclusivamente alla delaminazione che era fenomeno totalmente
diverso. Pirelli si era impegnata a risolvere la delaminazione proponendo a
tutti i team di adottare le gomme sperimentate in Canada e che avrebbero dovuto
fare il proprio esordio in gara proprio a Silverstone. La delaminazione è stata
poi risolta da Pirelli con prove di laboratorio, introducendo una banda adesiva
in modo da assicurare un miglior incollaggio tra battistrada e carcassa. Il
problema della delaminazione non è quindi in alcun modo collegabile alle
rotture verificatesi nel Gp di Gran Bretagna.
Alla luce di
tali risultanze, Pirelli sottolinea che:
1) l’inversione
tra le gomme è una pratica che è stata sottovalutata da tutti, in primis da
Pirelli che non ne ha impedito l’adozione;
2) parimenti,
il sottogonfiaggio e i camber spinti, sui quali Pirelli non ha controllo,
sono scelte che in certe condizioni possono rivelarsi pericolose. A tal fine
Pirelli ha chiesto alla FIA che in futuro i relativi parametri siano oggetto di puntuale verifica. La società
ha proposto, inoltre, che l’applicazione di tali parametri sia controllata da
un proprio delegato;
3) coerentemente a quanto sempre affermato dalla
società il range di pneumatici 2013, se
utilizzato in modo corretto, non mette a rischio la sicurezza dei piloti,
ma presenta tutte le caratteristiche di sicurezza richieste da FIA.
Alla luce di quanto appurato risulta quindi essenziale che
l’utilizzo di pneumatici così sofisticati e prestazionali come quelli forniti
per il 2013 sia regolato e strettamente controllato da Pirelli stessa, che per assicurarne l’ottimale funzionamento ha
necessità di ricevere dai team in tempo reale tutti i dati fondamentali quali
pressioni, temperature e angoli di camber. In attesa dell’introduzione di
una regolamentazione che consenta al produttore di pneumatici l’accesso a tali
informazioni, fondamentali per lo sviluppo e la gestione in gara di pneumatici
così sofisticati, per garantire al massimo la sicurezza delle prossime gare, Pirelli
propone a FIA, FOM, team e piloti:
1) la fornitura per il Gp di Germania dell’evoluzione
delle gomme 2013, la cui affidabilità è stata già sperimentata nelle prove
libere in Canada e che rappresenta la risposta ottimale alle caratteristiche
tecniche del tracciato del Nurburgring. In particolare, i set di gomme
posteriori che saranno forniti per il Gran premio di Germania di domenica 7
luglio sono caratterizzati da una
costruzione in kevlar, che sostituisce l’acciaio delle attuali strutture, e
dalla reintroduzione della cintura 2012, in modo da assicurare la massima
stabilità e tenuta. Considerato che anche queste gomme sono asimmetriche,
sarà espressamente vietata l’inversione. Gli pneumatici anteriori resteranno,
invece, invariati.
2) A partire dal
Gran premio d’Ungheria e per le gare successive, l’introduzione di un nuovo
range di pneumatici. Le nuove gomme saranno a struttura simmetrica e con
caratteristiche tali da garantire la massima sicurezza anche nelle attuali
condizioni, ovvero senza la disponibilità per il fornitore dei dati
indispensabili per il corretto funzionamento di gomme più sofisticate, quali
quelle 2013. I pneumatici che saranno impiegati dal Gp d’Ungheria uniranno le
caratteristiche delle strutture del 2012 alla prestazionalità delle mescole del
2013. In sostanza, le nuove gomme avranno struttura, costruzioni e cinture
uguali a quelle che nel 2012 hanno assicurato il massimo della sicurezza e
delle prestazioni. Le mescole utilizzate saranno quelle che nel corso del 2013
hanno garantito tempi sul giro più veloci e working range più ampi. Tali
specifiche, in accordo con la Federazione, saranno messe a punto insieme con i
team con vetture 2013 a Silverstone dal 17 al 19 luglio in una sessione
dedicata ai top drivers nell’ambito dei programmati test dei giovani piloti.
Tali test contribuiranno allo sviluppo definitivo del nuovo range di
pneumatici, dando ai team la possibilità di eseguire l’appropriato settaggio
delle vetture.
“Quanto accaduto a Silverstone era del tutto inatteso
ed è la prima volta che si è verificato in oltre un secolo di storia sportiva
di Pirelli – ha commentato Paul Hembery, direttore Motorsport Pirelli – .
Questi episodi, che hanno provocato innanzitutto il nostro profondo rammarico,
hanno reso urgenti quei cambiamenti dai noi già proposti, che introdurremo
dalle libere di venerdì prossimo in Germania. E’ importante sottolineare la disponibilità della Federazione, della
FOM, dei team e dei piloti nel contribuire a trovare soluzioni immediate
al problema. In particolare, l’introduzione di test invernali, concordati
con FIA, più adatti anche allo sviluppo delle gomme, oltre alla possibilità di
condurre test durante la stagione con vetture del campionato in corso,
contribuirà a garantire pneumatici con sempre maggiori caratteristiche di
sicurezza e performance. Ribadisco che
il prodotto 2013, utilizzato nel modo corretto, è totalmente sicuro. L’esperienza
di Silverstone ci porta però a chiedere di avere
pieno accesso ai dati in modo da assicurare il corretto sviluppo e utilizzo
di gomme così sofisticate come quelle che ci hanno richiesto e in grado di
assicurare prestazioni così elevate (assicura tempi sul giro più bassi di oltre
due secondi in media). In attesa che cambi il regolamento, reintroduciamo
quindi pneumatici di più semplice gestione”.





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