* A un cliente della provincia di Bergamo l'esemplare n.
1.000.000 venduto sul nostro mercato
* Una storia di
trionfi iniziata nel 1991 * Dieci generazioni di compatte Opel in 77 anni:
nel 1936 la prima Kadett * L’apice della tecnologia nell’attuale Astra CDTI BiTurbo 195 CV, la compatta
Diesel più potente sul mercato di un marchio generalista
Spetta alla Lombardia il record della milionesima Opel Astra consegnata in Italia: un
primato che va alla Sports Tourer 2.0
CDTI 165 CV, consegnata dalla concessionaria
AZ Veicoli di Bergamo.
Un traguardo significativo che sottolinea una lunga serie di
successi per la compatta presente sul nostro mercato fin dal 1991. Ed è anche
una nuova pietra miliare nella lunga storia delle vetture di segmento C del
marchio di Rüsselsheim articolata su dieci generazioni: risale infatti al
lontano 1936 il lancio della prima Kadett, che nel 1940 supererà le 100.000
unità vendute diventando di fatto la prima auto di massa sul mercato tedesco. E
questo sarà solo uno dei tanti primati conquistati da Opel nella categoria:
l'ultimo è quello fatto segnare sul piano tecnologico dall'attuale generazione
di Astra. Un modello che introduce nel propria categoria di appartenenza una
serie di innovativi dispositivi di protezione attiva: il sistema di
riconoscimento dei segnali stradali (TSA II), l'avviso in caso di superamento
involontario della carreggiata (Lane Departure Warning - LDW), l'indicatore
della distanza di sicurezza (Following Distance Indicator – FDI), il Forward
Collision Alert (FCA) che avverte il guidatore con messaggi visivi e acustici
di un pericolo di scontro imminente con il veicolo che precede.
“Il superamento del milione di Astra sul mercato italiano è
un risultato che ci rende molto orgogliosi.” commenta Roberto Matteucci, Amministratore Delegato di Opel Italia. “Una
cifra importante che sottolinea chiaramente come Astra sia un indubbio
riferimento per chiunque si rivolga al segmento delle compatte”.
L'antenata Kadett
La prima Kadett, prodotta nel periodo 1936–1940, è un'auto
rivoluzionaria sia per la sua scocca autoportante sia per il prezzo pari a soli
2.100 marchi. Ha una potenza di 23 cv, è disponibile come berlina a 2 o 4 porte
oppure cabriolet, e ne vengono costruiti 107.608 pezzi prima dell’inizio della
Seconda Guerra Mondiale. Passano 22 anni e la Kadett A (1962–1965) segna il
ritorno nel settore di Opel con un modello compatto. Motore da un litro di
ciilndrata, con 40 o 48 cv, è disponibile con carrozzeria berlina, coupé o
station wagon. Tra i molti pregi l’ampio vano bagagli e la sicurezza nel
comportamento su strada. Segue la più grande Kadett B (1965–1973), con una
potenza massima fino a 90 cv della Kadett Rallye. Una bestseller prodotta in 2,6
milioni di unità.
Negli anni Settanta (1973–1979) il lancio di Kadett C.
Insieme alle berline tre volumi a 2 o 4 porte, la station wagon e la coupé, per
la prima volta sono disponibili versioni hatchback (City) a coda tronca e Targa
(Aero) con tettuccio rigido amovibile. Ne vengono realizzati 1,7 milioni, su
alcuni mercati con il nome di Chevette. La successiva Kadett D (1979–1984) è la
prima serie a trazione anteriore ed è disponibile anche con un propulsore
diesel (1.6 litri, 54 cv) ed esordisce anche una versione van.
L'ultima Kadett è la E (1984–1991), “Auto dell'Anno 1984”:
allora fu la berlina più aerodinamica del mondo (il Cx della versione GSI è di
0,30). Complessivamente 3,8 milioni, offerta nelle versioni due e tre volumi,
station wagon, van Combo, oltre alla cabriolet prodotta da Bertone.
1991: tocca ad Astra
La serie di compatte F (1991–1997) coincide con la prima
Astra: nuovo nome, nuova fortunata storia. La denominazione è ripresa dal
marchio inglese gemello di Opel, Vauxhall, e viene estesa a tutta Europa. Si
presenta con un moderno turbodiesel (cilindrata di 1,7 litri e 82 cv di potenza
massima), gli airbag per conducente e passeggero, l’ABS di serie e con una
innovazione mondiale: il piccolo schermo informativo nella consolle centrale. Con
una produzione di 4,13 milioni, l’Astra F diventa l’Opel più venduta di tutti i
tempi. Astra G (1998–2004) segna il ritorno della coupé che mancava dal 1979 e
introduce una monovolume basata sulla piattaforma Astra, la Zafira che inaugura
il primo modello OPC (Opel Performance Center) con 160 cv di potenza massima.
Cresce così la gamma diesel (fino a 2,2 litri e 125 cv), la station wagon a
metano viene realizzata in serie ed il modello ECO 4 è il primo vero veicolo
sul mercato da 4 litri/100 km. In totale, si superano anche questa volta i 4
milioni includendo la successiva fabbricazione come “Classic” in Polonia.
Astra H (2004-2009) introduce diverse innovazioni
tecnologiche, come il controllo elettronico delle sospenzioni e i fari adattivi
AFL. Debutta la TwinTop a tetto ripiegabile, sintesi di coupé e cabriolet;
l’Astra OPC, con il suo turbo da 240 cv, è, al lancio nel 2005. Nel maggio 2008
una station wagon segna il traguardo dei 10 milioni di Astra prodotte
complessivamente.
L'attuale Astra J, caratterizzata da una lunga serie di
trasformazioni, alcune delle quali lanciate dalla sorella di categoria
superiore Insignia, viene presentata nel 2009 al Salone di Francoforte; nel
2010 segue la versione Sports Tourer. Tra le news più significative, il telaio
meccatronico, l'avanzato sistema di illuminazione e la telecamera anteriore in
grado di riconoscere i segnali stradali, l’Opel Eye. Nel 2012 l'ultimo
aggiornamento di Astra, che prevede il nuovo CDTI BiTurbo 2.0 da 143 kW/195 cv
con l’impressionante coppia di 400 Nm grazie alla sovralimentazione a doppio
stadio. Un propulsore che rende Astra la compatta diesel più potente proposta
da un produttore generalista ed è disponibile con tre tipi di carrozzeria,
berlina 5 porte, Sports Tourer e GTC. L'appeal delle versioni diesel BiTurbo,
con prezzi che partono da 28.450 euro (prezzo chiavi in mano in Italia esclusa
IPT per la versione Astra berlina 5 porte BiTurbo), è esaltato da interni ed
esterni sportivi dedicati. In tema di rispetto dell'ambiente, sono offerte versioni
alimentate a GPL ed EcoFlex diesel a basso impatto ambientale (emissioni di
CO2: 99 g/km).
Un’auto che non è però solo il top in termini di
performance, comfort di guida ed ecologia ma anche di affidabilità: in
occasione, infatti, di un recente prova di resistenza effettuata dalla nota
rivista di settore “Auto Motor und Sport” la versione CDTI di Astra Sports
Tourer ha percorso la bellezza di 104.800 chilometri senza evidenziare alcun
problema. Un altissimo livello qualitativo, dunque, che le è valso di diritto
il primo posto nella classifica delle migliori auto compatte mai testate.
Da poche settimane (maggio 2013) è stato introdotto il nuovo
1.6 SIDI, un turbo a benzina a iniezione diretta, potente (125 kW/170 cv) ed
efficiente, con consumi di soli 5,9 l/100 km nel ciclo combinato (Astra 5
porte).
Una première che conferma come l'evoluzione di questo
modello sia stata continua fin dal 1991 per mantenerlo sempre in una posizione
di avanguardia tecnica e stilistica nel segmento. Una scelta voluta con forza
dal Costruttore tedesco e che spiega il successo di Astra sui mercati di tutto
il mondo.
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