Marquez ha
lasciato sfogare (e divertire) gli avversari e poi, quando si è rotto le
scatole di annusare i loro terminali di scarico, da vero “chirurgo”, ad uno ad
uno se li è mangiati tutti. Detto (e visto) così sembra una passeggiata, ma in
realtà è stato proprio lo spagnolo che ha reso le cose (leggi: sorpassi) semplici
e banali, mettendo in mostra una grande maturità agonistica che, fino ad oggi, sembrava
un elemento estraneo al suo DNA.
Di grande spessore le dichiarazioni di Valentino che, nonostante la grande occasione persa (quando mai gli
capiterà di ricuperare 25 punti a Lorenzo e Pedrosa in un colpo solo?), non si
disunisce e afferma che… “fra le due decisioni da prendere per la gara, abbiamo
scelto quella sbagliata”. E nonostante
la scelta sbagliata (che ovviamente non è rivelata) lui è felice lo stesso
perché, “piano piano” (è proprio il caso di dirlo) sta ritrovando l’antica
confidenza con il podio. Vale da’ sempre
il massimo, spinge come un dannato e quando, a poco più di metà gara
(troppo presto, accidenti!!!) le gomme incominciano a far ballare il tango alla
sua Yamaha, lui decide di tirare i remi in barca per salvare il salvabile. 16
punti in più fanno morale, soprattutto a un “vecchietto” come lui che riesce
ancora a divertirsi e, subito dopo il traguardo, a congratularsi (che
signore!!!) con quella “piccola peste spagnola” che l’ha irrispettosamente seminato
per strada. Il prossimo appuntamento sarà a Laguna Seca, teatro del sorpasso più bello di tutti i tempi e
tempio dello spettacolo motociclistico in assoluto. Sperando, ovviamente, che
nessun pilota della MotoGP vi assista dal piccolo schermo.
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