“Un volume di questo tipo ci riporta ai livelli degli anni 1993/1994 che chiusero con circa 110.000 unità e che furono caratterizzati da una crisi acuta, concomitante con la svalutazione della lira, il prelievo forzoso sui c/c e la crisi del terziario. Il mercato riuscì a risalire progressivamente dopo la prima manovra Tremonti”, afferma Romano Valente, Direttore Generale dell’Unrae, l’Associazione delle Case automobilistiche estere in Italia.
martedì 15 gennaio 2013
Veicoli commerciali: nel 2012 -31,6%
Se il mercato auto nel 2012 ha registrato -20%, più
drammatico è stato l’andamento delle immatricolazioni di veicoli commerciali
(autocarri con peso totale a terra fino a 3,5t), che – secondo le stime Unrae -
hanno avuto una flessione
del 31,6% a 116.742 veicoli immatricolati, 54.000 unità in meno rispetto alle
170.768 del 2011.
“Un volume di questo tipo ci riporta ai livelli degli anni 1993/1994 che chiusero con circa 110.000 unità e che furono caratterizzati da una crisi acuta, concomitante con la svalutazione della lira, il prelievo forzoso sui c/c e la crisi del terziario. Il mercato riuscì a risalire progressivamente dopo la prima manovra Tremonti”, afferma Romano Valente, Direttore Generale dell’Unrae, l’Associazione delle Case automobilistiche estere in Italia.
“Un volume di questo tipo ci riporta ai livelli degli anni 1993/1994 che chiusero con circa 110.000 unità e che furono caratterizzati da una crisi acuta, concomitante con la svalutazione della lira, il prelievo forzoso sui c/c e la crisi del terziario. Il mercato riuscì a risalire progressivamente dopo la prima manovra Tremonti”, afferma Romano Valente, Direttore Generale dell’Unrae, l’Associazione delle Case automobilistiche estere in Italia.
Nel solo mese di dicembre si è assistito alla sedicesima flessione consecutiva (-20,7%) con appena 9.617 autocarri venduti (12.130 nel dicembre 2011).
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