Michelin,
come hanno dichiarato i Gerenti del Gruppo nel 2010, “non vende pneumatici, bensì prestazioni.” Questa frase, che
sintetizza la missione di Michelin, assume tutto il suo significato quando si
applica agli pneumatici sportivi, sia quelli impiegati nelle competizioni o
montati su vetture eccezionali, sia sui modelli più sportivi di serie studiati
per offrire forti sensazioni.
http://www.youtube.com/watch?v=9JSYH7YrpLM
Nel
campo delle alte prestazioni, Michelin si impegna ad abolire le frontiere.
Dalla pista alla strada, esiste una concatenazione di esigenze. Le soluzioni
che permettono di ottenere le vittorie nei circuiti o nei rally vanno anche a
vantaggio degli pneumatici di serie. Michelin si impegna nelle competizioni
internazionali per convalidare ai massimi livelli i progressi tecnologici e per
aumentare le sue conoscenze. Gli insegnamenti appresi vengono trasferiti alla
produzione di serie.
Al
tempo stesso, le automobili più sportive presenti sul mercato, realizzate da
costruttori specializzati o da preparatori esclusivi, sviluppano oggi prestazioni
analoghe (o quasi) a quelle delle auto da corsa. Questa tendenza spinge anche Michelin
a lavorare sugli pneumatici ad alte prestazioni in modo globale, facendo cadere
le barriere di separazione tra il mondo delle corse e quello dei veicoli omologati
per la strada.
La velocità massima, la longevità chilometrica e il
binomio aderenza/sicurezza sono al centro delle prestazioni di tutti gli
pneumatici, come dimostrano i tre esempi che seguono.
- I
veicoli che partecipano alla 24 Ore di Le Mans raggiungono velocità di 330
km/h. Le vetture supersportive di serie possono superare i 350 km/h. La velocità,
da sola, non è quindi più un parametro sufficiente di differenziazione.
- La
longevità chilometrica non è più appannaggio esclusivo degli pneumatici di
serie. È
diventata una prestazione chiave nelle gare di Endurance. Per
convincersene, basta ricordare l’ultimo stint di gara coperto dall’Audi R18 TDI
n°2, che ha vinto la 24 Ore di Le Mans 2011 il 12 giugno scorso: la domenica
mattina, questa vettura ha stabilito un nuovo record in termini di longevità e
costanza degli pneumatici. Benoît Tréluyer ha percorso al volante 750 km con
gli stessi pneumatici, da solo, al comando della gara, davanti a tre
concorrenti lanciati al suo inseguimento.
- Unico
punto di contatto tra il veicolo e il suolo, gli pneumatici assolvono un
compito essenziale per la sicurezza, sia su circuito, sia su strada.
Negli
anni, Michelin ha costruito una leadership tecnologica incontestata. Lo
testimoniano le 20 vittorie ottenute alla 24 Ore di Le Mans. Quello che è stato
costruito nelle corse si concretizza anche nei partenariati tecnici, costituiti
con i più esigenti costruttori di veicoli. Dai protagonisti mondiali che hanno
fatto delle alte prestazioni il loro credo, come Porsche, BMW M o Ferrari, ai
costruttori ultraspecializzati, come Koenigsegg, Gumpert o Wiesmann, per
citarne solo alcuni.
In
tutti i casi, Michelin si impegna a ottenere il migliore equilibrio tra le
prestazioni: adatto alle discipline sportive, allineato alla filosofia dei
costruttori automobilistici, basato sulle esigenze di qualità dell’azienda e
soprattutto sulle aspettative degli utilizzatori.
Michelin: dagli pneumatici da competizione a quelli
di serie
Ø Sicurezza, sportività e longevità,
le qualità richieste a tutti gli pneumatici Michelin, di serie o da competizione
le qualità richieste a tutti gli pneumatici Michelin, di serie o da competizione
La sua
testimonianza fornisce un chiarimento sorprendente. Benoît Tréluyer, uno dei
tre piloti dell’Audi R18 TDi/MICHELIN N°2, che ha vinto la 24 Ore di Le Mans
2011, spiega così il finale di questa corsa leggendaria: “Lo stint è stato lunghissimo: 55 giri e 3h20 nella vettura! Gli
pneumatici MICHELIN mi hanno dato subito l’aderenza necessaria e ho potuto
guidare a un ritmo sostenuto durante tutto lo stint per mantenere il primo
posto. Alla fine del quinto stint avrei ancora potuto attaccare.»
Ogni
parola del pilota esprime la quintessenza delle prestazioni degli pneumatici MICHELIN.
Cosa
dice? Rivela che anche gli pneumatici sono stati artefici della vittoria dell’Audi
n°2, perché hanno dato prova di aderenza, longevità chilometrica e, elemento
decisivo, costanza di prestazioni. Altrettante qualità che possono essere
chieste a uno pneumatico in commercio e che ritroviamo, ovviamente, sugli
pneumatici MICHELIN di serie.
Durante
le prove ufficiali che hanno preceduto la gara della 24 Ore e hanno determinato
la griglia di partenza delle vetture, un fatto altrettanto importante
evidenziava l’equilibrio di prestazioni degli pneumatici MICHELIN. L’Audi ha
ottenuto la pole position con pneumatici che avevano già percorso svariate
centinaia di chilometri (più di 300, per l’esattezza). La durata degli
pneumatici MICHELIN è di gran lunga superiore a quelli utilizzati in altre
competizioni, ad esempio in Formula 1, in cui le gomme da qualifica sono progettate
per erogare prestazioni solo per poche decine di chilometri.
La costanza
di prestazioni non è un fatto isolato nel tempo, bensì una tendenza di fondo
alla Michelin. L’edizione 2010 della 24 Ore di Le Mans ne aveva già dato ampia
dimostrazione. Al volante della Peugeot 908 HDi FAP N°1, il britannico Anthony
Davidson aveva completato nel 2010 quattro stint di gara (46 giri) con un tempo
medio sul giro di 3’21’’917, cioè 627 km a 243 km/h di media! L’equivalente di
due Gran Premi di F1 corsi a Monza, il circuito più veloce tra quelli di questa
disciplina.
Velocità,
massima aderenza, costanza di prestazioni nel tempo sono dunque alcune qualità
specifiche degli pneumatici MICHELIN usati nelle competizioni, a prescindere
dalla disciplina. Ma c’è un’altra prestazione, a prima vista meno spettacolare,
che uno pneumatico MICHELIN deve soddisfare, e sulla quale il Gruppo non
transige: la sicurezza.
Michelin
svela il processo di sviluppo degli pneumatici da competizione, che dimostra
fino a che punto la sicurezza dei suoi pneumatici è un’esigenza da soddisfare
sempre. Infatti, lo sviluppo di uno pneumatico da competizione avviene in tre
fasi:
- la
prima può essere definita la fase digitale. I ricercatori realizzano tutta una
serie di calcoli per fare emergere una decina di soluzioni atte a soddisfare le
esigenze espresse dal costruttore impegnato nelle competizioni;
- la seconda
fase consiste nel mettere alla prova i prototipi di pneumatici scelti e
prodotti dopo i calcoli al banco prova. Gli pneumatici subiscono vere e proprie
“torture” su dei tamburi e sono davvero spinti ai limiti massimi delle
prestazioni;
- terza
fase: dopo il test dei rulli in laboratorio, gli ultimi pneumatici scelti
vengono collaudati su alcuni veicoli, soprattutto per valutare, in condizioni
reali, i carichi aerodinamici che possono sopportare e il loro comportamento.
Una
volta ultimata questa fase di sviluppo, gli pneumatici MICHELIN sono validati
per esprimere tutto il loro potenziale nelle competizioni.
La specificità
di Michelin sta nel considerevole lavoro che l’azienda fa a livello di ricerca
e sviluppo. Michelin destina ogni anno circa 500 milioni di euro al suo Centro di tecnologia. Usa piste
di prova costruite in tre continenti (Europa, Nord America e Asia), il che le
permette di testare gli pneumatici in condizioni reali. Questa pluralità
fornisce a Michelin una conoscenza precisa del comportamento dello pneumatico
in diversi ambiti. Dalla diversità nasce la polivalenza degli pneumatici, che
erogano un altissimo livello di prestazioni, in qualsiasi condizione di
utilizzo.
Michelin si avvale anche di un
altro laboratorio: le competizioni. L’azienda
considera le competizioni un investimento per l’innovazione. Le tecnologie
esclusive di cui dispongono oggi gli pneumatici Michelin di serie (come quelli
delle gamme MICHELIN Pilot Super Sport e MICHELIN Pilot Sport) sono state
innanzitutto validate nelle competizioni, sui circuiti e soprattutto nelle
corse di Endurance, o nelle specialità dei rally. La partecipazione e
l’impegno di Michelin nelle competizioni non hanno niente a che fare con le
sponsorizzazioni o con un esercizio d’immagine, ma semplicemente con la volontà
del Gruppo di capire meglio le reazioni degli pneumatici sottoposti a
condizioni estreme, sviluppando al contempo soluzioni sempre più rispettose
dell’ambiente.
In breve, le alte prestazioni
ottenute nei circuiti o sulle piste del WRC vengono trasferite alla strada.
Ø Alte prestazioni… e prestazioni ambientali,
la sintesi realizzata da Michelin
la sintesi realizzata da Michelin
Dietro ogni pneumatico o dietro
ogni innovazione Michelin c’è la stessa filosofia: in tutti i prodotti che Michelin
progetta, l’obiettivo è trasportare in assoluta sicurezza il maggior numero di
persone e di merci possibili, il più a lungo possibile, consumando il minore
quantitativo possibile di materiale.
L’universo delle altissime
prestazioni non sfugge a questa filosofia alla Michelin, anche se in questo
caso l’obiettivo non è trasportare persone o merci bensì raggiungere un
risultato, una vittoria o qualità dinamiche su veicoli eccezionali, tenendo
conto della necessità di consumare meno materiale e meno carburante possibile.
Michelin si è impegnata molto
presto in un programma di Ricerca & Sviluppo in tal senso, il che le
permette di disporre di una competenza ineguagliata in materia di risparmio dei
consumi. Le innovazioni tengono conto della problematica dell’efficienza dei
materiali, tanto più che lo pneumatico svolge un ruolo fondamentale nel consumo
di carburante. Assorbe quasi il 20% dell’energia necessaria a fare avanzare
un’automobile.
La sfida accettata da Michelin
consiste nel progettare pneumatici che permettono di ridurre i consumi di
carburante, garantendo al contempo le migliori prestazioni di sicurezza e di
longevità. È proprio questa la forza dell’innovazione.
I tecnici del gruppo sono in
grado di valutare il rendimento dei materiali incorporati negli pneumatici.
Concretamente, misurano cosa è in grado di compiere un’unità di materiale.
La sfida è considerevole. Alla
stregua del costo di produzione industriale, il margine operativo o l’indice
del miglior servizio da fornire al cliente, “l’indice di efficienza dei
materiali” dovrà permettere di valutare le prestazioni degli pneumatici
Michelin e, di conseguenza, una parte della performance industriale del gruppo
Michelin.
L’edizione della 24 Ore di Le
Mans di quest’anno ha dato una chiara dimostrazione della strategia di Michelin
nell’universo degli pneumatici ad altissime prestazioni. Per la prima volta una
vettura – e non una qualsiasi, perché è l’Audi vittoriosa – è riuscita a
coprire 5 segmenti di gara ininterrotti senza cambiare pneumatici e soprattutto
senza perdere nulla in termini di velocità o sicurezza. Questa longevità è
stata una “pietra miliare” nella costruzione della vittoria.
Gli pneumatici sportivi MICHELIN
di serie si inseriscono in questa logica. Lo dimostra il recentissimo MICHELIN Pilot Sport 3 (commercializzato dal 2010), che rivela una
straordinaria longevità chilometrica, del 10 % superiore a quella del MICHELIN
Pilot Sport PS2, il quale era il punto di riferimento della sua categoria per
questo parametro***. Questa prestazione ha un effetto positivo sull’utilizzo
delle materie prime. In altre parole, bisogna produrre un numero inferiore di
pneumatici per raggiungere un dato chilometraggio. Di fatto, un minor numero di
pneumatici dovrà essere distrutto alla fine del ciclo di vita.
Ridurre i consumi energetici e
le emissioni di CO2, utilizzare il minore quantitativo possibile di
risorse naturali, come la gomma, per fabbricare gli pneumatici, ridurre le
masse in movimento, massimizzare la loro durata fornendo la migliore sicurezza
e la massima velocità, sono queste le linee guida seguite dal settore Ricerca e
Sviluppo del gruppo Michelin.
La continuità tra
gli pneumatici da competizione e quelli delle normali autovetture si registra
in entrambi i sensi, perché quest’anno Michelin ha sviluppato nuove gamme di
pneumatici da Endurance più efficienti da un punto di vista energetico, grazie
a una tecnologia utilizzata sugli pneumatici di serie. È un nuovo segnale
dell’assenza di frontiere per Michelin tra gli pneumatici da competizione e quelli di serie.
Va ricordato che nel 1992
Michelin aveva posto il risparmio energetico al centro delle sue preoccupazioni
creando pneumatici vettura in grado di ridurre il consumo di carburante. A
partire da quella data, gli pneumatici MICHELIN identificati con la sigla “GREEN
X” sul fianco (che indica che sono state integrate nello pneumatico tecnologie
che migliorano l’efficienza energetica) hanno permesso di risparmiare più di 14
miliardi di litri di carburante, e di evitare l’emissione di oltre 35 milioni
di tonnellate di CO2 nell’atmosfera. Anche gli pneumatici MICHELIN
Pilot Sport 3 hanno questa marcatura e contribuiscono a questa performance ambientale.
Nelle gare di Endurance,
e soprattutto alla 24 Ore di Le Mans, Michelin propone pneumatici in grado di
percorrere cinque stint di gara con i prototipi e mantenere prestazioni
costanti, in totale sicurezza, mentre una Formula 1 utilizza pneumatici in
grado di percorrere solo 50 km. Quest’eccezionale longevità consente di ridurre
il numero di pneumatici utilizzati, portati in gara e dunque prodotti.
Tra il 2006 e il
2009, il numero di pneumatici MICHELIN utilizzati alla 24 Ore di Le Mans è
diminuito del 20 %.
L’efficienza dei
materiali è una preoccupazione fondamentale di Michelin. La creazione del “MICHELIN
GREEN X Challenge” nel 2009 è un altro indice dell’impegno del Gruppo. Questo
trofeo premia, nell’Endurance, le vetture che consumano meno carburante
ottimizzando le loro prestazioni nelle 5 manches della competizione.
L’associazione tra
le competizioni e il mercato degli pneumatici ad alte prestazioni è il frutto
di una stretta collaborazione tra i costruttori automobilistici, i preparatori e
Michelin, ma anche di una maggiore conoscenza dei consumatori, che permette di
fornire soluzioni concrete alle loro aspettative.
*** Test interni realizzati nella dimensione 225/45 ZR 17
91 Y.
Michelin: la capacità di sviluppare
pneumatici adatti a tutti gli utilizzi
pneumatici adatti a tutti gli utilizzi
Ø Una conoscenza approfondita delle esigenze e degli
utilizzi
Sperimentare il piacere di guida, senza rinunciare alla sicurezza e senza
essere obbligati a dover cambiare troppo spesso gli pneumatici. Così potrebbe
essere sintetizzata l’aspettativa degli automobilisti di numerosi paesi del mondo,
proprietari di veicoli sportivi, intervistati circa i loro pneumatici.
È quanto emerge, infatti, da un’importante ricerca condotta nel 2009 dall’istituto
TNS Sofres presso 9000 automobilisti in cinque paesi europei (Francia,
Germania, Gran Bretagna, Italia e Spagna), e in Russia, Stati Uniti e Cina. Tra
tutte le persone intervistate, quelle che manifestano il massimo entusiasmo per
la guida di una vettura rappresentano il 20%. In questa categoria di
automobilisti, il 68% fa del piacere di guida la sua priorità. Subito dopo, il
62% cita l’importante ruolo svolto dallo pneumatico nel comportamento e dunque
nella sicurezza della vettura.
La longevità chilometrica non è
una preoccupazione espressa solo da Michelin perché è condivisa dagli
utilizzatori. Proponendo una famiglia completa di pneumatici sportivi che
associano longevità, efficienza energetica e sicurezza, Michelin riesce, da un
lato, a coprire tutta la gamma dei veicoli sportivi del mercato e, dall’altra,
a offrire agli automobilisti pneumatici ad alte prestazioni derivati dalle
competizioni e all’altezza delle loro aspettative.
Realizzando questa sintesi,
Michelin va incontro ai desideri degli utenti dei veicoli eccezionali. Le
prestazioni non hanno limiti alla Michelin e non sono confinate semplicemente
alle competizioni.
Ø Gli pneumatici Michelin ad alte prestazioni di serie,
una gamma completa derivata dalle competizioni
una gamma completa derivata dalle competizioni
Nel 2010,
Michelin ha aggiunto una nuova dimensione alla sua gamma di pneumatici ad Alte
Prestazioni, con la commercializzazione della 13a generazione di
pneumatici Sport Michelin. Ma
soprattutto, in un anno, Michelin è riuscita a coprire tutti i veicoli sportivi.
Se il Michelin Pilot Super Sport è
dedicato ai veicoli sportivi eccezionali, lo pneumatico Michelin Pilot Sport 3 si rivolge a
numerose categorie di veicoli. Può così equipaggiare le versioni sportive di
vetture da città, vetture compatte e anche grandi berline potenti. Equipaggia
anche i veicoli piccoli ma decisamente sportivi, come i roadster o le coupè.
Infine, ritroviamo il MICHELIN Pilot Sport 3 sui modelli non sportivi, se i
loro proprietari hanno scelto gli equipaggiamenti optional di grandi dimensioni
(ad esempio, 18 e 19 pollici).
Il grafico sottostante fornisce
una visione chiara della gamma degli pneumatici MICHELIN estate, di cui fanno
parte gli pneumatici ad alte prestazioni. Permette di capire come si colloca
ogni modello di pneumatico in funzione dell’utilizzo e dei veicoli ai quali è
destinato.
Gli
pneumatici MICHELIN dedicati alle alte prestazioni formano la “famiglia” Pilot.
- MICHELIN Pilot Super Sport, lo pneumatico di serie più veloce del mondo in circuito
che offre la migliore tenuta di strada su suolo asciutto, eredita le conoscenze
acquisite da MICHELIN nelle competizioni*.
Lo pneumatico
MICHELIN Pilot Super Sport realizza questa sintesi inedita che gli permette di
essere utilizzato su strada nella guida quotidiana, e in circuito, dove è
sottoposto a sollecitazioni estreme. Gli ingegneri di MICHELIN si sono
impegnati per sviluppare diverse prestazioni contemporaneamente. Il conducente
al volante di un veicolo equipaggiato con i MICHELIN Pilot Super Sport può
provare piacere di guida perché sa che gli pneumatici lo accompagnano e gli
danno la massima sicurezza, anche in condizioni estreme di utilizzo. Lo
dimostra il fatto che lo pneumatico frena in uno spazio ridotto di 3 metri su
strada bagnata**.
·
Dotato della CINTURA TWARON. Il Twaron® è una fibra ad alta densità utilizzata negli
equipaggiamenti sportivi per alte prestazioni (tennis, vela, mountain bike...),
ma anche nell’aeronautica, nelle protezioni militari e nelle competizioni. La
cintura Twaron® consente di ottenere un’elevatissima stabilità dello pneumatico
alle alte velocità. Grazie alla
sua tensione variabile, la cintura stringe il battistrada più fortemente delle
spalle. La forza centrifuga è dunque gestita meglio e le forze sono ripartite
in modo più omogeneo.
· LA TECNOLOGIA BI-COMPOUND prevede l’inserimento di due diversi tipi di
gomma nella parte destra e sinistra del battistrada. Sul lato
esterno, un elastomero inedito rinforzato con nerofumo, sviluppato
appositamente per la 24 Ore di Le Mans, assicura un’estrema durata, anche nelle
curve strette. Sul lato interno, l’elastomero ad elevata aderenza di ultima
generazione permette allo pneumatico, su suolo bagnato, di sposare le minime
asperità dell’asfalto e di rompere la pellicola d’acqua.
· VARIABLE
CONTACT PATCH 2.0. L’aderenza è ottimale, sia in
piena accelerazione, sia in rettilineo o in curva ad alta velocità. In curva,
la forma dell’area di contatto cambia, ma la superficie della gomma a contatto
con il suolo rimane costante. Il MICHELIN Pilot Super Sport è stato sviluppato
grazie ai più recenti software di simulazione digitale utilizzati
nell’aeronautica e nel settore automobilistico, i quali hanno reso possibile
una distribuzione omogenea delle forze e, di conseguenza, delle temperature
nell’area di contatto tra lo pneumatico e la strada.
Caratteristiche
tecniche del MICHELIN Pilot Super Sport
Indici di
velocità: da Y a ZR Serie:
da 25 a 45
Diametro di
calettamento: da 18’’ a 22’’
* Lo pneumatico
più veloce, in termini di tempi sul giro su circuito asciutto. Test realizzato
nel 2010 dall’ente indipendente TÜV SÜD Automotive nelle dimensioni 245/40 ZR
18 Y e 235/35 ZR 19 Y contro i 5 principali concorrenti.
** Confrontato
con il MICHELIN Pilot Sport PS2. Test effettuato dal Centro di Tecnologia
Michelin.
Le omologazioni dei costruttori:
MICHELIN
PILOT SUPER SPORT
|
315
|
35
|
ZR
|
20
|
110
|
(Y)
|
XL K1
|
Ferrari 599 GTO rear. Front = 285/30ZR20 (99Y) XL
|
MICHELIN
PILOT SUPER SPORT
|
285
|
30
|
ZR
|
20
|
99
|
(Y)
|
K1 XL
|
Ferrari 599 GTO front. Rear = 315/35ZR20 (110Y) XL
|
MICHELIN
PILOT SUPER SPORT
|
235
|
35
|
ZR
|
20
|
92
|
(Y)
|
XL K1
|
Ferrari
458 Italia (MY 2009) front. Rear = 295/35ZR20 (101Y) PSS K1
|
MICHELIN
PILOT SUPER SPORT
|
295
|
35
|
ZR
|
20
|
101
|
(Y)
|
K1
|
Ferrari 458 Italia (MY 2009) rear. Front = 235/35ZR20
(92Y) PSS K1
|
MICHELIN
PILOT SUPER SPORT
|
245
|
35
|
ZR
|
20
|
95
|
(Y)
|
XL K1
|
Ferrari FF (F151 MY 2011) front. Rear =
295/35ZR20 (105Y) XL PSS K1
|
MICHELIN
PILOT SUPER SPORT
|
295
|
35
|
ZR
|
20
|
105
|
(Y)
|
XL K1
|
Ferrari FF (F151 MY 2011) rear. Front = 245/35ZR20 (95Y) XL
PSS K1
|
MICHELIN
PILOT SUPER SPORT
|
255
|
35
|
ZR
|
20
|
REINFORCED
|
Alpina B5 Bi-Turbo (MY 2010) front. Rear = 285/30ZR20
|
||
MICHELIN
PILOT SUPER SPORT
|
285
|
30
|
ZR
|
20
|
REINFORCED
|
Alpina B5 Bi-Turbo (MY 2010) rear. Front =
255/35ZR20
|
||
MICHELIN
PILOT SUPER SPORT
|
265
|
35
|
ZR
|
19
|
98
|
(Y)
|
XL
|
Koenigsegg Agera front. Rear = 345/30ZR20
|
MICHELIN
PILOT SUPER SPORT
|
345
|
30
|
ZR
|
20
|
106
|
(Y)
|
Koenigsegg Agera rear . Front = 265/35ZR19
|
- MICHELIN Pilot Sport 3 garantisce un’aderenza ai massimi livelli. Su strada
bagnata, offre una migliore tenuta di strada in curva e uno spazio di frenata
di tre metri inferiore rispetto a quello del suo predecessore, pneumatico di
riferimento nel settore dei veicoli sportivi*. A questa capacità di aderenza
all’asfalto si aggiunge un’altissima precisione di risposta del volante, fonte
di piacere di guida. Ciò permette a MICHELIN di definire il suo nuovo
pneumatico ad alte prestazioni “l’amplificatore delle sensazioni”. Inoltre, e
in modo assolutamente inedito, questo bilancio dinamico è accompagnato da una
riduzione dei consumi e da una grande longevità chilometrica. In sintesi questo
pneumatico associa passione e ragione!
* Test effettuato nel 2009 dal centro indipendente TÜV
SÜD Automotive nella dimensione 245/40 ZR 18 Y.
Caratteristiche
tecniche del MICHELIN Pilot Sport 3
Indici di velocità: da V a Y Serie:
da 55 a 35
Diametro di calettamento: da 15’’ a 19’’
Le
omologazioni dei costruttori:
MICHELIN
PILOT SPORT 3
|
255
|
35
|
ZR
|
19
|
96
|
Y
|
XL AO
|
Audi
A4 & A5 (B8)
|
MICHELIN
PILOT SPORT 3
|
245
|
40
|
ZR
|
18
|
97
|
Y
|
XL AO
|
AUDI
A4 (B8)
|
MICHELIN
PILOT SPORT 3
|
215
|
45
|
R
|
16
|
90
|
V
|
XL AO
|
Audi
A1 (Model Year 2010)
|
MICHELIN
PILOT SPORT 3
|
255
|
40
|
ZR
|
18
|
99
|
(Y)
|
XL MO1
|
Mercedes
E63 AMG W212 (Model Year 2009) front. Rear = 285/35ZR18 (101Y)
|
MICHELIN
PILOT SPORT 3
|
285
|
35
|
ZR
|
18
|
101
|
(Y)
|
XL MO1
|
Mercedes
E63 AMG W212 (MY 2009) rear. Front = 255/40ZR18 (99Y)
|
MICHELIN
PILOT SPORT 3
|
235
|
40
|
ZR
|
18
|
95
|
W
|
XL
|
Ford
Cmax (MY 2010)
|
MICHELIN
PILOT SPORT 3
|
225
|
45
|
R
|
18
|
91
|
V
|
Citroën
C4 (MY 2010)
|
|
MICHELIN
PILOT SPORT 3
|
255
|
40
|
ZR
|
19
|
XL MO
|
Mercedes S65 AMG (W221) front (rear = 275/40ZR19 MO)
|
||
MICHELIN
PILOT SPORT 3
|
275
|
40
|
ZR
|
19
|
XL MO
|
Mercedes S65 AMG (W221) rear (front = 255/40ZR19 MO)
|
- MICHELIN Pilot Sport, destinato alle vetture con le prestazioni più estreme, è lo pneumatico
di riferimento per Porsche. Michelin
è il “Worldwide Cooperation Partner” di Porsche. Con il MICHELIN Pilot Sport, Michelin
è il primo fornitore delle Porsche 911, Boxster, Cayman e Panamera. Questo pneumatico continua
ad essere apprezzato dai più grandi costruttori di veicoli sportivi del mondo:
ha totalizzato più di 200 omologazioni presso le case automobilistiche.
Caratteristiche
tecniche del MICHELIN Pilot Sport
Indice di
velocità: W, Y Serie:
da 55 a 25
Diametro di
calettamento: da 17’’ a 22’’
- MICHELIN
Pilot Sport Cup+, destinato alle vetture con le prestazioni più estreme,
è lo pneumatico di riferimento di Porsche e BMW M per la guida in circuito. È montato in primo equipaggiamento sulle Porsche 911, GT2, GT3 e la BMW M3.
è lo pneumatico di riferimento di Porsche e BMW M per la guida in circuito. È montato in primo equipaggiamento sulle Porsche 911, GT2, GT3 e la BMW M3.
Caratteristiche
tecniche del MICHELIN Pilot Sport Cup+
Indice di
velocità: (Y) Serie:
da 35 a 25
Diametro di
calettamento: da 18’’ a 20’’
Le
omologazioni dei costruttori per:
MICHELIN Pilot Sport Cup e
MICHELIN Pilot Sport Cup+:
MICHELIN
PILOT SPORT CUP
|
235
|
35
|
ZR
|
19
|
87
|
(Y)
|
BMW
M3 CSL front 100% Michelin et 100% CUP
|
|
MICHELIN
PILOT SPORT CUP
|
265
|
30
|
ZR
|
19
|
89
|
(Y)
|
BMW
M3 CSL rear 100% Michelin et 100% CUP
|
|
MICHELIN
PILOT SPORT CUP
|
345
|
30
|
ZR
|
19
|
105
|
(Y)
|
Dodge Viper EM50 (MY 2008) rear (front = 295/30 18)
|
|
MICHELIN
PILOT SPORT CUP
|
285
|
30
|
ZR
|
19
|
87
|
(Y)
|
ZP LL
|
Corvette
ZR1
|
MICHELIN
PILOT SPORT CUP
|
335
|
25
|
ZR
|
20
|
94
|
(Y)
|
ZP LL
|
Corvette
ZR1
|
MICHELIN
PILOT SPORT CUP+
|
245
|
35
|
ZR
|
19
|
93
|
(Y)
|
XL *
|
BMW M3 E90 front (rear 265/35 19 PS Cup+*)
|
MICHELIN
PILOT SPORT CUP+
|
265
|
35
|
ZR
|
19
|
98
|
(Y)
|
XL *
|
BMW M3 E90 rear (front = 245/35 19 PS Cup+*)
|
MICHELIN
PILOT SPORT CUP+
|
235
|
35
|
ZR
|
19
|
87
|
(Y)
|
N1
|
Porsche 997 GT3 phase 2 front (rear = 305/30 19 PS
Cup+ N1). Model
Year 2009
|
MICHELIN
PILOT SPORT CUP+
|
305
|
30
|
ZR
|
19
|
102
|
(Y)
|
N1
|
Porsche 997 GT3 phase 2 rear (front = 235/35 19 PS
Cup+ N1). Model
Year 2009
|
MICHELIN
PILOT SPORT CUP+
|
245
|
35
|
ZR
|
19
|
89
|
(Y)
|
N1
|
Porsche 997 phase 2 GT3 RS (MY 2009) and GT2 RS
(MY2010) front. Rear = 325/30ZR19 (101Y) PS Cup+ N1 (GT3) & N2
(GT2)
|
MICHELIN
PILOT SPORT CUP+
|
325
|
30
|
ZR
|
19
|
101
|
(Y)
|
N1
|
Porsche 997 phase 2 GT3 RS (MY 2009) rear. Front = 245/35ZR19 (89Y) PS
Cup+ N1
|
MICHELIN
PILOT SPORT CUP+
|
325
|
30
|
ZR
|
19
|
101
|
(Y)
|
N2
|
Porsche 997 Phase 2 GT2 RS (MY 2010) rear. Front = 245/35ZR19 (89Y) PS
Cup+ N1
|
Le alte prestazioni alla Michelin,
una storia di uomini e di aziende
una storia di uomini e di aziende
Ø Una stretta collaborazione con i costruttori e i
preparatori più prestigiosi
Gli pneumatici ad
alte prestazioni MICHELIN hanno ottenuto più di 200 omologazioni in sei anni
presso i costruttori automobilistici! Tale numero testimonia la fiducia
accordata dalle case automobilistiche a Michelin. Inoltre, circa un quarto dei
veicoli di gamma alta sono equipaggiati con pneumatici MICHELIN. Con questi
pneumatici, tutti derivati dagli insegnamenti e dalle innovazioni delle
competizioni, i costruttori più prestigiosi hanno la certezza di ottenere un
equilibrio di prestazioni senza pari, costituito da una diversa gamma di
componenti, associate in funzione delle loro aspettative. La sicurezza è
un’esigenza che viene soddisfatta sistematicamente, alla quale si aggiungono:
comportamento sportivo, piacere di guida, longevità chilometrica e bassi
consumi di carburante.
A titolo di esempio, lo
pneumatico MICHELIN Pilot Super Sport, commercializzato dal 2010, è stato
sviluppato in collaborazione con Porsche, Ferrari e BMW M.
Michelin e Porsche sono partner
dal 1961 e ogni innovazione è frutto di una stretta collaborazione tra le due
aziende. Gli ingegneri lavorano a stretto contatto per definire pneumatici
compatibili con le prestazioni e l’alta tecnologia dei modelli Porsche, sia
nelle automobili di serie, sia nelle vetture da corsa.
Anche la collaborazione con BMW è
frutto di una reciproca esigenza di alte prestazioni.
Robustezza, sportività, sicurezza, innovazione: quando il Gruppo BMW progetta
una vettura per BMW M, fissa delle esigenze a un livello decisamente superiore
alla norma.
Nel 2010, MICHELIN è stata premiata con il “Ferrari Technology Award” per
il suo contributo allo sviluppo delle vetture GT. Ferrari
è tra l’altro il primo costruttore ad avere omologato gli pneumatici MICHELIN
Pilot Super Sport che equipaggiano la sua Ferrari 599 GTO. Gli ingegneri addetti allo
sviluppo e gli ingegneri piloti collaudatori di Michelin hanno lavorato con le
equipe di sviluppo della Ferrari (ingegneri e piloti collaudatori) su vari
circuiti, e in particolare su quelli di Fiorano e Nardò, in Italia, per
convalidare l’equilibrio di prestazioni degli pneumatici Michelin. Un equilibrio
perfettamente rispondente alle caratteristiche del telaio della nuova Ferrari
GTO, la FERRARI stradale più veloce mai costruita fino ad ora.
Oltre che con questi costruttori
automobilistici, Michelin condivide le stesse esigenze di elevate prestazioni
con i preparatori più esclusivi. BMW M, Alpina, Gumpert e Koenigsbegg sono
altrettanti partner emblematici che lavorano con Michelin
per progettare veicoli eccezionali in grado di fornire prestazioni ineguagliate.
Fatti, cifre e protagonisti delle alte prestazioni alla
Michelin
I
fatti
Un impegno di lunga data nelle competizioni (24
ore di Le Mans & WRC)
v 2011: 20a vittoria di Michelin, 14a vittoria consecutiva
v 2010: Podio
100% Audi e Michelin alla 24 Ore di Le Mans
v 2010: Michelin
batte il record della massima distanza percorsa alla 24 Ore di Le Mans. ll
record era imbattuto da 39 anni!
v
2009: a 16
anni dal loro ultimo successo, Peugeot e Michelin ottengono una
doppietta a Le Mans. Michelin vince ancora una volta nelle quattro categorie
e finisce nei primi 15 posti in classifica generale.
v 2007: 10a vittoria consecutiva
di Michelin alla 24 Ore di Le Mans, la sua 16a in assoluto
v
2005: Nuova generazione
di pneumatici terra “BTO” al Rally della Nuova Zelanda
v 1999: Michelin ai primi 4 posti. Michelin
domina completamente questa edizione con i primi 4 posti in classifica
generale, con BMW, Toyota e due Audi.
v
1999: nuovi pneumatici
neve GA & GE al Rally di Svezia
v
1987: introduzione del
sistema di schiuma antiforatura (ATS) al Rally dell’Acropoli, che vince il
Trofeo dell’Innovazione Tecnologica al Salone di Parigi.
v
1978: Vittoria
tutta francese: Didier Pironi e Jean-Pierre Jaussaud si impongono al
volante di una Renault-Alpine A442B equipaggiata con pneumatici Michelin.
v
1973: introduzione dello
pneumatico slick con struttura radiale nel Campionato del mondo Rally
v
1923: la
prima vittoria. Michelin vince
la primissima edizione della 24 Ore di Le Mans con André Lagache e René Leonard su una
Chenard & Walcker, che hanno guidato a più di 90 km/h di media su un
circuito da 17 km.
Pneumatici derivati dalle Competizioni
v 2010:
Michelin commercializza la 13a generazione
di pneumatici ad Alte Prestazioni che coprono tutta la gamma sportiva
v Il Michelin
Pilot Super Sport: lo pneumatico più veloce del mondo
v Il Michelin
Pilot Sport 3: “l’amplificatore delle sensazioni»
|
Le
cifre
L’innovazione: il motore di Michelin
v 500 milioni
di Euro investiti ogni anno in Ricerca & Sviluppo
v Più di 6000 ricercatori
in tre continenti
Un albo d’oro ineguagliato nelle competizioni
v 20 vittorie,
di cui 14 consecutive alla 24 Ore di Le Mans dal 1923
v Più di 5000
pneumatici portati sui circuiti per un livello di prestazioni sempre più
elevate
v Per la 79a edizione della 24 Ore di Le Mans 2011, Michelin equipaggia
38 delle 56 vetture iscritte, pari al 67% delle vetture.
v Più di 20 titoli costruttori e piloti dal 1997 nella FIA GT
v 38 titoli di
campioni del mondo nel WRC
Le
prestazioni, alcune cifre
v 1,5 ore: il tempo per fabbricare uno pneumatico Endurance nello
stabilimento Michelin di Clermont-Ferrand
v 150 componenti sono utilizzati per
fabbricare uno pneumatico da corsa
v 12 kg il peso medio di uno pneumatico posteriore LMP1 (senza
cerchio).
v 35 % di distanza in più percorsa da un treno di pneumatici Michelin dal 1998 al
2008 con un aumento della velocità di circa il 10 % !
v 21 % di pneumatici in meno, usati dalla vettura vincente nel 2010, rispetto al
2009.
v 100° C circa, la temperatura ottimale di funzionamento di uno
pneumatico Endurance.
v 6500 schiacciamenti possono essere subiti da uno pneumatico in ogni
giro di pista, ossia 84 500 in uno stint di 13 giri.
v 86 pneumatici sono stati consumati nella «settimana di Le Mans” dalla
Peugeot che ha vinto la gara.
v 1231 km percorsi con lo stesso treno di pneumatici da pioggia
da una LMGT1 nel 2008 (87 giri).
v 5 stint percorsi con gli stessi pneumatici dal prototipo LMP1
Signature nel 2009 (quasi 4 h di gara)
v 3: la longevità
degli pneumatici è stata triplicata dal 1998 !
v 120 volte il suo peso è il carico che può sostenere uno pneumatico Endurance,
ossia l’equivalente di 9 tonnellate poste sulle spalle di un uomo di 75
kg !
v 281 106… giri (pneumatico posteriore) sulla Peugeot 908 di
Davidson in occasione del quadruplo stint di gara nel 2010
v 30,7 giri/secondo, la rotazione di uno pneumatico posteriore durante la
pole position di Sarrazin nel 2010.
|
I
protagonisti
Una storia di uomini…
v 30 tecnici, 4
sviluppatori e 4 chimici disponibili 24H/24 per ogni team partner (38) alla 24
Ore di Le Mans per seguire gli pneumatici in pista e preparare già l’edizione
di Le Mans 2012.
v Una
cinquantina di montatori incaricati di montaggio/smontaggio e equilibratura
degli pneumatici.
v Sviluppatori
presenti alle corse per analizzare gli pneumatici in condizioni reali,
trovare delle soluzioni in caso di problemi e riflettere sugli sviluppi
futuri.
v I “sezionatori”
lavorano al centro di produzione degli pneumatici da competizione a Clermont-Ferrand.
Lavorano in stretta collaborazione con gli sviluppatori per analizzare gli
pneumatici e valutarne i livelli di fatica.
v Numerose
sessioni di prove con i costruttori partner: a Nardò per Porsche e a
Maranello per Ferrari
v Alcuni
collaudatori Michelin, cinque dei quali lavorano esclusivamente con i
costruttori di vetture sportive, passano quasi 100 giorni lontani dal centro
tecnologico di Ladoux per valutare e migliorare le prestazioni degli
pneumatici in condizioni reali. Questi collaudatori provano non solo sulle
piste di Ladoux, ma su tutte le piste del mondo in cui i costruttori
collaudano i loro veicoli. I collaudatori passano in media il 40% del loro
tempo in trasferta, ossia circa 100 giorni all’anno, durante i quali
necessitano del supporto logistico per il trasporto di vetture di prova e
pneumatici Michelin.
v Ogni
collaudatore Michelin che lavora per Porsche compie fino a 8000 km di test
all’anno. Queste prove portano gli pneumatici al limite dell’aderenza e
sfruttano il 100% del potenziale della vettura.
v I
collaudatori delle vetture sportive sono seguiti da un preparatore fisico.
v Al di là del
lavoro sulla pista, i collaudatori dimostrano conoscenze tecniche che gli permettono
di stabilire un legame quasi scientifico tra le sensazioni soggettive e la
dinamica degli pneumatici. Hanno una piena conoscenza dei dati tecnici a
bordo ed effettuano una diretta correlazione tra la valutazione soggettiva e
la misura obiettiva del comportamento degli pneumatici.
Una storia di
aziende…
v Michelin, “Worldwide
Cooperation Partner” di Porsche per numerosi modelli.
v Ferrari, BMW, Porsche, costruttori
esigenti
v Alpina, Koenigsbegg,
Gumpert, AMG, Abarth...Preparatori eccezionali
v 200 omologazioni
presso i costruttori automobilistici in 6 anni di carriera
|
Il marchio Michelin: il
punto di riferimento del mercato
N° 1 Nell’innovazione da più di 100 anni:
6000 persone dedicate alla ricerca e allo sviluppo, con 500 milioni di euro destinati ogni anno al Centro di Tecnologia.
6000 persone dedicate alla ricerca e allo sviluppo, con 500 milioni di euro destinati ogni anno al Centro di Tecnologia.
N° 1 Nella soddisfazione presso i distributori
europei*.
* Indagine CVA 2009 condotta da IPSOS, presso
2 800 distributori europei.
N° 1 Tra i
consumatori europei:
Quasi un consumatore su tre dichiara di scegliere
MICHELIN prima di tutti gli altri marchi quando acquista gli pneumatici*.
* Indagine BIN 2009 condotta da TNS Sofres,
realizzata nei 6 principali mercati
europei.
N° 1 Nei veicoli sportivi e ad alte prestazioni
presso i costruttori europei:
• Più di 200 omologazioni*,
1 veicolo di gamma alta su 4 è equipaggiato con pneumatici MICHELIN**.
• Uno stretto partenariato con Porsche, vari record del mondo di velocità su
Bugatti Veyron e Shelby SuperCars*** e 14 vittorie consecutive alla 24 Ore di
Le Mans.
* Omologazioni tecniche ottenute fino al 2009
sulle gamme: MICHELIN Pilot, MICHELIN Primacy e MICHELIN LATITUDE.
** Nei segmenti V, W, Y e Z (ETRMA 2009).
*** Sul MICHELIN Pilot Sport, a più di 400
km/h, in circuito chiuso.
Il Gruppo Michelin, fatti e
date
Da oltre un secolo, Michelin
mette tutto il suo know-how e la sua innovazione al servizio della mobilità di
tutti gli automobilisti, ovunque nel mondo.
1889: creazione di “Michelin et Cie”
1891: primi brevetti sugli pneumatici
smontabili e riparabili
1895: Michelin fa correre la prima vettura su pneumatici:
l’Eclair
1898: nascita dell’omino Michelin “Bibendum”
1900: pubblicazione della prima Guida Michelin
1905: la “suola Michelin” chiodata migliora l’aderenza e la resistenza dello
pneumatico
1910: pubblicazione della prima carta stradale Michelin in scala 1/200
000
1913: Michelin inventa la ruota d’acciaio smontabile
1923: primo pneumatico a bassa pressione per automobile (2,5 bar)
1926: Michelin crea la sua prima Guida Verde turistica
1930: Michelin deposita il brevetto dello pneumatico con camera d’aria incorporata
1938: Michelin commercializza il Metalic, primo pneumatico a carcassa
d’acciaio per mezzi pesanti
1946: invenzione dello pneumatico a carcassa radiale
1959: Michelin lancia il primo pneumatico
radiale per mezzi del genio civile
1979: lo pneumatico radiale Michelin è
campione del mondo di Formula Uno
1981: il MICHELIN X Air è il primo pneumatico radiale per aereo
1989: 3615 Michelin, servizio telematico di
calcolo degli itinerari su Minitel
1992: lancio dello pneumatico MICHELIN ENERGY™ a bassi consumi di carburante
1993: nuovo processo
di fabbricazione dei pneumatici inventato da Michelin: il C3M
1995: la navicella spaziale americana
atterra su pneumatici Michelin
1996: invenzione dello pneumatico ad
aggancio verticale: PAX System
1998: prima edizione del Michelin Challenge Bibendum, primo
evento mondiale per
veicoli non inquinanti
1998: centenario
di Bibendum
2000: Bibendum, eletto miglior logo di
tutti i tempi da una giuria internazionale
2001: Michelin commercializza lo pneumatico
più grande del mondo nel Genio Civile
2003: lancio della
gamma di accessori automobilistici con il marchio Michelin
2004: “Michelin,
il modo migliore di avanzare”, diventa la firma istituzionale del Gruppo
2004:
Commercializzazione di MICHELIN XeoBib, il primo pneumatico agricolo a bassa
pressione costante
2005: Michelin
equipaggia con i suoi pneumatici il nuovo Airbus A-380 – Lancio del
MICHELIN
Power Race, il primo pneumatico sportivo a doppia mescola omologato
per la strada
2006: Michelin lancia una rivoluzione per
gli pneumatici per trasporto pesante con le “MICHELIN
Durable Technologies”
2007: Michelin
lancia il nuovo pneumatico MICHELIN
ENERGY™ Saver che risparmia
circa 0,2 litri di carburante per
100 km ed evita emissioni di circa 4 grammi di CO2
per chilometro percorso
2008: Michelin lancia il nuovo pneumatico
trasporto pesante MICHELIN X ENERGY™
SAVERGREEN
2009: la guida MICHELIN Francia festeggia la sua 100a edizione
2010: lancio commerciale degli pneumatici MICHELIN Pilot Sport 3 e MICHELIN Pilot
Super Sport
2011: 11a
edizione del Michelin Challenge Bibendum, a Berlino
Alcune cifre chiave sul
Gruppo Michelin
Data di
costituzione: 1889
Insediamenti industriali: 70 siti di produzione in 18 paesi
Numero di dipendenti: 111 000 nel mondo
Centro di
Tecnologia: oltre
6 000 ricercatori suddivisi su tre continenti: Nord America, Europa e Asia
Budget annuale di R&D: più di 500 milioni di euro
Produzione
annua: più di 170
milioni di pneumatici prodotti e più di 10 milioni di carte guide vendute in più di 170 paesi e 875
milioni di itinerari calcolati da ViaMichelin
Vendite nette 2010: 17,9 miliardi
di euro
Un ampio portafoglio di marchi per coprire tutti i
segmenti di mercato: Michelin, BFGoodrich, Kleber, Uniroyal, Riken, Taurus,
Kormoran, Warrior, Pneu Laurent, Recamic, Michelin Remix, Euromaster, TCI Tire
Centers, Euromaster, TyrePlus.
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