Ritardi tecnici e mancate integrazioni tra banche dati pubbliche rinviano l'apertura. Bonus fino a 11.000 euro, ma con troppe restrizioni secondo gli operatori del settore.
Il sistema deve essere in grado di verificare in automatico parametri complessi come l'Isee del richiedente, la residenza all’interno delle cosiddette Aree Urbane Funzionali e la rottamazione di veicoli inquinanti fino a Euro 5. Una procedura che richiede l’integrazione tra i database di INPS, Motorizzazione e Istat.
Proprio l’Istat, responsabile dell’aggiornamento della mappatura delle Aree Urbane Funzionali, non avrebbe completato in tempo le operazioni necessarie, rallentando così l’intero processo di collaudo del portale.
Il Ministero dell’Ambiente ha fatto sapere che è necessario terminare i test tecnici per garantire il corretto funzionamento della piattaforma ed evitare eventuali frodi. Una nuova data per l’apertura è ora prevista per il 21 ottobre, salvo ulteriori rinvii.
Il decreto prevede incentivi fino a 11.000 euro per i privati con un Isee inferiore ai 40.000 euro, e contributi fino a 20.000 euro per le microimprese che acquistano veicoli commerciali elettrici. Tuttavia, le numerose restrizioni previste stanno sollevando critiche da parte di consumatori e operatori del settore, che ritengono le misure insufficienti a rilanciare in modo efficace la mobilità elettrica in Italia.

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