venerdì 12 maggio 2023

Audi: il fil rouge tra sphere concept e produzione di serie

Le concept della serie sphere – Audi skysphere (2021), Audi grandsphere (2021), Audi urbansphere (2022) e Audi activesphere (2023) – sono il simbolo della trasformazione dell’Azienda e del design Audi. 

Finestra sul domani, introducono soluzioni pionieristiche ed estremizzano concetti tecnici e stilistici con conseguenti benefici ed evoluzioni condivisi con l’attuale offerta dei quattro anelli negli ambiti del design, dell’illuminotecnica, dell’intelligenza artificiale e della circular economy. Un fil rouge tra presente e futuro che conferma la propensione all’avanguardia quale pilastro del DNA Audi.

Nel 1980, con la presentazione della mitica Audi Ur-quattro, la trazione integrale quattro ha debuttato in abbinamento a una vettura di serie, per poi divenire una colonna portante del Marchio di Ingolstadt. Nel 1994, Audi RS 2 Avant ha inaugurato la famiglia RS, sintesi di quelli che sarebbero diventati i tratti distintivi della gamma Audi Sport: portava prestazioni, prestigio ed esclusività al limite di quanto tecnicamente ottenibile senza rinunciare alla fruibilità quotidiana. Nel 2009, l’unveiling di Audi Sportback concept ha proiettato il concetto di Sportback ben oltre la compatta Audi A3, introducendo gli stilemi che avrebbero caratterizzato ampia parte dell’offerta Audi. Nel 2018, Audi e-tron, prima Audi integralmente elettrica, ha consentito alla Casa dei quattro anelli di accelerare il processo di elettrificazione e decarbonizzazione dell’offerta.

Modelli e date cruciali per valori cardine del Marchio quali l’innovazione tecnologica, le performance, il design – prima ragione d’acquisto delle vetture del Brand – e la sostenibilità. Oggi, emblema dell’ulteriore accelerazione evolutiva Audi sono le quattro concept della serie sphere, interpretazioni della mobilità del futuro foriere d’evoluzioni tecniche e stilistiche con ricadute positive sull’attuale produzione di serie negli ambiti del design, dell’illuminotecnica, dell’intelligenza artificiale e della circular economy.

Design: inedita gestione degli spazi e aerodinamica attiva

Lo sviluppo stilistico dall’interno verso l’esterno, rivoluzione copernicana condivisa dalle quattro concept della serie sphere, porta a definire in primis le linee e le caratteristiche dell’ambiente attorno ai passeggeri, identificato come “sfera” delle loro esigenze, e solo in un secondo momento le forme della carrozzeria. Un approccio reso possibile dalla propulsione elettrica, che grazie a ingombri inferiori ai powertrain tradizionali schiude inedite possibilità di sfruttamento degli spazi, e dalla guida autonoma di Livello 4.

L’innovativa gestione degli spazi volta a massimizzare l’abitabilità trova corrispondenza, nell’attuale offerta del Brand, in Audi Q4 e-tron. Il C-SUV full electric, declinato nelle configurazioni di carrozzeria SUV e Sportback, considerando le misure esterne – è lungo 4,59 metri – s’inserisce nel segmento compatto. Il ricorso alla piattaforma modulare elettrica MEB del Gruppo Volkswagen consente però, a fronte di dimensioni esterne da Audi Q3, di ottenere un’abitabilità interna paragonabile a uno sport utility di due categorie superiori. Un risultato cui contribuiscono, come accennato, i ridotti ingombri del powertrain elettrico e l’assenza dell’albero di trasmissione.

Non meno raffinato il collegamento stilistico tra Audi activesphere concept, massima espressione tecnica e di design della famiglia sphere, e gli attuali SUV coupé del Brand. Ideata e disegnata presso l’Audi Design Studio di Malibu, Audi activesphere proietta in una nuova dimensione il DNA Sportback evocando un’ammiraglia dalla configurazione crossover. Una contaminazione di stilemi che percorre in chiave futuristica quanto percepibile osservando Audi Q8 Sportback e-tron, vertice dell’odierna offerta elettrica del Brand, le cui linee sposano eleganza ed efficienza complici molteplici soluzioni volte a ridurre la resistenza aerodinamica.

All’eccezionale CX di 0,24 contribuiscono in primis gli specchietti retrovisivi esterni virtuali e le prese d’aria adattive; queste ultime caratterizzate da un sistema di chiusura ermetica onde ridurre al minimo la resistenza all’aria. Un’applicazione concreta, analogamente all’assetto variabile affidato alle sospensioni pneumatiche adattive, del principio dell’aerodinamica attiva. Aerodinamica attiva che raggiunge l’acme proprio con la citata Audi activesphere concept: per la prima volta, complice la carrozzeria a configurazione variabile, allo stile muscolare di una sportiva si accompagna la versatilità di un pick-up. Al contempo, i cerchi in lega adattano la conformazione delle razze agli obiettivi (alternativi) di raffreddamento o efficienza.

Radicale la smaterializzazione dei comandi attuata dalle concept della serie sphere. Audi grandsphere e Audi urbansphere introducono la strategia gestuale, basata sulla combinazione tra rilevamento dello sguardo e input gestuali appunto, mentre Audi activesphere si spinge oltre: grazie ai visori per la realtà aumentata è possibile accedere a pannelli di controllo e display virtuali, invisibili a occhio nudo. Nascono “zone touch” prive di supporto fisico. Un trend anticipato dal radicamento del comando vocale Audi, esteso a pressoché l’intera gamma media e high-end, in grado di riconoscere le espressioni di uso comune rispondendo alle domande non solo sulla base delle informazioni presenti a bordo, ma anche sfruttando le conoscenze nel cloud. All’occorrenza, l’interfaccia di dialogo intelligente pone richieste di chiarimento, consente di apportare correzioni, suggerisce soluzioni alternative e accetta di essere interrotta mentre sta parlando. 

L’attivazione avviene anche tramite le hot word “Hey Audi” e “Alexa”. Quest’ultima formulazione dedicata all’assistente vocale di Amazon, basato anch’esso sul cloud. Assistente che è integrato nel sistema di comando MMI e consente al conducente di accedere alle molteplici funzionalità e ai medesimi servizi Amazon disponibili da casa o attraverso i dispositivi abilitati.


Lighting: proiezione al suolo delle informazioni e alert agli altri utenti della strada

Sin dagli albori del Marchio, Audi è pioniere dell’illuminazione. La digitalizzazione dei gruppi ottici e l’introduzione di tecnologie avanguardistiche quali la gestione adattiva Matrix degli abbaglianti, i LED Digital Matrix e gli OLED consentono di esplorare nuovi orizzonti a vantaggio della sicurezza, del design e della comunicazione. In futuro, Audi amplierà sensibilmente le funzioni demandate ai sistemi d’illuminazione conferendo ai gruppi ottici un ruolo ancora più centrale nella definizione dell’estetica delle vetture, nell’interazione con gli altri utenti della strada e nello scambio d’informazioni mediante la connettività Car-to-X. Illuminotecnica e design saranno caratterizzati da un rapporto sempre più simbiotico. 

La trasformazione dell’illuminazione in sistema di comunicazione viene proiettata nel futuro dalla concept Audi urbansphere: da un lato la superficie frontale diviene un palcoscenico luminoso in grado di trasmettere informazioni agli altri utenti della strada, dall’altro vengono proiettati al suolo gli indicatori di direzione e gli avvisi per l’imminente apertura delle porte. In aggiunta, grazie alla condivisione degli alert tra veicoli e tra vetture e infrastrutture, le auto si attivano reciprocamente in caso di situazioni d’emergenza – ad esempio qualora un bambino attraversi improvvisamente la strada inseguendo un pallone – creando un “corridoio” di sicurezza mediante i gruppi ottici. Funzioni avanguardistiche a vantaggio della sicurezza individuale e collettiva in parte anticipate dall’attuale gamma Audi Q5 e dai proiettori Audi LED Digital Matrix, massima espressione odierna dell’illuminotecnica dei quattro anelli. 

Nel primo caso, le luci posteriori OLED del SUV dei quattro anelli si avvalgono di un’efficace segnalazione della prossimità: a vettura ferma, qualora un utente della strada si avvicini a meno di due metri, i sensori di parcheggio registrano il movimento e si accendono tutti i segmenti, a vantaggio di una superiore percettibilità. Non appena l’auto torna in movimento, viene ripristinata l’illuminazione originaria. 

Quanto ai proiettori Audi LED Digital Matrix, appannaggio di nuova Audi Q8 e-tron e dell’ammiraglia Audi A8, oltre ad anticipare le manovre mediante un tappeto di luce, a vantaggio anche degli altri utenti della strada, in abbinamento alla connettività Car-to-X proiettano gli avvisi di pericolo lungo la corsia. Il guidatore può così contare sulla visualizzazione a terra di un triangolo con un punto esclamativo all’interno. Ciò consente di mantenere la massima attenzione sulla strada e favorisce la rapidità delle reazioni. Un’applicazione concreta della strategia di proiezione al suolo e condivisione delle informazioni alla base dell’illuminotecnica delle Audi del futuro.

In abbinamento al sistema Night Vision, i proiettori LED Digital Matrix si avvalgono inoltre della “luce segnaletica”. Se il sistema rileva la presenza di un pedone, il fascio luminoso lo evidenzia, riducendo il rischio che le persone sul ciglio della strada non vengano viste. 

 

Intelligenza artificiale: soluzioni predittive, e-tron trip planner e Plug & Charge

Massima espressione dell’Intelligenza Artificiale (AI), la guida autonoma consentirà in un futuro di medio termine di ridurre del 90% i sinistri. I prototipi della serie sphere si avvalgono della guida autonoma di Livello 4. Una proiezione nel futuro delle attuali tecnologie predittive Audi, in grado di anticipare l’insorgere dei pericoli, le cui espressioni più concrete sono rappresentate dal sistema emergency assist, che riconosce l’inattività del guidatore richiamandone l’attenzione e, qualora non reagisca, subentra alla guida sino all’arresto dell’auto e all’attivazione della chiamata d’emergenza, e dall’assistente alla guida adattivo. 

Disponibile per tutti i più recenti modelli Audi, dal segmento C sino alla famiglia high-end, è in grado di gestire le dinamiche longitudinali e trasversali della vettura. L’immediata evoluzione di tale sistema, ovvero la guida autonoma di Livello 3 – l’auto si autogestisce in specifiche condizioni di viabilità ma il guidatore deve essere pronto a riprendere il controllo del veicolo – è stata portata al debutto da Audi A8, prima vettura dotata di una tecnologia ready per la guida autonoma di Livello 3.

L’AI generativa Audi entra in una nuova dimensione grazie ad Audi activesphere concept che porta al debutto il nuovo e avanguardistico concept di gestione delle informazioni e delle funzioni di bordo Audi Dimension. Audi Dimension abbina mondo reale e mondo virtuale dando vita alla mixed reality. Sfruttando gli occhiali per la realtà aumentata, vengono visualizzati in tempo reale contenuti digitali integrati nel campo visivo degli occupanti. Diviene ad esempio possibile sovrapporre la topografia 3D al paesaggio, mentre durante il viaggio gli alert Car-to-X, quali presenza di traffico o di ghiaccio, si sovrappongono al mondo fisico.

Un’innovazione che costituisce il naturale sviluppo dell’head-up display con realtà aumentata (AR), attualmente appannaggio della gamma Audi Q4 e-tron. Un esempio d’interconnessione tra vettura, mondo esterno e realtà virtuale. Il sistema proietta sul parabrezza le principali informazioni incluse le avvertenze dei sistemi di assistenza, così che appaiano parte integrante del mondo esterno.

Oltre a consentire di godere di nuove libertà e possibilità negli ambiti del lavoro, dell’intrattenimento e del relax, le concept della serie sphere portano in dote la gestione autonoma di molteplici operazioni time-spending, in primis la ricarica. Un’evoluzione delle attuali tecnologie a disposizione dei Clienti full electric Audi, a partire dal sistema e-tron trip planner.

Trait d’union tra tecnologia predittiva e Car-to-X, il pianificatore degli itinerari in elettrico consente agli utenti BEV di verificare istantaneamente, sia mediante l’app myAudi sia attraverso il sistema multimediale di bordo, quante ricariche siano necessarie per raggiungere una destinazione, aggiornando la situazione sulla base del traffico e dello stile di guida. Effettuando una “mappatura” in tempo reale dell’infrastruttura di ricarica, basata sul dialogo tra vettura e stazioni connesse d’ultima generazione, il sistema consente di apprendere informazioni in merito alla disponibilità, alla potenza e alle modalità di pagamento delle stazioni.

In aggiunta, per rendere ancor più facile il rifornimento dei modelli elettrici, Audi dota le auto delle gamme Audi Q4 e-tron e Audi Q8 e-tron della funzione Plug & Charge. Il servizio rende rapida e intuitiva come non mai la ricarica presso la rete IONITY: le colonnine riconoscono automaticamente le vetture al collegamento del cavo, avviando il rifornimento senza bisogno di alcuna scheda o app.

 

Circular economy: cicli chiusi dell’alluminio, dell’acciaio, del vetro, della plastica e dell’acqua

In qualità di costruttore globale attivo in un settore altamente energivoro e con un marcato impiego di risorse, Audi promuove e sostiene un paradigma industriale di tipo rigenerativo. La Casa dei quattro anelli, unico Brand premium al mondo a proporre in Europa un’intera gamma elettrica la cui produzione è certificata carbon neutral, mira alla radicale riduzione della propria carbon footprint mediante il ricorso all’energia rinnovabile, ai materiali riciclati e all’implementazione dei cicli chiusi dell’alluminio, dell’acciaio, del vetro, della plastica e dell’acqua. Una strategia condivisa dalle concept della serie sphere che non solo rinunciano alla pelle animale, ma proiettano i rivestimenti lignei in una nuova dimensione. Le impiallacciature sfruttano il legno di eucalipto ecologicamente certificato oppure si affidano al bambù e al carpino, dalla crescita più rapida rispetto al legno convenzionale e dalla coltivazione green.

L’approccio sostenibile delle concept della serie sphere trova piena corrispondenza nell’attuale produzione dei quattro anelli, la cui massima espressione è nuova Audi Q8 e-tron: per la prima volta vengono adottati componenti rilevanti per la sicurezza realizzati mediante rifiuti plastici automotive sottoposti al riciclo. Nasce un inedito processo industriale. Al SUV high end elettrico si affiancano ulteriori modelli, centrali all’offerta dei quattro anelli, emblema dell’applicazione concreta dei principi dell’economia circolare. A partire dalla Granturismo Audi e-tron GT, che si avvale del ciclo chiuso dell’alluminio, e dalla gamma Audi A4, pioniere del riciclo dell’acciaio, sino alla famiglia Audi Q4 e-tron, i cui parabrezza sono realizzati in vetro secondario, passando per il SUV del Brand più venduto nel mondo, Audi Q5, prodotto – analogamente ad Audi Q8 e-tron – senza generare reflui grazie al ciclo chiuso dell’acqua.




 

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