lunedì 28 marzo 2022

Autovelox: l’Italia è prima in Europa e terza nel mondo per postazioni

COYOTE effettua da anni un continuo lavoro di raccolta dati attraverso il proprio Quality Service Team che verifica le informazioni in arrivo dalla Community ed effettua controlli sul territorio per monitorare gli aggiornamenti delle postazioni di autovelox fissi e mobili. Inoltre, il team di esperti, incrocia i dati con piattaforme istituzionali quali: il sito della Polizia di Stato ed altre autorevoli fonti pubbliche. 

I dati, dopo essere stati controllati, vengono poi inseriti nel database COYOTE, in modo da garantire aggiornamenti in tempo reale a tutti gli automobilisti iscritti al servizio. Una volta che un automobilista transita in una zona a rischio riceverà una segnalazione acustica e visiva con largo preavviso chilometrico. Per questo motivo è fondamentale che l’aggiornamento delle informazioni dei dispositivi presenti sul territorio avvenga costantemente e che sia verificata, così che l’automobilista possa godere di un servizio unico e preciso, senza inserzioni pubblicitarie e nel pieno rispetto della privacy. 

L’accuratezza di COYOTE è inoltre garantita dall’algoritmo brevettato, che permette di elaborare in tempo reale le informazioni trasmesse dalla Community ai server COYOTE. Questi dati riguardano in particolare i pericoli e le insidie che si incontrano sulla strada e nel traffico. Gli algoritmi elaborano i dati inviati dalla Community per fornire informazioni affidabili e personalizzate agli automobilisti che utilizzano il servizio Coyote. 

Nel corso di questi ultimi 3 anni, 2019-2020-2021, il numero totale di dispositivi per il rilevamento delle infrazioni, come mostrato nel grafico, è in aumento di circa il 40% su tutto il territorio nazionale. Secondo i dati COYOTE il numero totale di dispositivi per il rilevamento delle infrazioni per il 2021 è di 14.297, tra cui: 11426 autovelox, 304 sistemi tutor e 2567 telecamere semaforiche. Questo posiziona l’Italia come primo paese in Europa per presenza di autovelox e terza nel mondo dopo Brasile, che si posiziona al primo posto, e Russia. 


 Il 76% dei dispositivi di controllo della velocità ovvero più di 7300, si trovano nelle principali regioni del nord Italia quali: Lombardia (17,4%) Veneto (20,5%), Piemonte (14,1%) ed Emilia Romagna (12%). Il dato inizia a scendere sotto le 1000 postazioni in Toscana (6,6%) Marche (5,1%) e Trentino Alto Adige/Sud Tirol (5,1%). La situazione invece nel centro sud Italia delinea un quadro decisamente diverso con numeriche di poche centinaia di postazioni. 

I puntuali dati del database COYOTE sono anche frutto delle segnalazioni provenienti dalla Community molto attiva: nel 2021 infatti, ogni mese vengono rilevati dai dispositivi COYOTE 1.2 miliardi di km percorsi (per un totale di 333 milioni di ore alla guida. Le allerte riportate nel 2021 raggiungono i 19,4 milioni 

Il servizio offerto da COYOTE, nella legale segnalazione delle postazioni autovelox, aiuta l’automobilista ad uno stile di guida più corretto, attento e sicuro, limitandone i rischi anche in termini di incidenti stradali. 

A partire dal 2017 COYOTE ha intensificato la sua attività in Italia, registrando una crescita esponenziale della sua Community. Anche grazie a questo incremento e al conseguente aumento di sicurezza alla guida, i dati di incidentalità del Bel Pease sono in costante calo. 

Fonti dati: ISTAT 

Come si può dedurre dalla tabella, la diminuzione degli incidenti è certamente legata ad una crescente attenzione dell’automobilista nel rispetto del codice stradale, ma, allo stesso tempo, dalla maggiore affidabilità e sicurezza di dispositivi che, come COYOTE, danno durante la guida. Non a caso dal 2014 al 2019 si registra una diminuzione del 3% di incidenti stradali, del 2,5% di feriti coinvolti in incidenti e il 6% in meno di incidenti stradali. 

Il 2020, segnato dalla pandemia e dai lock down, è stato un anno anomalo per la mobilità su strada. Oltre alla drastica diminuzione dei km percorsi si registra, da una parte una diminuzione del 32% del numero di incidenti rispetto all’anno precedente (da 172.183 a 118.298) e dall’altra un aumento del numero di autovelox, che rende l’italia, il primo stato per numero di autovelox in Europa. 

 

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