Se un colosso dell’industria automobilistica e motociclistica mondiale sa ancora pensare, disegnare e progettare auto e moto in edizione limitata, è perché non ha mai smesso di interpretare la passione dei suoi clienti secondo la visione del suo fondatore, Soichiro Honda.
Da un lato la Civic TypeR Limited Edition, versione estrema della berlina a trazione anteriore (320 CV e 400 Nm), dall’altro la CB1000R Black Edition, naked ad altissime prestazioni (145 CV e 104 Nm) dal look ‘Neo Sports Café’ rivisitato in chiave total black.
Per esprimere tutto il loro potenziale la Casa giapponese non poteva che portarle in pista, a Imola per la precisione, tracciato ideale per mettere in luce le straordinarie prestazioni di cui queste due eccezionali interpretazioni della tecnologia Honda sono capaci.
“The Power of Dreams”, recita il claim della Casa di Tokyo. Un sogno che diventa realtà. Una filosofia trasferita a tutti i suoi prodotti: auto, moto, motori fuoribordo e macchine garden-agri-industry, arrivando fino alla robotica umanoide e, più recentemente, all’aeronautica, con il famoso Honda Jet per i clienti business.
La storia di Honda, tuttavia, passa attraverso un altro grande sogno del suo fondatore Soichiro: le corse. Honda debuttò nel motociclismo nel 1959, anno in cui iscrisse alcune sue motociclette al famoso Tourist Trophy dell’Isola di Man, una delle più prestigiose gare motociclistiche di sempre. Da quel momento, con un susseguirsi di vittorie, è diventata la Casa costruttrice più vincente della storia delle due ruote, con 62 titoli mondiali Piloti e 72 titoli Costruttori. E scusate se è poco…
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