E come annunciato nel corso del Webinar dello scorso 11 dicembre, il promotore Pierluigi Bonora ha inviato al ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli, una lettera con allegato il link contenente gli accorati messaggi da parte dei vertici della filiera automotive, unita più che mai, affinché il governo prenda una decisione razionale e non ideologica, favorendo così il rinnovamento del parco circolante (con benefici immediati all'ambiente e alla sicurezza stradale) e scongiurando problemi economici e occupazionali ai vari livelli.
Egregio On. Stefano Patuanelli
Ministro dello Sviluppo Economico
sono Pierluigi Bonora, giornalista e promotore di #FORUMAutoMotive, movimento di opinione che si batte allo scopo di tenere alta l'attenzione sui temi legati alla mobilità a motore, in particolare gli investimenti in ambiente e sicurezza, nonché la centralità per l'economia, l'occupazione e il gettito fiscale del Paese. Allego alla presente il link contenente il nuovo accorato appello che i vertici di una filiera unita più che mai (Paolo Scudieri per Anfia, Michele Crisci per Unrae, Adolfo De Stefani Cosentino per Federauto, Fabrizio Guidi per AsConAuto, Massimiliano Archiapatti per Aniasa e Paolo Magri per Ancma) rivolgono a lei e alla maggioranza parlamentare nei giorni in cui è in discussione il rifinanziamento degli incentivi al settore per il 2021. (LINK: https://we.tl/t-BDU3fVJDAB)
I messaggi che le chiedo di ascoltare sono parte del talk show, organizzato da #FORUMAutoMotive e da me condotto, che si è svolto online il giorno 11 dicembre. La filiera chiede nuovamente che l'erogazione degli incentivi tenga presente la necessità di svecchiare il parco circolante italiano, quindi di riguardare, con le vetture elettrificate, quelle endotermiche di ultima generazione, pure a emissioni molto ridotte.
Alla vostra decisione è legato il destino immediato di un comparto che chiuderà l'anno, a causa della crisi scatenata dalla pandemia, con meno di 1,4 milioni di unità vendute rispetto alle oltre 1,9 milioni dello scorso anno. In gioco, inoltre, ci sono almeno 30mila posto di lavoro, 20mila dei quali nel solo settore della distribuzione, per non parlare dell'ulteriore ricorso alla cassa integrazione e alla perdita secca in Iva per la casse dell'Erario.Non sostenere il mercato delle auto (quelle fino a 110 grammi/km di CO2 emessa che, come è stato dimostrato nella fase di settembre, risulta essere la più richiesta e a portata di mano delle famiglie) sarebbe un grave errore con conseguenze molto pesanti in una situazione, quella italiana, dove i problemi devono essere risolti e non creati in nome di visioni ideologiche.
Ben venga, dunque, il rifinanziamento degli incentivi, ma si lasci ai consumatori la libertà di scelta nell'acquisto del proprio veicolo. La ringrazio per l'attenzione, ben lieto di averla gradito ospite in uno dei prossimi dibattiti.
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