martedì 1 dicembre 2020

e-mobility e chimica: un binomio per il futuro delle auto

Fino ai primi anni Duemila per i chimici non c'era molto spazio nel settore automobilistico. Con la transizione alla mobilità elettrica, invece, la chimica ha un ruolo importante, come racconta Tim Dagger che dal 2012 lavora sulla tecnologia agli ioni di litio.

Negli ultimi anni la chimica è diventata sempre più importante nell'industria automotive, grazie alla crescita della mobilità elettrica. Tim Dagger ha stabilito i primi contatti con il settore auto durante il suo Master in Chimica aziendale, scrivendo la tesi di dottorato con il supporto di Audi, all'interno del Battery Research Center MEET di Münster. La sua ricerca verteva sulle celle agli ioni di litio, la tecnologia a cui lavora dal 2012 e che sarà sempre più centrale per l'ingegneria automobilistica. "Quando vedo una delle nostre auto elettriche per strada, ho la sensazione che sia l'inizio di qualcosa di veramente grande" racconta con orgoglio Tim.

Il Centro di Eccellenza di Salzgitter. Dal 2018 Tim si occupa delle celle per batterie nel Centro di Eccellenza di Salzgitter.“Quando ho sentito parlare del Center of Excellence, sono stato entusiasta. È un'opportunità enorme e ho voluto coglierla subito" spiega Tim. Il centro di Volkswagen Group Components è stato inaugurato quasi tre anni fa e oggi conta circa 300 collaboratori. Gli specialisti lavorano su una linea produttiva pilota, sviluppano prototipi di celle innovative e gestiscono progetti insieme ai fornitori di celle.

Le supercelle del futuro. Grazie a una joint venture tra il Gruppo Volkswagen e Northvolt AB, a breve sarà attivata la produzione di serie di celle agli ioni di litio. "È impressionante quanto Volkswagen stia investendo nella tecnologia delle batterie e come stia assumendo un ruolo pionieristico, come gruppo automobilistico, nella produzione di celle agli ioni di litio in Germania".

In questo momento Tim si sta occupando della chimica delle celle di prossima generazione. "Stiamo cercando di sviluppare una supercella potente, economica e prodotta in modo sostenibile" afferma lo specialista, che comunque lavora anche sulle automobili attuali, perché anche la conversione di intere fabbriche alla mobilità elettrica richiede il supporto di esperti che conoscano le proprietà delle batterie.

Il ruolo della Cina. Il Gruppo Volkswagen sta lavorando allo sviluppo delle celle agli ioni di litio anche in Cina, che è uno dei Paesi pionieri dell’e-mobility. Nel prossimo futuro a Tim piacerebbe sfruttare le opportunità internazionali offerte dal Gruppo e trascorrere un periodo in Audi China, a Pechino.

"In Cina la mobilità elettrica è molto più avanzata. Molto di ciò che sta arrivando qui, lì fa già parte della vita quotidiana. Mi piacerebbe sperimentarlo direttamente e imparare dalle mie impressioni", che però dovrà pazientare ancora un po’, a causa della pandemia di Coronavirus.

Plasmare il futuro. Al momento Tim trascorre gran parte del suo tempo lavorativo sulla scrivania di casa, così come i suoi colleghi. "Siamo una squadra giovane e siamo tutti molto determinati; sono felice di far parte di un settore che sta cambiando la mobilità. Quello che faremo avrà un impatto globale, perché la spinta che darà il Gruppo Volkswagen sarà enorme. Sono orgoglioso di poter dare il mio contributo".

Volkswagen si sta evolvendo, con l’obiettivo di diventare leader nei servizi di mobilità elettrica e digitale. Per questo l'azienda sta reclutando esperti e talenti in settori cruciali per il futuro, come lo sviluppo di batterie, dei software e il design UX: lavorare nel Gruppo Volkswagen significa avere l’occasione di contribuire a dar forma alla mobilità del futuro.

Fonte: Volkswagen AG



 

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