mercoledì 3 giugno 2020

Mercato Auto: ucciso dal coronavirus e dalle materie grigie che ci governano

Da una parte il Covid-19 e dall’altra chi, come quel famigerato bando del comune di Milano, paragona l’auto alla pornografia. Bene, così si distrugge l’automotive che vale il 13% del PIL nazionale. Tutti i numeri del mese di maggio…

 Secondo i dati pubblicati oggi dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, a maggio il mercato italiano dell’auto totalizza 99.711 immatricolazioni, ovvero il 49,6% in meno rispetto allo stesso mese del 2019.
Il consuntivo dei primi cinque mesi del 2020 conta, quindi, 451.366 immatricolazioni, volumi dimezzati rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (-50,5%), con una perdita di quasi 460.000 unità.
“I dati di maggio non fanno che confermare che il settore automotive sta facendo fatica a risollevarsi dopo due mesi di quasi azzeramento del mercato – afferma Paolo Scudieri, Presidente di ANFIA. Alla riapertura, lo scorso 4 maggio, la rete dei concessionari si è trovata a dover fare i conti con le difficoltà economiche di famiglie e imprese, in un clima di forte incertezza e di scarsa propensione all’acquisto di beni durevoli, senza contare che il mese appena concluso ha ancora visto, nella prima parte, restrizioni alla mobilità delle persone.
Quel che è peggio, è che le istituzioni, a tutti i livelli, non sembrano voler riservare un posto al nostro comparto nel futuro del Paese. Oltre alla mancanza di un piano di rilancio della filiera che invece altri major market europei, come la Francia, hanno già messo in campo – per riportare la domanda e la produzione su livelli regolari nel breve termine, ma anche per accompagnare la transizione verso l’elettrificazione nel medio- lungo periodo – si avvertono espliciti segnali di ostilità e discriminazione.
Non è passato inosservato, infatti, l’atteggiamento assunto dal Comune di Milano nella delibera di Giunta approvata nei giorni scorsi, che traccia le linee di indirizzo per la rigenerazione urbana degli spazi nei quartieri della città secondo un modello di partnership pubblico-privato. Nell’esporre le regole per la concessione delle sponsorizzazioni ai soggetti privati e pubblici che potranno presentare un'offerta progettuale, si specifica il divieto di pubblicità diretta o collegata a brand automobilistici non coerenti con le policy di sostenibilità ambientale promosse dal Comune, così come alla produzione o distribuzione del tabacco, super alcolici, materiale pornografico, a sfondo sessuale, inerente armi.
Un accostamento inaccettabile, che colloca l’automotive sullo stesso piano di comparti problematici da un punto di vista etico, evidenziando un innegabile pregiudizio nei suoi confronti, a maggior ragione considerando che tutti i produttori di auto hanno fatto, nell’ultimo decennio, massicci investimenti in innovazione proprio per raggiungere gli obiettivi europei in materia di mobilità sostenibile, e stanno affrontando con impegno e non pochi sforzi la sfida dell’elettrificazione”.
Passando all’analisi del mercato per alimentazione, il forte trend negativo del mercato di maggio colpisce soprattutto le immatricolazioni di autovetture diesel, che nel mese si riducono del 57% e rappresentano il 36% del mercato, mentre nei primi 5 mesi del 2020 le immatricolazioni sono il 60% in meno rispetto a quelle dello stesso periodo del 2019 e la loro quota è del 34,5%, 8 punti in meno. Nel periodo di chiusura dei concessionari, da 12 marzo al 30 aprile, la quota di auto diesel era salita al 41%, complice la prevalenza delle immatricolazioni alle società commerciali (noleggio, flotte). Le auto a benzina calano del 52% a maggio e del 50% nel cumulato, e rappresentano il 41,5% del mercato di maggio ed il 44% del cumulato. Meglio, ma sempre in forte calo, le immatricolazioni delle autovetture ad alimentazione alternativa che, nel complesso, raggiungono, nel mese, una quota del 23% e si riducono del 21% nel mese e del 23% nei primi 5 mesi. Da inizio anno, le immatricolazioni di auto ad alimentazione alternativa rappresentano il 21% del totale.
Le auto GPL diminuiscono del 50% nel mese e del 54% nel cumulato, raggiungendo una quota del 6%, sia a maggio che nei primi cinque mesi del 2020.
In calo anche le autovetture a metano, in diminuzione del 48,5% a maggio, con una quota sul totale mercato del 2%, e del 21% nei primi cinque mesi del 2020, con una quota di penetrazione del 2,3%.
In controtendenza rispetto al resto del mercato, cresce il segmento delle autovetture ibride ed elettriche, +20% a maggio e +11,5% da inizio 2020. Tra queste, le autovetture ibride mild e full crescono dell’11%, con una quota di mercato dell’11% e, nei primi cinque mesi del 2020, perdono lo 0,4%, con una quota del 10%, il doppio rispetto allo stesso periodo del 2019. Del resto, già nel primo trimestre 2020, il mercato italiano aveva assistito al sorpasso delle ibride tradizionali sulle vetture a gas in termini di quota sul totale delle auto ad alimentazione alternativa vendute, il 48% le prime, contro il 40,5% delle seconde, portando l’Italia al terzo posto in Europa, in questo segmento, dopo UK e Germania.
Le autovetture ricaricabili vendute a maggio 2020 sono il 78% in più rispetto a maggio 2019, grazie alle forti variazioni positive sia delle autovetture elettriche (+51,5%, con l’1,8% di quota), sia delle ibride plug-in (+144,5% e 1,2% di quota), che, insieme, rappresentano il 3% del mercato. Nel cumulato dei primi cinque mesi del 2020, le elettriche e le ibride ricaricabili aumentano del 109% rispetto allo stesso periodo del 2019.
In riferimento al mercato per segmenti, a maggio si assiste ad un calo generalizzato, con tutti i segmenti in forte flessione. Nel mese, diminuiscono del 62% le immatricolazioni di vetture del segmento delle super utilitarie (i modelli più venduti sono Fiat Panda e Fiat 500) e del 47% quelle del segmento delle utilitarie, il cui modello più venduto è Lancia Ypsilon. Le autovetture medie (il cui modello più venduto a maggio è Fiat Tipo) vedono calare il proprio mercato del 55%, con le medie-inferiori in flessione del 56% e le medie superiori del 49%. In calo anche i SUV di tutte le dimensioni, che cedono il 40% del mercato (il 16% delle immatricolazioni è rappresentato da vetture del Gruppo FCA) e rappresentano il 45% del mercato del mese, con i SUV piccoli che mostrano una variazione negativa del 41%, quelli compatti del 43%, quelli medi del 31% e quelli grandi del 12% (il minor calo tra tutti i segmenti). La variazione è negativa anche per le immatricolazioni di monovolumi, che a maggio si riducono del 60%. Infine, si segnala la forte flessione delle auto superiori (-63%), delle auto di lusso (-49%) e delle sportive (-54%).
Anche nei primi cinque mesi del 2020 risultano in diminuzione le immatricolazioni di tutti i segmenti.
Secondo l’indagine ISTAT, le stime effettuate con i dati raccolti a maggio 2020 indicano livelli storicamente bassi sia dell’indice del clima di fiducia dei consumatori (base 2010=100), che si ferma a 94,3, sia dell’indice composito del clima di fiducia delle imprese (Iesi) a 51,1.
In riferimento al clima di fiducia dei consumatori, inoltre, per quanto riguarda i beni durevoli, tra cui l’automobile, l’indice relativo all’opportunità attuale all’acquisto risulta in forte diminuzione (-96,4, dopo il -85,9 di marzo e il -49,1 di febbraio, mentre ad aprile la rilevazione era sospesa per via dell’emergenza sanitaria).
Secondo le stime preliminari ISTAT, a maggio l’indice nazionale dei prezzi al consumo registra una diminuzione dello 0,1% sia su base mensile sia su base annua (la variazione tendenziale era nulla nel mese precedente). La flessione tendenziale dell’indice generale dei prezzi al consumo è imputabile prevalentemente alla dinamica dei prezzi dei Beni energetici non regolamentati, che accentuano il loro calo (da -7,6% a -12,2%).
In quest’ultimo comparto, guardando all’andamento dei carburanti, i prezzi del Gasolio passano da -10,7% a -16,2% in termini tendenziali (-5,1% il congiunturale), quelli della Benzina da -9% a -15,2% (-4,7% su base mensile), e i prezzi degli Altri carburanti da -5,3% a -6,7% (-1,9% rispetto ad aprile).
Le marche nazionali, nel complesso, totalizzano nel mese 22.546 immatricolazioni (-57%), con una quota di mercato del 22,6%. Nel cumulato da inizio 2020, le immatricolazioni complessive ammontano a 111.217 unità (-51,8%), con una quota di mercato del 24,6%.
Sono cinque, a maggio, i modelli italiani nella top ten delle vendite, con Fiat Panda (6.462 unità) ancora in prima posizione, seguita, al terzo posto, da Lancia Ypsilon (2.437) e, al quarto, da Jeep Compass (2.322). Al quinto posto troviamo Fiat 500X (2.318), seguita, al decimo, da Jeep Renegade (2.080).


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