Interessante intervento di Luca de Meo, Presidente di SEAT, alla conferenza presso la Scuola
di Politiche: “Aziende, pubbliche amministrazioni, istituzioni finanziarie e
agenti sociali devono cooperare per spingere un modello europeo d’innovazione. Abbiamo
bisogno di un quadro istituzionale e normativo stabile e patti di stato per favorire la competitività e
l’internazionalizzazione delle aziende”.
Il Presidente di
SEAT, Luca de Meo, ha condiviso la sua visione in merito al futuro
economico dell’Europa con i giovani studenti della rinomata Scuola di
Politiche, in un incontro presieduto dall’ex Primo Ministro Enrico Letta, in
occasione della cerimonia di chiusura della terza edizione della Summer School,
tenutasi a Cesenatico. De Meo ha riflettuto sulle sfide che il settore
automobilistico è chiamato ad affrontare, in un contesto di trasformazione
indotta dalla cosiddetta quarta rivoluzione industriale e dai cambiamenti nella
mobilità urbana.
Luca de Meo ha sottolineato che per affrontare con successo
il futuro, l’Europa ha bisogno di maggiore cooperazione. “Le aziende, la
pubblica amministrazione, le istituzioni finanziarie e gli agenti sociali
dobbiamo collaborare e lavorare mano nella mano per promuovere un modello
europeo di innovazione. Dobbiamo anche creare nuovi ambienti collaborativi,
cluster o centri di innovazione che compensino le piccole e medie imprese per
la loro mancanza di dimensione per affrontare le sfide e l’industria 4.0”.
De Meo ha ribadito che è imprescindibile “una politica che
favorisca lo sviluppo di settori all’avanguardia, la concorrenza e la crescita
imprenditoriale e che stimoli la formazione dei lavoratori”. “Abbiamo bisogno
di un quadro istituzionale e normativo stabile e patti di stato per favorire la
competitività e l’internazionalizzazione delle aziende”, ha spiegato de Meo.
Formazione e
innovazione per l’industria 4.0
Il Presidente di SEAT ha inoltre sottolineato come ogni
rivoluzione industriale abbia segnato un punto d’inflessione nella storia ma a
differenza dalle precedenti, la quarta rivoluzione ha un’origine diversa per
quanto “con i cambiamenti nelle abitudini di consumo dati dall’accesso
all’internet mobile e dall’iperconnettività, è la società stessa a obbligarci a
cambiare l’industria”.
Nel corso del suo
intervento, Luca de Meo ha anche sottolineato che la cosiddetta industria
4.0 comporterà dei cambiamenti nel futuro dell’occupazione dove la formazione
avrà un ruolo molto rilevante. “Alla trasformazione dei profili professionali
non consegue necessariamente la distruzione di posti di lavoro. È possibile reindirizzare
la natura del lavoro e formare i dipendenti perché sviluppino tutto il loro
potenziale e si trasformino insieme all’industria”. L’innovazione e la
formazione sono le due leve fondamentali per il cambiamento”.
Un futuro di sfide
costanti
Il Presidente di SEAT ha sottolineato che l’auto elettrica,
autonoma e condivisa cambierà completamente la propria architettura e
l’esperienza da parte dell’utente. La chiave è, senza dubbio, nella
connettività, in quanto “non può esserci un’auto autonoma o condivisa senza
connettività, che diventerà quindi un fattore determinante nella decisione
d’acquisto della vettura”. In questo senso, de Meo ha sottolineato come “l’auto
smette di essere un oggetto che ci trasporta e diventa una piattaforma di
connessione, dove il guidatore non sarà il punto finale della catena, ma il
centro della rete”.
De Meo ha messo in evidenza anche il fatto che le vetture
elettriche hanno ancora tanta strada da fare, dato che solo l’1% degli oltre 14
milioni di automobili vendute in Europa Occidentale nel 2017 erano 100%
elettriche. “Il successo dipenderà in gran parte dalle amministrazioni e terzi:
infrastrutture, punti di ricarica, localizzazione degli impianti produttivi
delle batterie, ecc. Quando avranno raggiunto il doppio dell’autonomia, saranno
sempre cariche e saranno più economiche, allora le auto elettriche diventeranno
la maggioranza”, ha precisato.
Tra i principali trend del settore evidenziati da De Meo ci
sono i nuovi servizi di mobilità. “Senza la mobilità individuale, la crescita
economica non è possibile. A oggi, non si concepisce il benessere senza
un’auto”. Allo stesso tempo, le grandi città richiedono soluzioni di mobilità
impensabili fino a pochi anni fa. In questo senso, Luca de Meo ha sottolineato
che in questi grandi ambienti urbani “in futuro l’auto diventerà una proprietà
condivisa oppure un servizio di trasporto, in cui l’utente pagherà per la corsa
e non per il veicolo”.
Scuola di Politiche,
tre anni d’impegno per la formazione politica
La Scuola di Politiche è un’istituzione accademica di
recente creazione promossa da Enrico Letta, ex Primo Ministro d’Italia. La
scuola nasce con lo scopo di offrire un’educazione politica ai giovani tra i 18
ei 26 anni attraverso contenuti che conferiscano un significato efficace,
comprendendo la politica come un servizio per il bene comune, basato sull’etica
e il sistema di valori che sono alla base dell’impegno pubblico. La conferenza
di Luca de Meo formava parte del programma del Summer School della Scuola,
intitolato “Il moto irresistibile della Storia 2008-2018-2028”.
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