Fortunatamente, i lavoratori di Melfi, oltre ad aver
dimostrato negli anni di essere persone (e lavoratori) serie, hanno quella
maturità e quella responsabilità di affermare attraverso il loro impegno
quotidiano che questo fantomatico sciopero, oltre a ledere l’immagine, è
fuorviante rispetto alle problematiche vere. Il lavoro è davvero un bene comune
e va’ difeso dignitosamente e non va’ distrutto proclamando scioperi con
secondi fini. FCA non ha tirato fuori di tasca sua nemmeno un centesimo e non
ha rubato i soldi ai lavoratori per darli a Ronaldo, anzi: se questi pseudo
sindacati che inneggiano allo sciopero avessero un po’ di cervello, capirebbero
che quella di CR7 è stata
un’operazione economica “capolavoro”. E questo non solo per FCA ma anche per l’intero
sport italiano che, come tutti sanno, coinvolge centinaia di migliaia di
lavoratori. Proprio come quelli del sito industriale di Melfi.
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