mercoledì 7 marzo 2018

La C3 WRC alza l’asticella: in Messico obiettivo vittoria

Dal freddo e dalla neve svedese al clima mite del Messico. Il Campionato del mondo Rally si sposta aldilà dell’Atlantico e il Citroën Total Abu Dhabi WRT punta in alto. Molto in alto…

 La tappa messicana sarà ricordata anche per il ritorno della mitica coppia Sébastien Loeb–Daniel Elena al fianco di Kris Meeke- Paul Nagle, con l’obiettivo di confermare il promettente inizio di stagione.

Una coppia super affidabile. L’esperienza fa la differenza, ed è particolarmente vero per il Rally del Messico. Le sue caratteristiche sono talmente difficili da riprodurre nelle prove europee, che bisogna aver accumulato parecchi chilometri per puntare alla vittoria. L’altitudine e le temperature spesso estive sottopongono le auto ad uno stress diverso da qualsiasi altra prova. Con sette vittorie su tredici edizioni disputate nel WRC, Citroën Total Abu Dhabi WRT ha l’esperienza necessaria per ottenere buoni risultati nel terzo appuntamento della stagione, il primo su terra. Soprattutto perché a correre saranno Kris Meeke-Paul Nagle, autori del successo del Marchio dello scorso anno, e Sébastien Loeb-Daniel Elena, che hanno qui vinto nel 2006, 2007, 2008, 2010, 2011 e 2012.
Se all’inizio ha approfittato dell’ordine di partenza per portarsi al comando nell’edizione dello scorso anno, nelle fasi successive Kris Meeke non ha semplicemente badato a controllare la corsa, ma ha combattuto duramente per regalare la prima meritatissima vittoria alla C3 WRC, nonostante il grande spavento degli ultimi metri. Una dimostrazione del livello di competitività di questa coppia di piloti che fa sperare che quest’anno riusciranno a confermare il trend positivo dell’inizio della stagione. La situazione sarà leggermente diversa per Sébastien Loeb, che a 44 anni tornerà per il primo round di un mini programma che comprende altri due appuntamenti (Corsica e Catalunya). Con un ultimo rally WRC che risale al Monte Carlo 2015 e un’ultima stagione completa nel 2012, il nove volte campione del mondo di questa disciplina, nonostante sia sempre particolarmente attivo, rischia di subire la mancanza di allenamento alla guida, della conoscenza delle speciali e dell’ultima generazione di WRC, il tutto con concorrenti sempre più agguerriti. Ma un talento del genere può riservare molte sorprese in una prova che ama tanto.FONDAMENTALE LA SCELTA DEGLI PNEUMATICI
I tracciati locali sono ben noti per la loro varietà, per la possibilità che offrono agli equipaggi di esprimersi al meglio, ma anche per lo strato di pietrisco che si crea con il passare delle auto. Per questo è importante fare un buon risultato già al primo giorno. E in quest’ottica, la scelta degli pneumatici diventa determinante. Con un’usura inferiore al solito, dovuta sia a un fondo sabbioso sia alla potenza ridotta delle auto, e con un caldo intenso, i team restano sempre in dubbio tra le gomme dure Michelin e le omologate morbide. Una complicazione in più, per una prova che ne presenta già molte!

Pierre Budar, Direttore di Citroën Racing. “L’obiettivo è quello continuare sulla scia della Svezia, su un terreno di cui conosciamo bene le caratteristiche, e sul quale l’anno scorso abbiamo vinto per la prima volta nella storia della C3 WRC. Ma è risaputo che questa prima prova della stagione su terra è anomala, principalmente a causa dell’altitudine, e le carte possono essere completamente rimescolate. Kris è a suo agio: lo ha dimostrato nel 2017, e partirà da una posizione favorevole per centrare ancora una buona prestazione. Sono molto felice del ritorno di Sébastien e Daniel, che se anche avranno qualche difficoltà in più rispetto agli altri concorrenti, dimostrano la stessa serietà e la stessa determinazione del primo giorno, con l’obiettivo di fare un buon risultato. Con Kris e Paul, creano un team forte e di grande esperienza”
Kris Meeke. “Il Messico, come la Catalogna, è uno dei rally su terra in cui l’anno scorso siamo andati forte. Da allora abbiamo anche apportato notevoli miglioramenti alla C3 WRC e ci sono buone possibilità di essere tra i primi. Molti dei nostri rivali avevano avuto problemi di affidabilità causati dall’altitudine e questa volta saranno sicuramente preparati al meglio. Rimane comunque una superficie che apprezzo: anche se non è possibile sfruttare il massimo della potenza, bisogna essere il più precisi possibile alla guida. Sono anche soddisfatto dei nostri ultimi test, abbiamo fatto ulteriori progressi, in particolare sull’ammortizzazione, in collaborazione con Öhlins. Anche Sébastien è di questo parere. E io non vedo l’ora di iniziare. Dovremo approfittare della nostra settima posizione già il primo giorno: è la chiave principale per ottenere un buon risultato”.

Numero di partecipazioni alla prova: 4 - Miglior risultato: 1° (2017)
Sébastien Loeb
“Questo rally mi è sempre piaciuto, quindi spero di divertirmi su queste speciali al volante della C3 WRC, che ritengo un’auto entusiasmante da guidare. Per il resto, ho gli stessi dubbi di tutti: spero di riuscire a tenere il ritmo, ma non posso valutare il mio livello rispetto agli altri, e quindi non vedo l’ora di partecipare. Non dimentichiamoci che questo è sempre un campionato mondiale, e gli altri piloti non sono rimasti ad aspettarmi in questi anni. Sono soddisfatto dei test effettuati, ho percorso più di 500 chilometri in due giorni, ho trovato la C3 WRC ben equilibrata, e ho l’impressione che sia migliorata ancora dalla mia ultima prova a fine 2017. Ho cercato di giocare tutte le carte possibili, anche guidando una DS3 WRC per ritrovare gli automatismi, e guardando i video on board delle edizioni precedenti. Il 28% del percorso mi risulterà nuovo, contro il 4 % per gli altri, ma va bene perché rimane comunque una delle prove che conosco meglio. I ricordi che ho di quel 72% già percorso risalgono a sei anni fa, e ho lavorato in modo da non arrivare completamente spaesato. Venerdì partirò undicesimo, e spero che questo mi aiuterà a riprendere i riferimenti, perché con queste regolazioni è necessario fare bene già nella prima tappa per non compromettere la gara”.
Numero di partecipazioni alla gara: 8 Migliore risultato: 1° (2006, 2007, 2008, 2010, 2011, 2012)
Questione di numeri
• 22 speciali per 344,49 km cronometrati
• 2.737 metri di altitudine nel punto più alto del rally, rispetto ai 1.786 metri di Leon dove si trovala base
• 7 successi per Citroën nel Rally del Messico: 6 con la coppia Loeb-Elena (2006 su Xsara WRC,
2007, 2008 e 2010 su C4 WRC, 2011 e 2012 su DS3 WRC) e 1 con Meeke-Nagle (2017 su
C3 WRC)
• 10% la perdita di potenza a 1.000 metri di altitudine

Quanto conta l’altitudine. Con un’altitudine media di 2.200 metri, il punto più alto a 2.737 metri, e una temperatura che spesso si avvicina ai 25 gradi, il Messico è una gara senza paragoni, che mette a dura prova l’affidabilità dei motori. In queste condizioni, la rarefazione dell’ossigeno richiede un’attenzione particolare al raffreddamento del motore, ma anche dei componenti idraulici e dei freni, lavorando in particolare sui volumi dei radiatori utilizzati. L’altro effetto negativo riguarda la perdita di potenza, che ogni anno i tecnici cercano di risolvere ottimizzando la cartografia del motore durante le sessioni di prova a certe altitudini e sul banco di prova. Tutto questo perché in questo periodo dell’anno le aree europee oltre i 2.000 metri di altitudine hanno temperature inferiori allo zero, anziché superiori ai venti gradi.

I SEGRETI DI CITROËN
Daniel Grataloup, coordinatore sportivo del team, ricorda... “Mi ricordo dell’ultima movimentata speciale di Kris nel 2017: c’è sempre una leggera differenza tra le immagini trasmesse in tv e la realtà dei fatti, quindi preferisco seguire l’azione con gli occhi sul tracciato e sui tempi rilevati. All’improvviso sento il team intorno a me che lancia un urlo, e vedo le immagini della telecamera esterna dell’auto in mezzo agli arbusti, come se si fosse ribaltata. In quel momento ho pensato che fosse finita. Ma subito dopo lo vedo cercare l’uscita dal parcheggio tra gli spettatori, e vengo travolto dalla sensazione esattamente opposta quando lo vedo arrivare al traguardo, con un vantaggio ancora sufficiente per vincere. È stato un turbinio di emozioni, avevo le lacrime agli occhi, soprattutto perché quel successo arrivava giusto dopo un difficile inizio di stagione. Ma devo anche ammettere che sono un tipo molto sensibile! Kris comunque è la persona che mi ha fatto vivere le più grandi emozioni della mia seconda carriera: la volta precedente, è stato quando ha vinto in Finlandia nel 2016".

PROGRAMMA DEL RALLY DI MESSICO (GMT -6)
GIOVEDÌ 8 MARZO
09.00: shakedown (Skalla) 18.15: Partenza giorno 1 (Leon) 20.08: PS 1 – Monster Street Stage GTO (2,53 km) 21.38: Arrivo giorno 1
VENERDÌ 9 MARZO
09.30: Partenza giorno 2 e assistenza A (Leon – 15')
10.33: PS2 – Duarte – Derramadero 1 (26,05 km) 11.21: PS3 – El Chocolate 1 (31,44 km) 12.14: PS4 – Ortega 1 (17,23 km) 14h02: PS5 – Street Stage Leon 1 (1,11 km) 14.42: Assistenza B (Leon – 30')
16.00: PS6 – Duarte – Derramadero 2 (26,05 km) 16.48: PS7 – El Chocolate 2 (31,44 km) 17.41: PS8 – Ortega 2 (17,23 km) 20.06: PS9 – Autodromo di Leon 1 (2,30 km) 20.11: PS10 - Autodromo di Leon 2 (2,30 km) 21.26: Flexi assistance C (Leon – 45')
SABATO 10 MARZO
07.30: Partenza giorno 3 e assistenza D (Leon – 15')
08.33: PS11 – Guanajuatito 1 (30,97 km)
10.11: PS12 – Otates1 (26,37 km) 11.08: PS13 – El Brinco 1 (9,98 km) 12.48: Assistenza E (Leon – 30') 14.21: PS14 – Guanajuatito 2 (30,97 km) 15.54: PS15 – Otates 2 (26,37 km) 16.38: PS16 – El Brinco 2 (9,98 km) 17.38: PS17 – Autodromo di Leon 3 (2,30 km) 17.43: PS18 – Autodromo di Leon 4 (2,30 km) 18.33: Flexi assistance F (Leon – 45')
20.26: PS19 – Street Stage Leon 2 (1,11 km)
DOMENICA 11 MARZO
07.15: Partenza giorno 4 e assistenza G (Leon – 15’)
08.18: PS20 – Alfaro (24,32 km) 10.08: PS21 – Las Minas 1 (11,07 km) 12.18: PS22 – Las Minas 2 Power Stage (11,07 km) 13.53: Assistenza H (Leon – 10’) 14.30: Podio (Leon)


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