Sustainable Zoom-Zoom
2030. Nel Marzo 2007, Mazda annunciò “Sustainable Zoom-Zoom”, la sua
visione a lungo termine per lo sviluppo tecnologico, rivolta a realizzare
vetture che la gente desiderasse guidare e che al tempo stesso tenessero in
considerazione le esigenze del pianeta. Lo
scorso anno, riconoscendo la necessità di misure ecologiche più forti per la
salvaguardia del pianeta, allo scopo di ridurre le emissioni di CO2 e i gas ad
effetto serra, Mazda ha annunciato una nuova strategia di lungo termine,
“Sustainable Zoom-Zoom 2030”.
“Sustainable
Zoom-Zoom 2030” ha tre obiettivi principali:
* La TERRA:
“Creare un futuro sostenibile in cui persone e auto possano coesistere in un
pianeta rigoglioso e splendido”. Più specificatamente, ridurre la media delle
emissioni di CO2 ‘well-to-wheel’ della Mazda del 50% entro il 2030 e del 90%
dal 2050 rispetto ai livelli del 2010.
* La nostra SOCIETÀ:
“Creare un sistema che arricchisca la vita delle persone offrendo in tutto il
mondo una mobilità senza restrizioni, attraverso vetture e una società che
offra sicurezza e serenità”. Ciò significa standardizzare le tecnologie di
sicurezza i-ACTIVSENSE del marchio, e ampliare le attività di sperimentazione sui
veicoli a guida autonoma e sulle tecnologie di connettività.
* Le PERSONE che
guidano una Mazda: “Migliorare il benessere mentale dei clienti con la
soddisfazione che deriva dal proteggere la Terra e dall’arricchire la società
con una vettura che offra un vero piacere di guida. Ciò si basa sui primi due
elementi e nel perseguire le filosofie Mazda del Jinba Ittai - la stretta
connessione tra la vettura e chi la guida - e dell’ ”infondere vita all’auto”
attraverso il design KODO.
Un approccio con
molteplici soluzioni
Fedele all’obiettivo di trovare la soluzione giusta al
momento giusto, Mazda ha concluso che, finché la crescente quantità di energia
proveniente da fonti rinnovabili non sostituirà l’elettricità prodotta da fonti
più inquinanti come la lignite, la propulsione elettrica non si può considerare
soddisfacente per poter ridurre drasticamente le emissioni di gas a effetto
serra nell’aria.
Invece, ritenendo che il motore a combustione interna
contribuirà per molti anni a spingere a livello mondiale la maggior parte dei
veicoli e a fornire il contributo maggiore alla riduzione delle emissioni di
CO2, Mazda si sta concentrando su come massimizzarne l’efficienza - come
dimostrato dall’inedito motore a benzina SKYACTIV-X di nuova generazione - con
l’obiettivo di eguagliare, e magari superare, le emissioni effettive degli EV
(veicoli elettrici).
Il che non significa che Mazda rinunci allo sviluppo
di propulsori elettrici.
L’Azienda introdurrà gli EV e la tecnologia ibrida leggera -
o microibrido - nel 2019, i modelli con batterie integrate nel 2020 e il primo
veicolo ibrido plug-in della Marca nel 2021.
A questo scopo, Mazda ha di recente stretto una nuova
alleanza con Toyota, Subaru, Suzuki, Daihatsu, Hino e il produttore di batterie
Denso. L’alleanza prevede la collaborazione delle sette aziende a partire da
gennaio 2018 per esplorare tecnologie comuni per la combinazione ideale del
motore a combustione interna con una efficace tecnologia di elettrificazione,
per lo sviluppo di EV, di sofisticati sistemi di infotainment e di connettività
e di avanzate tecnologie di sicurezza.
Valutazione delle
emissioni well-to-wheel
Considerato che attualmente i due terzi dell’elettricità è
prodotta utilizzando combustibili fossili, Mazda ritiene che le norme secondo
cui le emissioni di un veicolo elettrico siano pari a zero, non sono attinenti
alla realtà.
Per misurare correttamente le emissioni di CO2 nel ciclo di
vita di un veicolo, Mazda supera le attuali stime “tank-to-wheel” (dal
serbatoio alla ruota, che considerano solo le emissioni durante l’impiego), e
sceglie il metodo “well-to-wheel”, “dalla produzione all’utilizzo”, che
considera anche estrazione, produzione e trasporto del combustibile.
L’adozione della valutazione delle emissioni
“well-to-wheel”, consentirà a Mazda una più accurata definizione del percorso
di sviluppo da seguire per realizzare un adeguato propulsore nel futuro
immediato. In questo contesto, la Casa giapponese ha messo in discussione i
meriti ecologici dei veicoli elettrici che consumano energia prodotta con l’uso
di combustibili fossili.
Un’auto elettrica di
medie dimensioni consuma circa 20 kilowattora di elettricità per 100 km. La
produzione di tale energia con il carbone implica emissioni di CO2 di 200 g/km;
con il petrolio di 156 g/km; e con il GNL (gas naturale liquefatto) di 100
g/km.
Perciò, quando si trasforma il dato in un valore
“well-to-wheel”, la media delle
emissioni di CO2 di un veicolo elettrico è circa di 128 g/km, mentre quelle di
un motore a benzina Mazda SKYACTIV-G di analoga potenza è di 142 g/km. Ciò
significa che migliorandone l’efficienza solo del 10%, le emissioni del motore
SKYACTIV-G diventerebbero pari a quelle degli EV.
Di fatto, un motore SKYACTIV-G produce meno CO2 degli EV la
cui elettricità viene prodotta con il carbone o con il petrolio. E mentre i
veicoli elettrici che usano elettricità ricavata con il gas naturale liquefatto
hanno emissioni più basse del 30%, studi interni Mazda hanno portato a ritenere
che è possibile migliorare a sufficienza il motore a combustione interna da
portarlo allo stesso livello.
Nuovo motore
SKYACTIV-X
Il nuovo motore Mazda SKYACTIV-X rappresenta un
significativo passo avanti verso questo scopo. SKYACTIV-X è il primo motore a
benzina di serie al mondo che impiega l’accensione per compressione, in cui la
miscela aria/benzina si accende spontaneamente quando compressa dal pistone.
L’esclusivo sistema di combustione SPCCI (SPark-Controlled
Compression Ignition) Mazda combina l’accensione per scintilla di un motore a
benzina con quella per compressione di un diesel. Un metodo che supera i due problemi che
avevano finora impedito la commercializzazione di motori a benzina ad
accensione per compressione: massimizzando la fascia operativa in cui è possibile
l’accensione per compressione, e ottenendo una transizione uniforme fra
accensione per compressione e accensione per scintilla.
I fattori della riuscita del funzionamento della SPCCI sono
principalmente due: innanzitutto, la capacità del motore di passare dal
rapporto stechiometrico ideale (14,7:1) della miscela aria-benzina di un
convenzionale motore a benzina a una miscela povera equivalente a quella di un
diesel ad accensione per compressione; e, in secondo luogo, il fatto che si
continuino a utilizzare le candele d’accensione.
Quando il motore funziona con una miscela povera - cosa che
avviene per l’80% del tempo - la candela accende un nucleo di miscela ricca,
proprio al centro del pistone durante la corsa di compressione dello stesso.
Questo piccolo nucleo di combustione aumenta ulteriormente la pressione
all’interno del cilindro rendendo l’accensione del resto della miscela magra
spontanea e graduale e la combustione progressiva. Così facendo, il sistema
SPCCI combina i vantaggi dei motori a benzina con quelli diesel ottenendo prestazioni
ambientali di potenza e di accelerazione eccezionali.
Abbinata a un compressore per aumentare la pressione
d'aspirazione, l’accensione per compressione offre una risposta del motore
senza precedenti e un aumento della coppia del 10-30% rispetto all’attuale
motore a benzina SKYACTIV-G; mentre la combustione super magra migliora
l’efficienza del propulsore sino al 20-30% rispetto all’attuale SKYACTIV-G.
Inoltre, lo SKYACTIV-X eguaglia o supera il più recente motore a gasolio
SKYACTIV-D quanto a efficienza nei consumi.
Piattaforma SKYACTIV
VEHICLE ARCHITECTURE di nuova generazione
La piattaforma Mazda SKYACTIV VEHICLE ARCHITECTURE è stata
sviluppata basandosi sulla filosofia progettuale antropocentrica, per
massimizzare i benefici della capacità di equilibrio propria del corpo umano.
Essa offre una esperienza di guida più confortevole e meno
faticosa e consente a tutti gli occupanti di rispondere rapidamente ai
cambiamenti ambientali. Con il corpo umano che è facilmente in grado di
riequilibrarsi in risposta alle sollecitazioni di marcia, la nuova architettura
fornisce una guida reattiva e una sensazione assolutamente Jinba Ittai.
Per realizzare questi vantaggi, il team di sviluppo ha
rivisto ogni aspetto della piattaforma dell’auto dal punto di vista dell’ottimizzazione
generale del veicolo.
Le innovazioni risultanti comprendono: sedili ridisegnati
che tengono il bacino in posizione verticale per mantenere la naturale
curvatura a “S” della colonna vertebrale, una scocca con strutture ad anello
multi-direzionali per trasmettere le sollecitazioni senza ritardo, una
struttura di telaio con ciascuna parte che interagisce con le altre per
controllare con uniformità il trasferimento dell’energia alle masse sospese e
prestazioni NVH (rumori, vibrazioni e ruvidità di funzionamento)
meticolosamente ottimizzate in base alle caratteristiche delle vibrazioni e ai
meccanismi con cui gli esseri umani percepiscono il suono.
Mazda continuerà a puntare su un ulteriore affinamento del
motore a benzina e su altre nuove tecnologie SKYACTIV, assicurando, inoltre,
che le evoluzioni della filosofia stilistica KODO corrispondano e riflettano
l’eleganza e la purezza dei nuovi progressi tecnici.
Design KODO di nuova
generazione
Due esempi dell’eleganza unica racchiusa nel design Mazda di
nuova generazione hanno fatto il loro debutto mondiale in occasione del Salone
di Tokyo 2017: il concept VISION COUPE e la hatchback compatta KAI CONCEPT. KAI
CONCEPT rappresenta l’ideale di un veicolo spinto da un motore a combustione
interna, che combina il design Mazda di nuova generazione con la rivoluzionaria
tecnologia del motore SKYACTIV-X.
Guardando avanti, Mazda spera di poter contribuire a creare
un futuro in cui le persone, il pianeta e la società possano coesistere con le
auto, per arricchire la vita dei singoli attraverso un’auto che esalti il
piacere di guida, e per diventare una Marca con cui i clienti sentano un forte
legame emotivo.
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