Ancora un record per due “star” di Fiat Chrysler Automobiles: la Panda – best seller senza età del
marchio Fiat, nel 2016 leader in Europa nel segmento A con una quota vicina al
15 per cento, in crescita di 1,4 punti percentuali rispetto al 2015 – e lo stabilimento G. Vico di Pomigliano d’Arco
che la produce, dopo la totale ristrutturazione terminata nel 2011 che ha
consentito all’impianto di vincere numerosi premi.
Infatti, è stata prodotta nello stabilimento campano la Panda Natural Power numero 300 mila,
che è stata festeggiata dai dipendenti e che sarà utilizzata per vari eventi, a
partire dal prossimo Salone
Internazionale dell’Auto di Ginevra.
Nessun’altra vettura
a metano in Europa può vantare i numeri di Panda. Infatti, è stata la prima
city-car con alimentazione CNG prodotta su larga scala, e nel progressivo dal
2007 a oggi è la vettura a metano più venduta in Europa. In questo stesso
periodo, alle spalle di Panda un’altra Fiat: la Punto.
La Panda del record è una Lounge bianca che sarà esposta con
una livrea creata specificatamente per il salone. È dotata del propulsore
TwinAir Turbo Natural Power, il bicilindrico a doppia alimentazione
benzina-metano che sviluppa 80 cv (59 kW) e consuma (ogni cento chilometri nel
ciclo combinato) 4,5 litri di benzina o 3,1 chilogrammi di metano, con
emissioni di CO2 estremamente ridotte: 106 grammi al chilometro viaggiando a
benzina e solo 85 grammi quando si utilizza il metano. In pratica, rispetto
alle alimentazioni a benzina, il metano riduce del 23 per cento le emissioni di
CO2 e del 52 per cento quelle di ossidi d’azoto.
Da vent’anni FCA è
leader in Europa nel campo dei veicoli a doppia alimentazione benzina-metano,
con oltre 700 mila veicoli venduti e una
gamma di sei modelli del marchio Fiat (Panda, Punto, Qubo, Doblò, 500L e 500L
Living), uno Lancia (Ypsilon) e quattro Fiat Professional: Fiorino, Doblò
Cargo, Ducato e Ducato Panorama.
Per ottenere concreti benefici nella qualità dell’aria, con
una mobilità davvero sostenibile, è necessario continuare a lavorare sulla
combinazione di tecnologie convenzionali e alternative, tenendo in
considerazione le normative specifiche di ogni mercato.
Tra queste, il metano ha le potenzialità per essere una
fonte rinnovabile grazie al biometano, un combustibile che presenta un elevato
potenziale di sviluppo. Con il termine biometano s’intende un biogas che ha
subito un processo di raffinazione (da rifiuti urbani, agricoli e da
allevamento) per arrivare a una concentrazione di metano da poter così essere
utilizzato come biocombustibile per i veicoli a motore, al pari del gas
naturale.
In termini di emissioni dirette di CO2 il biometano ne
emette circa il 20 per cento in meno rispetto alla benzina. Il vero vantaggio
del biometano è evidente quando si considera l’intero ciclo di vita del
combustibile, il cosiddetto “well-to-wheel”, cioè dal pozzo alla ruota. In
questo caso la riduzione di CO2 può superare anche il 95 per cento secondo la
materia prima di origine: i veicoli a biometano producono pressoché le stesse
emissioni di CO2 di un veicolo elettrico alimentato con energia ottenuta da
fonti rinnovabili. Invece, considerando una miscela metano-biometano al 40 per
cento, le emissioni di CO2 si allineano a quelle di un veicolo elettrico
alimentato con energia proveniente dal mix energetico degli impianti di
produzione europei.
Come tutti gli altri modelli a metano di Fiat Chrysler
Automobiles, anche la Panda Natural Power è già compatibile con l’impiego di
biometano.
Lo stabilimento di
Pomigliano d’Arco ha iniziato l’attività nel 1972 con la produzione
dell’Alfasud. Dalle sue linee sono usciti negli anni numerosi modelli Alfa
Romeo (dalla 33 alla 155, dalla 145 alla 146, dalla 156 alla 147, dalla GT alla
159) fino a novembre 2011 quando iniziò la produzione della Panda, da allora prodotta
in oltre 830 mila esemplari.
Nel 2012 lo stabilimento ha ottenuto la certificazione
Silver nell’ambito del programma World Class Manufacturing e ha ricevuto
l’Automotive Lean Production Award come miglior stabilimento d’Europa. Nel 2013
– un solo anno dopo, sempre in ambito WCM – all’impianto è stato riconosciuto
il livello Gold, con relativa certificazione. Nel 2014 è arrivato un nuovo
riconoscimento internazionale, il Lean and Green Management Award, che
testimonia i rilevanti progressi fatti nell’ottimizzazione di tutte le
“risorse” necessarie per poter produrre automobili. Oggi, lo stabilimento G.
Vico continua a ridurre l’impatto ambientale dei processi produttivi attraverso
continui miglioramenti, tra cui quelli riguardanti il consumo responsabile
dell’energia e dell’acqua, e la qualità della gestione di aria e rifiuti.
Infine, lo stabilimento è spesso visitato da tecnici e
ricercatori (non solo del settore automotive) per studiarne le tecnologie e
l’efficienza.
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