martedì 5 luglio 2016

Alleanza Renault-Nissan: obiettivi raggiunti

Renault e Nissan hanno realizzato 4,3 miliardi di euro di sinergie nel 2015, con un anno di anticipo rispetto ai tempi previsti.
    •    Le sinergie sono particolarmente rilevanti nei settori Acquisti, Ingegneria e Fabbricazione.
    •    La riduzione dei costi continua grazie all’architettura modulare (Common Module Family, CMF) e alla produzione incrociata. Parallelamente, lo sviluppo di tecnologie quali la guida autonoma e la connettività dovrebbe permettere di realizzare in futuro sostanziali economie.
    •    Grazie alla convergenza, l’Alleanza prevede di realizzare almeno 5,5 miliardi di euro di sinergie nel 2018.
 Un anno prima della scadenza prevista, l’Alleanza Renault-Nissan ha registrato 4,3 miliardi di euro di sinergie nel 2015, con un aumento del 13% rispetto al 2014. Le principali fonti di sinergie corrispondono alle funzioni Acquisti, Ingegneria e Fabbricazione.
Le sinergie sono realizzate grazie alla riduzione dei costi, all’eliminazione di alcuni costi e all’incremento del fatturato. Vengono prese in considerazione ogni anno soltanto le nuove sinergie, e non l’insieme delle sinergie prodotte fin dall’inizio. Tali sinergie consentono a Renault e Nissan di realizzare i loro obiettivi finanziari e garantire ai propri clienti il miglior rapporto qualità/prezzo.
Renault e Nissan, che commercializzano insieme un’automobile su dieci nel mondo, hanno fatto convergere quattro funzioni fondamentali nel 2014: Ingegneria, Fabbricazione & Logistica, Acquisti e Risorse Umane. Anche se Renault e Nissan restano aziende distinte, ogni funzione è pilotata da un Direttore dell’Alleanza.
«La convergenza di quattro delle nostre principali direzioni ha permesso di creare valore riducendo i costi, evitando le spese e aumentando i ricavi. Grazie alla convergenza, l’Alleanza dovrà realizzare almeno 5,5 miliardi di euro di sinergie nel 2018», ha dichiarato Carlos Ghosn, Presidente-Direttore Generale dell’Alleanza Renault-Nissan.
L’architettura modulare
L’architettura modulare – Common Module Family (CMF) – è un sistema unico, specifico dell’Alleanza, e fonte crescente di sinergie.
L’Alleanza raccoglie già i frutti di questa impostazione modulare, come dimostrato dal lancio di Nissan Rogue in Nord America, e dal successo di Qashqai in Europa e di X-Trail in Giappone e Cina. Da parte sua, Renault ha lanciato con successo nuovo Espace, Kadjar, nuova Mégane e Talisman, tutti modelli assemblati sulla piattaforma CFM-C/D.
Nel 2015, Renault ha avviato la commercializzazione di Kwid sul mercato indiano, seguita dal lancio di Redi-Go per Datsun a metà 2016. Entrambi i veicoli sono assemblati nel sito dell’Alleanza di Chennai, in India, sull’architettura CMF-A, dedicata alla categoria dei veicoli più piccoli e più accessibili.
«Con il lancio di CMF-A, l’Alleanza Renault-Nissan dimostra la sua capacità di penetrare in un mercato competitivo come quello indiano, dove soltanto pochi costruttori hanno saputo fornire una risposta alle esigenze dei clienti locali che desiderano acquistare veicoli moderni ed accessibili», osserva Arnaud Deboeuf, Direttore dell’Alleanza Renault-Nissan BV e delegato alla Presidenza dell’Alleanza.
Entro il 2020, l’Alleanza prevede che il 70% dei propri veicoli sarà prodotto su architetture CMF.
Produzione incrociata
La produzione incrociata di veicoli continuerà a rappresentare una leva essenziale di sinergie. La produzione incrociata si basa sull’Alliance Production Way, un sistema di gestione della produzione e delle officine comune a Renault e Nissan. L’Alliance Production Way capitalizza i migliori criteri di performance in tema di produzione, identificati presso Renault e Nissan.
All’inizio del 2016, Renault annunciava che la nuova furgonetta NV300 di Nissan sarebbe stata prodotta in Francia, nel sito di Sandouville, sulla stessa linea di montaggio del nuovo Renault Trafic.
Entro la fine del 2016, lo stabilimento di Flins, nei pressi di Parigi, metterà in produzione la nuova Nissan Micra.
Il sito di AVTOVAZ a Togliatti, in Russia, con una capacità di circa 1 milione di veicoli l’anno, è il più grande sito di produzione dell’Alleanza nel mondo, e produce modelli di quattro marche: Lada, Renault, Nissan e Datsun. L’Alleanza detiene una quota di minoranza nella joint-venture che controlla AVTOVAZ, il principale costruttore automobilistico in Russia.
Collaborazione nel veicolo elettrico, la guida autonoma e la connettività
L’Alleanza Renault-Nissan ha annunciato, inoltre, il lancio di 10 modelli dotati della tecnologia di guida autonoma entro il 2020. Questa ambizione rispecchia la priorità riconosciuta dall’Alleanza all’innovazione tecnologica, nonché il suo impegno a realizzare il duplice obiettivo “zero emissioni-zero errori”.
Renault-Nissan si è già imposta come leader mondiale del veicolo elettrico. L’Alleanza ha venduto oltre 340.000 veicoli a zero emissioni dal 2010.
Gli ingegneri di Renault e Nissan collaborano allo sviluppo della guida autonoma, della connettività e di altre tecnologie di nuova generazione, destinate ai veicoli per il grande pubblico. La partnership di Renault e Nissan in tema di ricerca e sviluppo avanzati consente loro di lavorare più efficacemente e con costi minori.
L’Alleanza dispone di un budget R&S annuale di circa 4,5 miliardi di euro e possiede centri di ricerca a Atsugi in Giappone, a Guyancourt in Francia, a Farmington Hills nel Michigan e a Sunnyvale in California (USA) – ma anche, tra gli altri, in India, Brasile, Romania, Turchia e Cina.
A gennaio scorso, l’Alleanza ha annunciato la creazione di un’équipe comune Veicolo Connesso e Servizi di Mobilità, incaricata della rapida implementazione delle applicazioni di connettività che i clienti scopriranno attraverso tutti i marchi dell’Alleanza. Quest’équipe presenterà anche nuovi servizi di mobilità in nome dell’Alleanza.
L’Alleanza Renault-Nissan ha definito come priorità la realizzazione delle sinergie fin da oggi, mentre le due aziende lavorano insieme per preparare il futuro.


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