Andrea Boragno, Amministratore Delegato e Presidente di Alcantara
S.p.A.
La risposta alla crisi non è nella riduzione dei costi e
nella ricerca dell'efficienza di breve periodo, ricetta veloce ma di scarsa
lungimiranza e visione strategica. È quello che ha intuito Alcantara quando, nel momento più acuto della crisi internazionale
tra il 2008 e il 2009, anziché porsi in una posizione difensiva, ha investito
nella Sostenibilità, mettendola al centro della propria strategia competitiva e
raggiungendo di fatto un traguardo che la Conferenza sul clima di Parigi ha
fissato in agenda per il 2050: lo status di Carbon Neutrality.
Non a caso la scelta manageriale e imprenditoriale fatta da
Alcantara ha dato e continua a dare i suoi frutti, consentendo oggi all’azienda
di cavalcare i primi accenni della ripresa economica internazionale. Mentre
numerose realtà si affacciano alla fine del tunnel della crisi indebolite da
politiche industriali difensive o fortemente conservative, Alcantara aggancia la
ripresa forte di una strategia che ha aumentato il suo valore, come brand e
come presenza sul mercato.
I risultati sono nei numeri - il fatturato 2015 ha registrato un incremento del 33,5%, superando
quota 165 milioni di Euro, mentre l'Ebitda
si è attestata a circa 49,6 milioni - ma anche nella geografia del
business, sempre più globale. Nel 2015 la società si è espansa soprattutto in
Cina e negli USA, mercati che oggi rappresentano rispettivamente il 13,7% e il
13,3% del giro d’affari complessivo; in questo scenario, l’Europa conferma e
non smentisce la propria tradizionale centralità (66,3%), mentre dal Giappone
iniziano ad arrivare i primi importanti segnali di introduzione nel mercato.
La conquista di importanti fette di mercato e la conseguente
globalizzazione del business e del brand non hanno però portato alla
delocalizzazione della produzione fuori dei confini nazionali. Una scelta,
anche questa, che ha contribuito al valore del marchio, che è coerente con
l’impegno in Sostenibilità e che, peraltro, ha generato un impatto
occupazionale estremamente positivo per il nostro Paese: ad oggi, infatti,
l'organico è di 518 dipendenti, con previsione di raggiungere quota 570 nel
2016.
Questi dati dimostrano come l'attenzione alla Sostenibilità,
dal 2009 al centro della strategia competitiva della società, non solo non
entri in conflitto con gli obiettivi economico finanziari tipici di un’impresa,
ma al contrario contribuisca al loro raggiungimento. Andrea Boragno, Amministratore Delegato e Presidente di Alcantara
S.p.A., spiega che «esiste da parte dei consumatori finali e dei decision
maker aziendali una domanda latente, ma destinata a crescere nel tempo, di
comportamenti imprenditoriali sostenibili». L'attenzione di una grande realtà
come Alcantara alla Sostenibilità ambientale (e non solo) diventa allora un
elemento di valore. Nelle parole dello stesso Boragno «in grado di incidere sul
modo di essere impresa e sul rafforzamento della sua posizione sul mercato». E
aggiunge: «Il cambio di rotta del 2009 ha comportato un intenso coinvolgimento
di tutta la struttura organizzativa: dallo stabilimento al Centro Ricerche,
passando per le alte funzioni aziendali. Tutti sono stati da subito coinvolti
nel grande progetto che, da allora, fa della Sostenibilità una delle variabili
fondamentali della nostra strategia competitiva».
La recente Conferenza sul Clima di Parigi (COP21) ha sancito
come obiettivo cardine per i 200 Paesi seduti al tavolo delle negoziazioni il
raggiungimento della neutralità delle emissioni di gas serra entro il 2050.
Prima in Italia, Alcantara ha già tagliato questo ambizioso traguardo,
ottenendo nel lontano 2009 lo status di Carbon Neutrality. Un primato
straordinario, che fa della società un raro e prezioso esempio di azienda
virtuosa e lungimirante.
Dopo aver misurato le emissioni di CO2 derivanti dalla
propria attività, nel 2009 Alcantara ha infatti drasticamente ridotto il
proprio impatto ambientale attraverso una serie di interventi che ha consentito
un abbattimento delle emissioni pari al 49%. Tra le azioni più importanti si
annoverano la modernizzazione delle strutture produttive, del parco macchine e
dei sistemi di approvvigionamento energetico, il recupero dei rifiuti
industriali, la selezione di soli fornitori europei.
Poiché la tecnologia oggi disponibile non consente di
abbattere completamente tutte le emissioni, a valle della significativa
riduzione ottenuta nel 2009 attraverso questi interventi e al fine di
raggiungere la neutralità delle emissioni, l’azienda ha deciso di compensare le
emissioni non altrimenti eliminabili attraverso la partecipazione ad alcuni
progetti internazionali di compensazione patrocinati dall’ONU, finalizzati a
diffondere pratiche di energia sostenibile e rinnovabile nelle zone più povere
e disagiate del mondo, contribuendo a creare occupazione, portare
elettrificazione, diffondere istruzione e, in generale, a migliorare le
condizioni di vita delle comunità e dei territori più arretrati e bisognosi,
drammaticamente anche prime vittime delle ripercussioni generate dai
cambiamenti climatici.
Un traguardo, questo, che ora è al centro dell’agenda
politica internazionale, ma che Alcantara ha in sé da ben sei anni. Da allora,
Alcantara è costantemente impegnata nel ridurre ulteriormente le emissioni
derivanti dalla propria attività: basti pensare che soltanto nel 2015 il 64%
degli investimenti complessivi dell’azienda ha riguardato attività legate alla
Sostenibilità (nel 2014 lo stesso dato si è attestato sul 74%).
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