Renault Sport Formula
One Team non è stata in grado di progredire in classifica, durante un
movimentato Gran Premio di Formula 1 Pirelli 2016 Cina. Entrambi i piloti hanno
varcato il traguardo, ma il diciassettesimo posto di Kevin Magnussen e il ventiduesimo di Jolyon Palmer dimostrano che il team non è riuscito a sfruttare il
potenziale di performance sul Circuito Internazionale di Shanghai.
Kevin è scattato dal 17° posto sulla griglia con ruote
Pirelli supersoft nuove, utilizzando poi le soft al 4° e al 20° giro, prima di
passare alle medie al 35° giro.
Jolyon è partito dal 19° posto con ruote Pirelli soft,
passando poi alle supersoft al 15° giro, prima di ritornare alle soft al 24°
giro, effettuando poi l’ultimo stint con mescole medie a partire dal 38° giro.
Kevin Magnussen –
R.S.16-02 n°20 – Griglia: 17° – Arrivo: 17°
“In verità, la mia corsa è stata piuttosto regolare: una
partenza decente, e poi non c’è più stata molta attività. Superavo altri piloti
che avevano altre strategie, quindi nessuno si batteva realmente. Non è un fine
settimana di cui essere realmente soddisfatti, ma possiamo almeno trarne degli
insegnamenti. Dobbiamo ancora capire molte cose, ma saremo più forti quando lo
avremo fatto. Sapevamo che gli esordi sarebbero stati difficili, e non ci lasciamo
prendere dallo sconforto”.
Jolyon Palmer –
R.S.16-02 n°30 – Griglia: 19° – Arrivo: 22°
“Oggi, la partenza è andata bene e anche il primo giro,
perché abbiamo guadagnato molte posizioni. A partire da quel momento, tuttavia,
la giornata è stata difficile. L’equilibrio dell’auto era instabile, il degrado
dei pneumatici più sensibile del solito e il ritmo non era altrettanto
sostenuto che nelle precedenti corse. Dobbiamo analizzare i dati, ma sono
davvero contento di passare alla prossima gara”.
Fred Vasseur,
Direttore della Competizione
“Il team ha vissuto un Gran Premio difficile. Abbiamo
enormemente sofferto del degrado dei pneumatici. Kevin era svantaggiato per
aver girato ben poco sull’asciutto e questo ci ha lasciato poco tempo per
affinare le regolazioni, rendendo più difficile la gestione dei pneumatici in
corsa. Jolyon è partito con ruote soft e abbiamo scelto di lasciarlo in pista
durante la neutralizzazione. Purtroppo, gli è stato poi difficile riportare le
gomme alla giusta temperatura, e questo gli è costato molte posizioni; un
passaggio con quattro pit-stop gli avrebbe fatto perdere troppo tempo.
Cercheremo le ragioni di questo calo di performance e di temperatura dopo
l’intervento della safety car. Siamo impazienti di ritrovarci al prossimo Gran
Premio, per continuare a imparare, lavorare con impegno e progredire”.
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