Alpine svela la
show-car Alpine Vision. Eleganza, agilità, autenticità: questa coupé
biposto a motore centrale posteriore è un concentrato di Alpine. Alpine Vision
prefigura il design e le performance del modello sportivo di serie che sarà
svelato entro la fine dell’anno. Prodotta a Dieppe, in Francia, sarà
commercializzata dal 2017 in Europa e poi progressivamente nel resto del mondo.
Per celebrare la sua rinascita, Alpine sceglie le strade del
Rally Monte-Carlo e le curve tortuose di Col de Turini, teatro dei suoi più
celebri successi sportivi.
La “A con la freccia” torna per occupare un posto
speciale nel mercato sport-premium, con una promessa: offrire un’esperienza
alternativa agli amanti del design e agli appassionati.
Ho scelto il nome Alpine per la mia azienda, perché questo
aggettivo rappresenta per me
il piacere di guidare sulle strade di montagna. È
percorrendo le Alpi con la mia 4CV a 5 rapporti che mi sono divertito di più. Volevo che i miei
clienti ritrovassero questa guida
appassionante, al volante dell’automobile che volevo
realizzare. Alpine è un nome che suona
bene, ed è anche un simbolo”.
Jean Rédélé,
fondatore di Alpine
Alpine Vision, la
show-car rivelazione
Di ritorno nel suo scrigno: Alpine sceglie le strade del
Rally di Montecarlo e delle Alpi come scenario per il suo ritorno. Queste
montagne, da cui eredita il nome, rappresentano ancora oggi un forte richiamo
alla Marca, in cui si ritrovano le sensazioni percepite al volante di un’auto
sportiva che sfoggia il logo Alpine:
- esaltazione associata al brivido che procura la guida di
una Alpine,
- agilità creata dalla leggerezza e dall’eleganza di una
progettazione focalizzata sull’essenziale,
- autenticità di un’auto sportiva che si colloca nella
tradizione di una storia.
Alpine promette di esaltare le sensazioni più semplici e più
forti: il futuro modello di serie ne affermerà tali tratti.
«La show-car Alpine Vision imposta in chiave moderna lo
scenario di riferimento di un’auto sportiva esclusiva, firmata Alpine, dove
s’incontrano la sportività nata dalla competizione, il know-how e il tocco
francese che valorizza i singoli dettagli. Alpine Vision si rivolge agli
appassionati e agli amanti del design. Il design del nostro futuro modello di
serie si avvicina all’80%.».
Antony Villain –
Direttore del Design Alpine
Le linee esterne di
un’auto sensuale
Alpine Vision rappresenta l’auto sportiva performante,
elegante e leggera, dedicata al più puro piacere automobilistico.
Silhouette bassa e filante, cofano motore bombato che
accoglie una coppia di fanali rotondi, fiancate incavate, parafanghi posteriori
marcati che si restringono verso una coda affusolata, contraddistinta da gruppi
ottici orizzontali: è proprio una Alpine. La «A con la freccia» firma i
parafanghi anteriori e le fiancate. Non mancano neppure riferimenti più sottili
all’A110 e agli altri modelli emblematici.
Alpine Vision evoca performance e fluidità, esaltando
all’esterno e all’interno le strutture e la tecnologia.
I cerchi diamantati evocano velocità ed eleganza. La parte
posteriore, dalle spalle marcate, integra delle prese d’aria sui finestrini
laterali posteriori, per favorire il raffreddamento del motore montato in
posizione centrale posteriore.
I gruppi ottici posteriori, dalla forma allungata, sfoggiano
una firma luminosa distintiva a “X”. Il disegno del lunotto rispetta la forma
emblematica resa popolare all’epoca dalla A110.
Con l’agilità e la vivacità del comportamento, Alpine Vision
è più particolarmente a suo agio sulle strade sinuose, una caratteristica che
traspare perfino dal design.
Performance? Da 0 a
100 km/h in meno di 4,5 secondi
Le linee di Alpine Vision suscitano il desiderio di
possedere e pilotare un’automobile dalla forte personalità. Al volante, la
precisione, l’agilità e il temperamento frizzante del telaio compongono un
cocktail entusiasmante, che assicura un piacere intenso a qualunque velocità.
L’auto doveva però disporre delle risorse necessarie per
lasciar esprimere le performance allo stato puro. Da questo punto di vista, la
risposta di Alpine Vision è indiscutibile: passando da 0 a 100 km/h in meno di
4,5 secondi, la capacità di accelerazione si colloca al livello atteso, in
linea con il target definito per il modello di serie.
Il propulsore 4 cilindri eroga la sua potenza con una
sonorità evocativa. Proprio perché Alpine Vision coltiva innanzitutto la
leggerezza, ogni singolo kW o Nm va direttamente ad alimentare le sensazioni. I
freni potenti e resistenti sono all’altezza del piacere e delle performance.
La show-car Alpine Vision tesse costantemente un rapporto
d’intimità tra il pilota, la sua auto e l’ambiente circostante. Dalla
prossimità diretta e intensa tra questi tre elementi nasce l’essenza del
piacere Alpine.
Un cockpit che
concentra il piacere
«Alpine Vision esplora il campo della sportività con tutti i
marker associati all’automobile sportiva “alla francese”. È un oggetto di
seduzione, di sensazioni. È un’auto che procura un intenso piacere di guida, in
particolar modo su strade sinuose. Un bolide dalle linee intramontabili e dal
carattere esclusivo. Abbiamo tuttavia cercato di conferirle un altro
ingrediente essenziale: l’eleganza, che traspare ovunque, dallo stile, dalle
materie, dall’atmosfera a bordo e dall’attenzione dedicata ai minimi dettagli».
Laurent Negroni –
Designer Interni della Show-car Alpine Vision
Fin dall’apertura della portiera, tutto è in linea: la
soglia in alluminio, firmata dai progettisti della show-car, invita a salire a
bordo di una creazione esclusiva.
L’abitacolo è ritmato dai contrasti tra materie e colori, e
tra dettagli lavorati che risaltano accanto a particolari dall’aspetto grezzo.
L’emozione visiva è associata a quella tattile.
Mettendo in scena pelle, microfibre, alluminio e carbonio,
l’abitacolo punta su un’atmosfera contemporanea. Gli elementi high-tech
associano particolari che evocano la competizione ad altri che richiamano il
DNA Alpine. Un esempio: il comando di apertura della porta, retroilluminato,
che contrasta con il rivestimento delle controporte in pelle nera damascata,
sottolineata da impunture bianche. I sedili avvolgenti interpretano a loro
volta questo gioco di contrasti, destinato a creare tensioni, integrando una
imbragatura con fibbia in alluminio spazzolato, ispirata alla competizione, e sono
rivestiti di pelle matelassé associata a un tessuto in microfibra, sensuale e
tecnico nello stesso tempo.
Davanti al pilota, un quadro strumenti costituito da uno
schermo TFT (Thin Film Transistor) personalizzabile, con visiera in carbonio.
Sui due pedali e sul poggiapiedi in alluminio sono impressi i tre triangoli che
ricordano le vette alpine. Il volante a tre razze, anch’esso in alluminio,
dotato di una spessa corona rivestita di pelle nera impunturata, è inquadrato
dalle levette del cambio e accoglie un evocativo pulsante “Sport”. I principali
comandi sono valorizzati da una retroilluminazione con una tonalità “blu
Alpine”, presente anche al centro delle bocchette di ventilazione.
Al centro, poggiata su una struttura in alluminio ben
visibile e rivestita di pelle, la sottile console sembra galleggiare
nell’abitacolo e racchiude il tablet tattile multimediale, affiancato da un
cronometro circolare.
Immediatamente a portata di mano, il comando “Start”,
protetto da una sicura, rappresenta una vera tentazione alla quale è
impossibile resistere. L’esplosione dei sensi è imminente.
Carta bianca alla
passione
Mentre il blu è la tinta emblematica di Alpine, il bianco
illumina numerosi momenti lieti della sua storia.
Sono molte le Alpine importanti ad aver adottato il bianco,
in particolare le berlinette A110 – dette “option Olympique” – che sfoggiavano
una fascia blu o rossa sul bianco della carrozzeria. Questa opzione,
disponibile per l’anno 1968, celebrava la tripletta dello sciatore francese
Jean-Claude Killy alle Olimpiadi invernali di Grenoble. C’è stata anche l’A110
1300G, presentata al Salone di Parigi nel 1970 e, in corsa, l’A110 1600S n°4,
vincitrice del Rally di San Remo nel 1971. Colore delle nevi eterne e delle
vette alpine, il bianco si associa oggi alla show-car Alpine Vision, diventando
simbolo di rinascita, di purezza, leggerezza ed eleganza.
Alpine, la rinascita
di una leggenda
«Costruire una discendenza per la marca Alpine, lanciata nel
1955 da Jean Rédélé, implica una grande emozione e molte responsabilità. Per
tutti i team che vi partecipano rappresenta una grande opportunità e
un’avventura senza eguali. Alpine è l’incarnazione della performance e del più
puro piacere di guida».
Bernard Ollivier, CEO
della Société des Automobiles Alpine
Leggenda vivente
La storia di Alpine nasce dalla visione del suo fondatore, Jean Rédélé e rappresenta la sintesi
della competizione, dell’intelligenza tecnica, del design e del senso del
commercio. È una vera e propria saga, scandita da incontri e scambi, che ha
appena festeggiato i suoi 60 anni.
Dopo aver ottenuto numerose vittorie al volante della sua
Renault 4CV modificata, Jean Rédélé percepisce molto rapidamente il potenziale
associato alla creazione di una propria marca automobilistica. C’è spazio per
un’automobile dalla progettazione innovativa, equipaggiata con una meccanica
competitiva di grande diffusione, racchiusa in una carrozzeria leggera e
accattivante. È questo il principio tecnico direttamente alla base della
progettazione della A106 e della nascita ufficiale di Alpine, nel 1955.
Il secondo principio sviluppato da Jean Rédélé è di natura
commerciale: conferire una dimensione internazionale alla sua attività tramite
la concessione di licenze.
Tra il 1955 e il 1995, Alpine produce e vende 30.000
automobili sportive. Scomparsa commercialmente da un ventennio, Alpine
trattiene il fiato durante questa parentesi, mentre non cessa il coinvolgimento
dei fedeli della Marca, il fervore dei club di appassionati e l’impegno di
piloti privati in numerose e svariate competizioni. Tutti partecipano ad
alimentare la fiamma Alpine, coltivando addirittura la folle speranza di un
ritorno. Un ritorno ormai annunciato.
Un forte potenziale
di conquista per una proposta alternativa
Alla fine del 2012, il Gruppo Renault annuncia la sua
intenzione di rilanciare Alpine. E se il sogno di rivedere una Alpine su strada
diventasse un giorno realtà? Bisognerà tuttavia confermare l’intuizione che la
leggenda possa ancora una volta conquistarsi un posto unico e stabile sul mercato.
Tre anni dopo, il team Alpine è pronta: intenzioni
stilistiche, principi fondanti, business model, ambizioni internazionali…
Alpine torna con Alpine Vision: la show-car prefigura all’80% l’automobile
sportiva che sarà presentata entro la fine del 2016 per battersi, fin dal 2017,
sull’esigente mercato delle sport-premium.
50% di crescita entro
il 2020 sul mercato Sport Premium
Il segmento Sport Premium (coupé e roadster sportivi)
rappresenta circa 200.000 unità all’anno nel mondo. I veicoli si distinguono
per il livello di performance, il grado di espressività e l’appeal della loro
icona. Dedicati al piacere, questi modelli hanno un notevole impatto
sull’immagine e la redditività dei costruttori, concentrando il know-how
automobilistico più avanzato per soddisfare una clientela di intenditori.
In termini di ripartizione geografica, le vendite sul
segmento sport premium sono suddivise per il 40% in Nord America, il 35% in
Europa, 15% in Asia e 10% nel resto del mondo. In Europa, il 30% dei clienti risiede
in Germania, il 30% nel Regno Unito e il 7% in Francia. Indipendentemente dai
volumi, questo mercato è ben rappresentato in Svizzera, Belgio e Austria.
Le previsioni riconoscono a tale mercato un potenziale di
espansione di circa 50% entro il 2020, innanzitutto perché si tratta di un
mercato trainato dall’offerta, sensibile all’effetto novità, anche nei mercati
più maturi, e in secondo luogo perché la domanda si rafforzerà nella maggior
parte dei mercati emergenti. Da una decina d’anni, la domanda spinge ogni marca
a definire un posizionamento sempre più netto.
L’alternativa Alpine
«Con Alpine, l’obiettivo è soddisfare una clientela che
cerca sensazioni di guida di alto livello, in un design valorizzante e un
ambiente elegante. La clientela mirata è particolarmente attenta alla storia e
alla cultura delle marche. Alpine proporrà un’alternativa unica e legittima
rispetto ai desideri di questo pubblico.»
Eric Reymann –
Direttore Planning Prodotto Alpine
Su questo mercato, i modelli di marche ultraspecializzate
affiancano quelli di gruppi generalisti. Alpine costituirà un’alternativa per
entrambi i criteri che segmentano il mercato: le performance e l’espressività.
Alpine punta a un posizionamento specifico, in linea con il suo DNA e la sua
leggenda.
Alpine si ispira ai valori di semplicità e modernità
trasmessi dal suo fondatore visionario e al suo DNA plasmato in competizione.
- Tecnicamente: leggerezza e agilità prevalgono sulla
potenza pura.
- Esteticamente: le auto devono essere belle e non solo
prestazionali. L’eleganza, l’intelligenza e anche l’istinto si associano in una
sintesi molto efficace.
- Umanamente: la fiducia nel talento degli uomini vale più
di tutto. Alpine, è una famiglia: collaboratori, ingegneri, piloti e meccanici
si impegnano a fondo per risultati che superano le aspettative.
- Sportivamente: Alpine, è “Davide contro Golia”. La voglia
di misurarsi con i più grandi è un fattore di eccellenza.
- Commercialmente: Alpine ha sempre rappresentato la Francia
all’estero, in particolare la sua immagine nello sport automobilistico e la sua
industria. Raffigura nello stesso tempo la volontà di fare le cose in grande e
di svilupparsi fuori delle frontiere, e quella di conservare un contatto
diretto con i clienti.
Questi valori animano oggi il nuovo team Alpine che lavora
allo sviluppo del nuovo modello di serie. Una prima Alpine carica di ambizioni:
rispondere alle attese degli amanti del design e degli appassionati tenuti con
il fiato sospeso, crearsi un posto in un segmento esigente con i propri codici
e, infine, trovare la propria strada nei cinque continenti.
Alpine: l’agilità di
una start-up e la forza del Gruppo Renault
Per far rinascere Alpine, creare il suo primo modello
emblematico e preparare un piano di conquista internazionale, il Gruppo Renault
mette in gioco il meglio della sua esperienza. Impegnata da mesi in
un’avventura inedita, Alpine vive e si organizza in maniera agile e
indipendente, supportata dalla competenze del Gruppo Renault.
Alpine ha naturalmente accesso al know-how del Gruppo in
tema di telai, motori e messa a punto. È così che la competenza degli esperti
di Renault Sport e dei team che sviluppano la F1 contribuisce a sua volta alla
progettazione di un’autentica Alpine, ma anche quella delle funzioni supporto del
Gruppo Renault.
Infine, la produzione dell’auto di serie sarà affidata allo
stabilimento di Dieppe. Questo sito, modernizzato, ha l’aspetto di un’officina
“su misura” e potrà contare su un panel di fornitori selezionati per la loro
competenza high-tech o premium.
«Al termine dell’anno 2016, sveleremo l’automobile sportiva
di serie firmata dalla “A con la freccia”. La commercializzazione della
‘berlinette del 21° secolo’ inizierà progressivamente nel secondo trimestre
2017, per estendersi ai cinque continenti. Siamo impazienti».
Arnaud Delebecque –
Direttore della Gamma Commerciale Alpine
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