Dieselgate? “Per ora non ha effetti sul mercato. Chi si
aspettava una svalutazione dell’usato per i modelli del Gruppo Volkswagen
coinvolti dallo scandalo è rimasto deluso: le auto non si svalutano come le
azioni in borsa”. Così l’ingegner Antonio
Coppola direttore generale Dat-Italia commenta l’andamento del mercato
delle vetture.
“Di sicuro in questo momento la richiesta è calata e la
legge di mercato ci dice che anche il prezzo dovrebbe scendere. Ma VW non
obbedisce a queste regole e va avanti per la sua strada. Dal punto di vista
dell’usato questo vuol dire che, a parte la svalutazione fisiologica che
penalizzerà di circa il 5% tutti i veicoli euro 5, ma solo fra 6
mesi, non si registrano svalutazioni del gruppo Volkswagen dovute al famoso
“dieselgate”. Non solo: i dati del ministero ci dicono che neppure
il settore del diesel – nel suo complesso – ne ha risentito.
La svalutazione dell’usato dipenderà in futuro anche da come
VW farà il richiamo per rientrare nei parametri di emissioni. Stiamo a vedere
come reagisce il Gruppo. Ma non solo con le riparazioni in officina ma anche
con i prezzi del nuovo. Il diesel è comunque il motore per eccellenza il cui
ciclo termico si avvicina di più al ciclo ideale di Carnot. E non credo che i
consumatori ripiegheranno sull’ibrido, per ora un modo delle case
costruttrici per soddisfare gli ecologisti e metterli a tacere spendendo molti
soldi di sviluppo per macchine che pesano e consumano più di un normale motore
a benzina o diesel”.
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