Da sinistra, Carlotta Fedeli,
vincitrice delle classifiche Femminile e Junior della Seat Ibiza Cup, e
Valentina Albanese, campionessa italiana Turismo Endurance
Per tutta la stagione le abbiamo ammirate mentre si
sfidavano sulle principali piste italiane: da Monza a Imola, da Pergusa a
Vallelunga, da Misano al Mugello. Definite "entry level", ma
estremamente potenti, le Seat Ibiza in versione Cup hanno dato vita a dodici
gare elettrizzanti, combattute fino al traguardo, consolidando il successo di
una formula che dura dal 2011. Ora, le "piccole" della Casa spagnola
sono pronte a tornare in pista per l'ultima sfida dell'anno, forse la più
impegnativa: la 24 Ore di Adria, in programma questo weekend sul tracciato
veneto.
Nutrito il numero delle Ibiza in versione Seat Ibiza Cup che si schiereranno in
griglia di partenza: ben venti gli equipaggi iscritti, per un totale di oltre
centoventi piloti. Del resto, la Ibiza Cup anche quest'anno si è confermata uno
dei Trofei di Marca più gettonati del nostro Paese, con ben venti partenti al
via.
Tra i protagonisti più attesi alla gara di durata ci sono
l'ex pilota di F1 Giancarlo Fisichella e il due volte campione del mondo GT
Thomas Biagi, che alla 24 Ore di Adria si sfidano spesso, ma che quest'anno lo
faranno al volante delle Ibiza. Al via anche Raffaele Giammaria, già campione
italiano GT. Da non sottovalutare poi, alcuni profondi conoscitori di questa
vettura: a cominciare da Alberto Bassi,
che quest'anno ha conquistato la classifica della Ibiza Cup con cinque
vittorie. Attenzione anche alle "quote rosa": Carlotta Fedeli, fresca vincitrice delle classifiche Femminile e
Junior della Ibiza Cup, e Valentina
Albanese, che quest'anno ha vinto il titolo assoluto nel Campionato
Italiano Turismo Endurance con una Leon, ma che con la Ibiza ha corso - e vinto
- moltissimo. Al via anche il vincitore della Seat Leon Cup, Jonathan Giacon. A
rendere ancora più avvincente la gara, la partecipazione di chi invece sale
raramente su un'auto da corsa, come Eugene
Kaspersky, CEO e co-fondatore di Kaspersky Lab.
"La Ibiza è una vettura veloce, con un assetto e una
telemetria da macchina da corsa, anche se è un'entry level. Esce già con ottime
caratteristiche come vettura di serie, e con gli accorgimenti che noi abbiamo
fatto diventa un oggetto assolutamente competitivo", spiega Tarcisio Bernasconi, responsabile di Seat
Motorsport Italia. "Abbiamo deciso di partecipare alla 24 Ore di Adria
perché vogliamo che questa vettura venga conosciuta e guidata da quanti più
piloti possibile.
"Vogliamo dare emozioni, ma non soltanto in
pista", aggiunge Bernasconi, che cinque anni fa ebbe la felice intuizione
di dare il via alla Ibiza Cup. "Quella che si respira sotto la tenda di
Seat è l'atmosfera di una grande famiglia: quando i piloti indossano il casco
la sfida è aperta, ma nel paddock siamo tutti uguali, piloti e
meccanici".
Le vetture in gara nascono dalle Ibiza stradali, ma sono
configurate con un kit sviluppato da Seat Motorsport Italia e Seat Sport per
spingere al massimo prestazioni e potenza, esaltandone nel contempo maneggevolezza
e tenuta di strada. Il motore quadricilindrico in linea turbocompresso da 1400
cc è infatti capace di erogare quasi il doppio dei cavalli di serie: ben 200,
modulati da un cambio a sette marce.
La gara prenderà il via alle 13.00 di sabato 28 novembre per
concludersi l'indomani, esattamente dopo 24 ore più un giro. E in mezzo, ci
sarà tutto quel fascino che da sempre circonda le competizioni di durata, con i
cambi-pilota, le soste tecniche e l'adrenalina che non scenderà mai, nemmeno di
notte, quando l'autodromo continuerà a vivere l'eccitazione della sfida e
l'oscurità donerà all'evento un tocco di magia in più.
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