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giovedì 21 maggio 2015

Autopromotec 2015 inaugura la rassegna con il convegno “La ripresa economica c’è già. L’automobile può ripartire”

 
Autopromotec ha aperto i battenti con il consueto convegno inaugurale sul tema “La ripresa economica c’è già. L’automobile può ripartire”, all’interno dell’area definita “Circuito delle idee”. Dopo gli interventi iniziali di Duccio Campagnoli, Renzo Servadei  e Giovanni Sacchi, rispettivamente Presidente di Bologna Fiere, Amministratore Delegato di Autopromotec e Dirigente Coordinamento  Sistema  Italia  di  ICE,  il  convegno  inaugurale  ha  approfondito  lo  scenario economico globale, con una lectio magistralis del prof. Giacomo Vaciago, docente di economia monetaria dell’Università Cattolica di Milano, che ha analizzato in modo
dettagliato le origini della crisi economica e i fattori ai quali sono legate le speranze di ripresa: “Manca ancora una diagnosi condivisa della crisi – ha esordito Vaciago - prima finanziaria ed economica poi, che ha avuto inizio il 9 agosto 2007 e manca inoltre una definizione condivisa delle cause che l’hanno resa più difficile da interpretare e quindi da curare”.
  Nel nostro Paese, il disagio è stato percepito in modo particolare perché caratterizzato da un forte razionamento del credito bancario che si è ripercosso sulla domanda interna, travolgendo diversi settori, tra i quali quello dell’auto.
 
“La più grave vissuta da ciascuno di noi”, l’ha definita Vaciago, perché aggravata nel nostro Paese dal sovrapporsi di problemi irrisolti, o semplicemente ignorati, di natura politica. Il 2015 è iniziato però con tre buone novità: la caduta del prezzo del petrolio, del cambio dell’Euro e lo “stimolo” economico promosso dalla Banca Centrale Europea. Da contraltare ci sono da considerare le “eredità” negative, legate a situazioni geopolitiche irrisolte, come i problemi dell’Eurozona a seguito del fallimento della Grecia.
 
Per il relatore, una diagnosi condivisa della congiuntura è necessaria per delineare una strategia: “Vanno affrontati i problemi veri della ricostruzione  dell'Italia  e  dell’Europa,  per  essere  sicuri  che  la  ripresa  porti  alla  crescita.  La speranza è che quest’anno sia quello giusto in Europa per discutere un nuovo documento programmatico su un cammino comune da riprendere dopo l’interruzione degli anni di crisi”. C’è un notevole paradosso nell’analisi sull’andamento dell’economia italiana.
  Ci sono ancora tanti che dubitano della ripresa, mentre se guardiamo bene a due filiere che caratterizzano in modo emblematico il ciclo economico, la vendita di case e di auto, già vediamo che la ripresa è partita in sordina un anno fa. Ogni nuovo dato che esce sul 2014 conferma che per immobili e automobili il peggio  sarebbe  passato.  Cosa  manca  allora  perché  ci  sia  un  po’  più  di  ottimismo? 
 
C’è il drammatico e irrisolto problema delle sofferenze bancarie che continuano a ostacolare una politica monetaria al credito all’economia. Se non si affrontano i problemi connessi non ci potrà essere sufficiente ottimismo.
 
Il convegno ha ospitato, poi, l’intervento di Giuseppe Barile, Vice Presidente del Gruppo Componenti ANFIA, che ha fornito un’esaustiva panoramica sull’andamento della produzione di vetture a livello internazionale e nazionale, passando poi all’analisi dei dati relativi alla componentistica italiana, vera eccellenza che ha saputo resistere alla crisi anche grazie a una sempre maggiore presenza sui mercati internazionali.
 
A seguire un interessante dibattito sull’automotive animato da due dei maggiori protagonisti del settore, Eugenio Razelli (CEO Magneti Marelli) e Dino Maggioni (Senior Vice President Industrial Business Unit Pirelli Tyre), abilmente moderato da Sebastiano Barisoni Direttore di Radio24.
 
Gli interventi dei due illustri oratori hanno confermato una ripresa nel settore automotive, anche in Europa, dopo gli anni di profonda crisi di mercato. Due sicuramente le tendenze alle quali si sta già assistendo: quella verso prodotti di alta gamma, come affermato da Maggioni, e il grande contributo della tecnologia veicolare e dell’elettronica a bordo veicolo, che potrebbero generare interessanti business a tutta la filiera, come affermato invece da Razelli.
 
Con il convegno inaugurale centrato sulla ripresa economica, la fiera bolognese rafforza l’elevato profilo della sua convegnistica all’interno di AutopromotecEDU, che si conferma come momento esclusivo di approfondimento degli scenari attuali e futuri di settore. Un valore aggiunto che contribuisce a decretare il successo di Autopromotec, il riferimento fieristico europeo più atteso degli anni dispari.



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