Toyota Motor Italia
ha consegnato una Prius Plug-in al
Rettore dell’Università di Verona, come primo segno di una partnership che
accumuna Toyota all’Ateneo sui temi della mobilità sostenibile. A sostegno
della diffusione di questo tema è stata inoltre organizzata una Tavola Rotonda
che ha avuto come ospite speciale il cantautore
Max Pezzali, appassionato di motori e tecnologia e da anni alla guida di
una Prius Plug-in.
Il Rettore,
Nicola Sartor, da
qualche mese ha avuto la possibilità di utilizzare per i suoi spostamenti istituzionali una Toyota Prius
Plug-in, in comodato d’uso gratuito. Questa vettura è il primo segno
tangibile di una collaborazione tra l’Università e Toyota Motor Italia, che condividono valori e azioni
a sostegno della diffusione di
una mobilità intelligente
e sostenibile.
L’università di Verona è da molti anni impegnata nella
diffusione di una cultura approfondita e maggiormente consapevole relativa alla
sostenibilità, molte sono infatti le iniziative che hanno coinvolto l’Ateneo. Per trasmettere
la conoscenza della mobilità sostenibile attraverso la ricerca scientifica e
la divulgazione sul territorio
è stata istituita la figura del
Mobility Manager, l’Ing. Marco Passigato, che da oltre 10 anni opera per
promuovere iniziative volte ad incentivare forme di mobilità
personale plurali: dalla bicicletta, al maggiore utilizzo dei mezzi
pubblici, dal muoversi
maggiormente a piedi
all’utilizzo più consepevole
ed efficiente dell’auto.
Toyota lavora da oltre 40 anni nella realizzazione e
sviluppo di soluzioni ecologiche rivolte alla mobilità. Nel 1997, con il lancio di Prius, la prima
vettura Hybrid al mondo, Toyota ha dato
il via alla più recente rivoluzione del settore automotive. A quel
tempo, il lancio di Prius sollevò non
pochi dubbi e molto
scetticismo, senza però scalfire
la fiducia della dirigenza e degli ingegneri Toyota, convinti
che tale scelta sarebbe stata ricompensata. Oggi, sono 7.5 millioni i clienti
nel mondo che guidano una vettura Hybrid.
La tecnologia
Hybrid consente di guidare rispettando l’ambiente: le vetture Hybrid, in particolare in abbinamento a un motore
termico a benzina, infatti, producono le emissioni di CO2 più basse nelle loro categorie e un livello di emissioni di
NOx sensibilmente inferiore a quello
dei veicoli diesel
dalle prestazioni paragonabili,
con l’eliminazione dei
livelli di Particolato (PM).
Oltre a ciò, quando utilizzate in
modalità EV (veicolo elettrico), opzione
disponibile solo sui veicoli Full Hybrid e che viene sfruttata principalmente durante la guida
urbana, le emissioni di CO2, NOx e PM sono pari a zero.
La Prius Plug-in,
che l’Università continuerà a guidare durante i prossimi mesi,
essendo un veicolo ibrido ricaricabile,
oltre ai vantaggi sopra
riportati, offre in più un’autonomia elettrica (modalità EV) estesa fino a 20
km, coprendo la maggior parte degli spostamenti urbani in una modalità a “Zero
Emissioni”. Sono necessari solo 90
minuti per una
ricarica completa utilizzando
una convenzionale presa di corrente.
I consumi si
confermano a un livello eccezionale pari a soli 2,1 l/100 km, con emissioni di
CO2 pari a 49 g/km.
La collaborazione tra Toyota e l’Università, è stata
l’occasione per stimolare una discussione più ampia verso il tema della sostenibilità attraverso una
Tavola Rotonda, il cui titolo è stato
"La mobilità sostenibile è più pop
di quanto pensi”, ha
visto come protagonista un ospite speciale: Max Pezzali, in qualità di “ambasciatore” della tecnologia che
migliora la qualità e gli spostamenti
nella vita di tutti
i giorni . Oltre a Pezzali
sono intervenuti: Giorgio
Gosetti, docente di Sociologia
del Lavoro e Presidente
della Commissione Ambiente- Università
di Verona, Marcella Veronesi, docente di Politica Economica - Università di Verona, Patrizia
Brunetti, Public Relations Senior Manager - Toyota Motor Italia. Ha
moderato la discussione Thomas Ducato
della web radio FAN –FuoriAulaNetwork.
Questo progetto si inserisce nel piano di attività sulla
sostenibilità a 360°: mobilità, ma anche rispetto ambientale e formazione che
Toyota promuove e nelle quali investe notevoli risorse, in quanto si sposa
perfettamente con la missione di
contribuire fattivamente a creare e divulgare una nuova
cultura della mobilità. La collaborazione con l’Università
di Verona consente di avvicinare
il Brand al mondo accademico, per definizione mondo dell’innovazione,
dello sviluppo e della creazione di nuove idee e progetti.
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