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giovedì 5 febbraio 2015

Milano Autostoriche: che spettacolo al Rally di Montecarlo

 
Zanchi-Agnese esaltano la Milano Autostoriche al MonteCarlo
* Sempre tra i primi 3 tra 317 equipaggi in gara, si aggiudicano l’edizione 2015 del rally
* 231 posizioni recuperate da Bergamaschi-Scarcella in un inseguimento epocale
* Mozzi-Biacca, Morosini-Rainisio e Arengi Bentivoglio-Torlasco velocissimi ma bersagliati dalla sfortuna
* Zampaglione-Torlasco 2° di raggruppamento e Dell’Acqua-Vicari 1° di classe
Monaco (MC), 4 Febbraio 2015

 
Era un MonteCarlo Historique molto sentito da tutti i piloti della Scuderia Milano Autostoriche questa edizione 2015. E le aspettative non sono andate deluse: dopo oltre 2500 chilometri di gara in condizioni difficilissime tra neve e ghiaccio l’equipaggio di punta del team milanese, Peter Zanchi e Giovanni Agnese, ha segnato il proprio sigillo sulla cima dell’albo d’oro della gara monegasca, primi assoluti tra tutti i 317 concorrenti al via.
 
Già sulla carta la Milano Autostoriche presentava quest’anno piloti molto agguerriti, in grado di lottare quasi tutti per le posizioni alte di classifica. E infatti nelle prove cronometrate i rappresentanti del sodalizio milanese si sono fatti sempre vedere nelle primissime piazze. Morosini-Rainisio e gli ospiti russi Terentyev-Berkut, entrambi su Opel Kadett GTE, si sono aggiudicati entrambi una prova speciale ciascuno; Zanchi-Agnese su VW Golf GTI e Mozzi-Biacca su Lancia Fulvia HF 1.6 hanno segnato ciascuno a loro volta un secondo posto ed una serie di piazzamenti tra i primi 15 assoluti; Aiolfi-Nodi su BMW 2002 Tii hanno registrato un 3° posto, così come Wright-Traverso con la splendida Lancia Stratos, 3i assoluti nella 6° prova appena davanti a Morosini; Arengi Bentivoglio-Maurizio Torlasco su Porsche 911 si sono piazzati 6i in due prove così come Zampaglione-Marco Torlasco al volante della Porsche 356; Dell’Acqua-Vicari e Schon-Schon hanno portato le piccole A112 Abarth all’8° posto ciascuno in una prova cronometrata, mentre Bergamaschi-Scarcella hanno spinto il loro VW Maggiolone 1303S 2 volte fino alla 9° piazza assoluta.

 
Fin dalle prime battute era chiaro a tutti che Zanchi-Agnese quest’anno non avrebbero lasciato vita facile agli avversari. Sparito il favorito belga 3 volte vincitore del “Monte” Lareppe e un po’ in crisi gli avversari più ostici come il francese Coppola su Renault Alpine, la lotta per il vertice ha visto un incontro a tre tra i portacolori della Milano Autostoriche, i francesi Durand-Chol su Opel Kadett GTE ed i belgi Maes-Deplanke su VW Porsche 914, con i tedeschi Juentgen-Mueller su DKW F12 a fare da quarti incomodi avvantaggiati dalla scelta della “media bassa” ammessa per le vetture più anziane.

 
Per oltre 10 prove rese selettive da condizioni stradali estreme che andavano dalla neve al ghiaccio al bagnato ai tratti asciutti, che rendevano la scelta delle gomme fondamentale per ottenere un buon risultato, i tre equipaggi di testa se le sono date di santa ragione scambiandosi ripetutamente la posizione di vertice, senza però riuscire a distanziare i diretti avversari. Il tutto si è deciso dunque all’ultima notte, come nei più classici Rallye di MinteCarlo, sulle lunghe prove di Loda e del Turini, dove Zanchi-Agnese hanno ingranato una marcia in più sulla loro Golf nei tratti gelati del colle più famoso del “Monte”, allungando su Durand e costringendo Maes ad una uscita di strada che lo ha tolto addirittura dalla zona podio, sul cui 3° gradino è salito allora Jutgen, fantastico con la piccola DKW.

 
Detto dei primi, ci sarebbero tante altre storie da raccontare. A partire dalla gara di Bergamaschi-Scarcella col Maggiolone 1303S vittima a Torino, dopo solo un paio di chilometri, di un tamponamento al semaforo da parte di una vettura “civile”: il poco danno subìto si è trasformato, dopo 900 km di avvicinamento a Monaco, in un guaio serio ai condotti dell’olio che ha fatto precipitare l’equipaggio milanese al 272° posto in classifica a fine della prima tappa.
 
La rimonta del “Maggiolino tutto matto” è stata tutta da seguire: 166 posizioni guadagnate nella seconda tappa, 35 nella terza, altre 12 nella quarta e infine 18 posizioni nell’ultima notte, che hanno portato i portacolori della Milano Autostoriche al 41° posto assoluto. Analoga sorte sfortunata per Morosini-Rainisio, costretti ad abbandonare la gara durante la prima notte per un grave problema al motore, risolto in officina e che ha consentito all’equipaggio monegasco di rientrare in gara grazie alla formula “superrally” in ultima posizione con un distacco incolmabile nonostante le prestazioni sempre al vertice.

Guai anche per la Lancia Stratos di Wright e Traverso, costretti a saltare alcuni controlli n seguito ad un innevamento causato dalla vettura di uno spettatore, e per la 131 Abarth di Brunori-Filippini. Un’uscita di strada in prova speciale è costata cara a Mozzi-Biacca quando erano nelle primissime posizioni di classifica, che non hanno più potuto recuperare a causa del lungo tempo perso per rimettere in carreggiata la vettura. Vittime di un incidente in prova speciale, Fontanella-Sisti hanno dato forfait dopo un bell’inzio gara che li ha visti entro i primi 30. Più dura la sorte con la Porsche di Arengi Bentivoglio-Maurizio Torlasco, avviata ad un buon risultato entro i primi 10 quando il cambio è rimasto bloccato su due marce proprio durante la penultima prova. Bene per tutta la gara invece la Porsche 356 di Zampaglione-Marco Torlasco, accreditata dell’eccellente 9° posto finale modificato poi nel 20° una non meglio identificata interpretazione dei rilevamenti cronometrici dell’ultima prova, ma comunque 2i di raggruppamento. E poi ci sono le super prestazioni delle piccole A112 Abarth di Dell’Acqua-Vicari e Schon-Schon: 28i i primi, vincitori di classe, autori di una gara sempre all’attacco, più attardati gli altri in seguito ad una uscita di strada che ha richiesto l’aiuto del pubblico per liberare la macchina dalla neve.

Un’avventura, dunque, questa della Scuderia Milano Autostoriche, gemellata per l’occasione con la Scuderia Estense, che ha avuto come risultato principale quello di portare a casa il trofeo più ambito, quello del 1° assoluto al rally di MonteCarlo, grazie a Peter Zanchi e a Giò Agnese, ma che ha anche messo in risalto il grande potenziale dei piloti e delle macchine della squadra. Il quarto posto nella classifica per scuderie, nonostante le disavventure di piloti come Morosini, Arengi Bentivoglio, Mozzi e Bergamaschi, è la conferma del valore delle forze messe in campo anche quest’anno dalla Milano Autostoriche al Rallye MonteCarlo Historique.

La Scuderia Milano Autostoriche (www.milanoautostoriche.it) raggruppa principalmente gli amanti delle auto d’epoca ma anche gli appassionati di sfide su strada e in pista col cronometro.
Nato nel 2006 dal gruppo dei soci fondatori, tutti amici che gareggiavano insieme già da oltre dieci anni, il sodalizio conta attualmente quaranta soci, tutti appassionati in piena attività, con un parco vetture datate tra il 1930 e il 1980. Tra queste alcuni esemplari di indubbio valore storico-collezionistico. Presente con propri equipaggi in tutte o quasi le principali gare di regolarità disputate in Italia, è molto conosciuta anche all’estero, avendo gareggiato in Francia e in Corsica, in Spagna, in Portogallo, in Grecia.

Peculiarità della Scuderia Milano Autostoriche è lo spirito che accomuna tutti i soci ed i simpatizzanti: amicizia e sportività.
Lo scopo della scuderia storica è quello di aiutare i soci con consigli e suggerimenti per la loro attività agonistica e per la corretta preparazione della vettura e della gara, contribuendo a creare sinergie che riescono a ridurre i costi e le tempistiche organizzative e burocratiche caratteristiche di determinati tipi di manifestazioni.

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