Rémi Taffin,
Direttore Attività in Pista di Renault Sport F1:
Sochi è un nuovo
circuito comparso all’interno del calendario sportivo nel 2014, ma le sue
caratteristiche lo rendono simile ai tracciati che abbiamo già affrontato in
questa stagione e in passato. Infatti, la pista più simile a Sochi è quella di
Singapore, un tracciato cittadino ad alta velocità, inframezzato da curve
serrate. Vi sono anche similitudini con il circuito urbano di Valencia, dove la
Formula 1 ha fatto tappa tra il 2008 e il 2012. In base alle nostre
simulazioni, la velocità media raggiungerà i 200 km/h, con circa il 56% del
giro affrontato a pieno regime, ovvero un valore ben più elevato di quello
registrato durante le tappe urbane tradizionali.
Particolarmente lungo, il giro del circuito russo inizia con
una brusca accelerazione seguita da una fase di accelerazione massima. Il
rettilineo degli stand si prolunga in una curva a destra e il pilota dovrà
mantenere la velocità fino al punto di frenata della curva 2. Dovrà proseguire
quindi a massima velocità per oltre 14 secondi. In questo segmento, il motore a
combustione interna e il turbocompressore saranno sottoposti a sollecitazioni
importanti. Tuttavia, questi due elementi del gruppo propulsore dovranno
affrontare solo un'altra porzione di tracciato particolarmente impegnativa,
ovvero la grande curva collocata nella parte opposta del circuito che collega
le curve 10 e 13.
Il secondo settore è molto più discontinuo, in quanto
include diverse curve ad angolo retto che offrono al MGU-K l'occasione di
recuperare energia. Le due zone di rallentamento più importanti si trovano a
livello delle curve 2 e 4, che circondano il complesso olimpionico, e vedranno
le monoposto rallentare fino a 100 km/h. Ciascuna delle fasi di frenata durerà
circa 2,5 secondi. La porzione collocata dall'altra parte del circuito è
composta da tratti simili. È il caso della curva 13, dove le auto rallenteranno
fino a 85 km/h. Il settore si dimostra quindi delicato, ma offre ai piloti
diverse possibilità di sorpasso.
Tutti i nuovi percorsi richiedono ovviamente un'intensa
preparazione a monte e abbiamo potuto lavorare in modo efficace basandoci sui
dati dei circuiti simili. Ad esempio, ci aiuta aver corso di recente a
Singapore, perché il circuito possiede la stessa combinazione di curve serrate
collegate da rettilinei in cui la potenza gioca un ruolo chiave. Ecco perché
riteniamo che il nostro gruppo propulsori si dimostrerà performante in Russia,
dato che questo genere di circuito consente al Renault Energy F1-2014 di
esprimere le proprie qualità. Come abbiamo constatato a Marina Bay, le
differenze tra le migliori monoposto sono irrisorie. Dovremo quindi essere in
grado di procedere verso gli avamposti per ottenere un buon risultato nella
corsa».
Il contributo di Total
Gli additivi inclusi nei nostri carburanti da F1 sono
fondamentali per il gruppo propulsore Renault Energy F1-2014. Ciò per evitare
il deterioramento e il crollo della potenza del motore nel suo ciclo di vita.
Gli additivi sviluppati dai nostri ricercatori permettono la riduzione
dell’attrito fra i segmenti. Evitano anche i depositi sulle calotte dei pistoni
e le parti calde del motore, lubrificano le pompe a benzina ad alta pressione
ed evitano la cokefazione degli iniettori. Le molecole attive presentano
differenti proprietà: detergenza, anti corrosione, anti ossidazione, riduzione
dell'emulsione con l'aria, modifica degli attriti, miglioramento della
combustione e del numero di ottani.
Renault Energy F1-2014: curiosità
- Dopo Spa e Silverstone, Sochi presenta il terzo giro più
lungo del calendario sportivo, superando i 5,8 km. Il consumo di carburante al
giro raggiungerà senz'altro livelli elevati, ma le numerose curve serrate e le
brusche fasi di accelerazione permetteranno ai due generatori elettrici (MGU-K
e MGU-H) di recuperare energia sufficiente per bilanciare la situazione. Di
conseguenza, non prevediamo di avvicinarci al limite dei 100 kg di benzina
destinati alla corsa.
- Per preparare al meglio questa sfida, gli ingegneri hanno
condotto una serie di test sul banco dinamico per effettuare simulazioni e
ricreare un giro completo del circuito russo. Hanno inoltre fatto ricorso al banco
di potenza per convalidare diversi aspetti legati alle prestazioni e pensiamo
che queste informazioni si riveleranno particolarmente utili a Sochi.
- Il meteo locale sembra essere in linea con il resto
d'Europa in questo periodo dell'anno, la temperatura potrà salire fino a 20°C
nel corso della giornata. La mattina e la sera le temperature potranno essere
molto rigide. La partenza del Gran Premio è fissata per le 15, ora locale, è
quindi molto probabile che la colonnina scenda durante la corsa. Una situazione
che avrà un'influenza sulle prestazioni degli pneumatici e un fattore che i
responsabili della strategia dovranno tenere in considerazione, in particolare
in questa corsa altamente contesa.
- Come in occasione di nuovi appuntamenti sportivi, la sfida
maggiore consiste nel far corrispondere i risultati osservati durante le
simulazioni alla performance in pista. La natura inedita del circuito renderà i
preparativi particolarmente intensi e accentuerà il carico di lavoro durante il
weekend. La maggior parte delle scuderie adotteranno un approccio tradizionale
venerdì, giusto il tempo di sistemarsi ai blocchi di partenza e familiarizzare
con l'ambiente, prima di mostrarsi sempre più intraprendenti nel corso dei tre
giorni.
Nessun commento:
Posta un commento