Secondo i dati pubblicati dal Ministero delle Infrastrutture
e dei Trasporti, a giugno il mercato italiano dell’auto totalizza 127.489 immatricolazioni, pari al 3,8% in
più rispetto a giugno dello scorso anno. Nel primo semestre 2014, i volumi
immatricolati si attestano a 756.818
unità, il 3,3% in più rispetto al primo semestre 2013.
“La raccolta
ordini positiva degli scorsi mesi ha riportato in rialzo le immatricolazioni a
giugno, anche se con volumi non molto elevati - ha commentato Roberto Vavassori, Presidente di ANFIA. Si
consideri, infatti, che il confronto avviene con un giugno 2013 che aveva
totalizzato appena 122.815 unità, risultato mai così basso, per questo mese,
dal lontano 1978 (99.127 unità)1.
Del resto, il ritmo di espansione dell'attività economica,
in questo primo semestre dell’anno, è stato modesto e continua ad essere
condizionato dalle difficoltà di accesso al credito da parte delle imprese e
dalla debolezza del mercato del lavoro. I comportamenti di spesa dei
consumatori, quindi, continuano ad essere orientati alla prudenza, complici la
crisi dei redditi e gli elevati costi legati al possesso e all’utilizzo
dell’auto. Lo dimostrano i dati: nel periodo gennaio-maggio 2014, le vetture
intestate a persone fisiche rappresentano solo il 59,3% di tutto
l’immatricolato, pari a 2,7 punti in meno rispetto alla quota di un anno fa. Le
vetture intestate ad aziende (società, leasing, noleggio, taxi) sono il 40,7%,
il noleggio registra una crescita del 20% e una quota che passa al 23,6% dal
20,3% di un anno fa.
Ribadiamo, quindi – ha concluso Vavassori – l’importanza di
rendere più facile l’accesso al credito per chi desideri acquistare un’auto
nuova e, riguardo al segmento delle auto
aziendali, di favorire l’adeguamento della loro quota di
mercato in Italia ai livelli degli
altri maggiori Paesi europei, puntando su una maggiore
detraibilità dell’IVA e deducibilità fiscale dei costi. Intanto, i dati a
consuntivo del 2013, ci dicono che il parco circolante italiano continua ad
invecchiare: l'età mediana, in aumento rispetto al 2012,
è arrivata a 12 anni e 2 mesi per le auto a benzina e a 7
anni e 7 mesi per le auto diesel”.
Secondo l’indagine ISTAT, a giugno l’indice del clima di
fiducia dei consumatori
(base 2005=100) cala leggermente, passando da 106,2 del mese
precedente a 105,7.
Riguardo alla situazione economica del Paese, i giudizi
sulle condizioni attuali migliorano (il saldo passa a -77 da -81), mentre per
le attese si rileva un lieve miglioramento (il saldo passa a 11 da 10).
Le valutazioni sull’opportunità di acquisto di beni durevoli
mostrano un peggioramento dei giudizi sulla convenienza all’acquisto immediato
(a -76 da -70 il saldo) e anche per le
intenzioni future di acquisto si registra una diminuzione,
con il saldo che arriva a -82 da
-74 di maggio.
Secondo i dati provvisori ISTAT, inoltre, l’indice nazionale
dei prezzi al consumo
aumenta dello 0,1% rispetto al mese precedente e dello 0,3%
nei confronti di giugno
2013, in rallentamento rispetto a maggio 2014 (+0,5%).
Tra le componenti che incidono su questo calo
dell’inflazione, abbiamo anche la decelerazione della crescita su base annua
dei prezzi dei Beni energetici non regolamentati, (+0,4%, dal +0,8% di maggio),
anche per effetto del confronto con un
giugno 2013 in cui il rialzo congiunturale dei prezzi fu
pari allo 0,5%.
I prezzi
dei carburanti presentano,
comunque, andamenti diversi.
Il prezzo della Benzina aumenta dello 0,5% in termini
sia congiunturali sia tendenziali, con un rallentamento della crescita su base
annua di sei decimi di punto percentuale rispetto a maggio (+1,1%), cui
contribuisce il confronto con giugno 2013, mese in cui si registrò, invece, un
rialzo congiunturale più elevato (+1,1%). Il prezzo del Gasolio segna un aumento
modesto (+0,1%), e il relativo tasso tendenziale scende allo 0,4% (da +1,3% del
mese precedente); anche in questo caso la decelerazione della crescita è
risultato del confronto con giugno 2013, quando si rilevò un aumento
congiunturale maggiore (+1,0%).
I prezzi degli Altri carburanti diminuiscono su base mensile
dello 0,4% – per effetto del ribasso del GPL – e, dopo nove mesi consecutivi di
flessione, mostrano una pur lieve crescita a livello tendenziale (+0,1%; era
-2,3% a maggio).
Secondo l’anticipazione
dello scambio di dati tra ANFIA e UNRAE, a giugno 2014 gli ordini raccolti
ammontano a oltre 117.000, quasi il 7% in più rispetto a giugno 2013. Il primo
semestre 2014 ha chiuso con 756.000 contratti, circa l'8% in più rispetto al
primo semestre 2013.
Le
marche nazionali, nel
complesso, totalizzano nel
mese 34.728 immatricolazioni
(+3%), mentre nel primo semestre 2014 i volumi ammontano a 213.002 unità
(-0,4%).
I marchi di Fiat Group Automobiles (escludendo Ferrari e
Maserati) totalizzano 34.570
immatricolazioni nel mese (+2,8%) e 211.995 immatricolazioni
(-0,6%) nei primi sei mesi dell’anno.
Segno positivo, a giugno, per i marchi Fiat (+4,7%), Jeep
(+42,9%) e Maserati (+460%). Anche Lamborghini chiude il mese in rialzo (+250%).
Nei primi sei mesi del 2014, risultati
positivi per Fiat (+0,7%), Jeep (+36%) e Maserati (+596%).
Sono sempre cinque i marchi italiani presenti nella top ten
dei modelli più venduti a maggio. Si conferma in testa alla classifica Fiat
Panda (8.654 unità), seguita, in seconda posizione, da Fiat 500 (5.813), che
risale di due posti rispetto al mese precedente, e da Fiat 500L (5.047). Al
quarto posto troviamo Fiat Punto (4.915), che conquista quattro posizioni
rispetto alla top ten di maggio, mentre si colloca al sesto Lancia Ypsilon
(4.142).
Conduce ancora una volta la classifica delle dieci auto
diesel più vendute nel mese Fiat
500L (3.682 unità) seguita, in quinta posizione, da Fiat
Panda (1.858). Al nono posto troviamo, infine, Fiat Punto (1.445).
Resta sui
livelli dello scorso anno, infine, il mercato dell’usato, che a giugno
totalizza 322.909 trasferimenti di proprietà al lordo delle minivolture a
concessionari (+0,2%). Il consuntivo del primo semestre 2014 risulta in leggero
ribasso (-1,4%) rispetto al primo semestre 2013, per un totale di 2.110.326
unità.
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