Panoramica del tracciato di Spielberg - Rémi Taffin, Direttore Attività in Pista di Renault Sport F1:
“È un piacere tornare in Austria per la prima volta dal
2003. Il tracciato di Spielberg è interessante, un fluido susseguirsi di curve
che a prima vista può sembrare un gioco da ragazzi, ma in realtà nasconde
insidie di non poco conto per i gruppi propulsori. Dovremo davvero superarci.
Dal momento che la pista è formata da quattro rettilinei, il
motore a combustione interna funzionerà a pieno regime per buona parte del giro
– il 50% per l’esattezza, stando alle nostre simulazioni, come a Montréal o
Silverstone. Queste accelerazioni prolungate sottoporranno a forti
sollecitazioni sia il V6 che il MGU-H,
che dovrà recuperare considerevoli quantità di energia prima di distribuirla al
MGU-K per ridurre il tempo sul giro. Da questo punto di vista, il circuito di
Spielberg condivide le stesse caratteristiche del Gilles-Villeneuve, in Canada.
Il Red Bull Ring
conta solo nove curve, perciò il MGU-K non avrà modo di recuperare tanta
energia in frenata. Detto questo, dovremo assicurarci che il generatore
elettrico sia in grado di erogare al V6 tutta la potenza necessaria, sfruttando
al massimo ogni singolo kW accumulato.
L’altitudine del tracciato di Spielberg pone un’ulteriore
sfida: per compensare la scarsa pressione atmosferica, il turbocompressore
girerà a una maggiore velocità, mettendo a dura prova i limiti dei componenti.
Comunque, siamo riusciti a ricreare queste condizioni
climatiche sui nostri banchi di prova, perciò confidiamo nella nostra
preparazione. La vittoria ottenuta in Canada è stata senza dubbio un’iniezione
di ottimismo, la conferma che abbiamo intrapreso la strada giusta, anche se
mancano ancora parecchie tappe prima di poter occupare saldamente il primo
gradino del podio.”
Il contributo di
Total
Dal 2008, il regolamento tecnico impone alle scuderie
l’impiego di composti di origine non fossile, meglio noti come bio-carburanti.
L’obbligo di integrare il 5,75% (in massa) di composti provenienti da fonti
rinnovabili è uno dei fondamenti della “ricetta” per la F1. Queste molecole non
fossili possono contenere ossigeno, come l’etanolo, oppure idrocarburi ottenuti
a partire dalla decomposizione batterica degli scarti vegetali della catena
alimentare. In questo caso, si parla di carburanti rinnovabili o biocarburanti
di seconda generazione. Anche alcuni alcool offrono un numero di ottano
elevato, che può risultare utile per contenere il fenomeno del “knock” (battito
in testa) nel turbocompressore.
Renault Energy
F1-2014: curiosità
- La pista si trova 700 metri sopra il livello del mare, la
stessa altitudine del circuito di Interlagos. A questa altitudine i motori
aspirati, che sfruttano l’ossigeno contenuto nell’aria, perdono il 7% di
potenza, cioè l’1% ogni 100 metri, a causa della rarefazione dell’ossigeno. I
motori turbocompressi, invece, non subiscono questa perdita di potenza perché
mantengono una pressione costante all’interno del turbo e del compressore
indipendentemente dal tasso di ossigeno presente nell’atmosfera. In questo
modo, l’aria che circola nel propulsore conterrà sempre la stessa quantità di
ossigeno.
- I fan della Formula 1 si ricorderanno sicuramente l’epoca
in cui i motori turbo facevano fatica ad avviarsi in Austria e in Sudafrica,
due tracciati ad alta quota. Le migliorie apportate al motore di avviamento, al
turbocompressore e al motore endotermico dovrebbero aver risolto il problema.
- Questa stagione vede le monoposto sempre più impegnate in
simulazioni e altre prove, perciò la preparazione di un Gran Premio richiede
ormai il doppio del lavoro al team di Viry-Châtillon. In vista
dell’appuntamento austriaco sono state spese circa 100 ore di lavoro, senza
contare l’indispensabile operazione di mappatura del motore eseguita dagli
addetti al motore sul campo.
- Il consumo di carburante non dovrebbe essere un problema a
Spielberg, data la brevità del percorso e il tempo sul giro relativamente
limitato. Avendo poche curve, non sono richieste accelerazioni profonde o
frenate decise – due fattori che in genere aumentano sensibilmente il consumo
di carburante.
- Renault si è imposta tre volte al GP d’Austria.
Jean-Pierre Jabouille ha trionfato nel 1980 al volante della sua RS01, seguito
da Alain Prost nel 1983 a bordo della poderosa RE40. Jacques Villeneuve è stato
l’ultimo campione a bordo di una Williams nel 1997, anno della sua consacrazione
nel gotha della Formula 1.
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