Sostenuto dagli acquisti delle flotte nei primi mesi
dell’anno, ma ancora in sofferenza sul fronte dei privati - Secondo i dati
pubblicati oggi dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, a maggio il mercato italiano dell’auto
totalizza 131.602 immatricolazioni, pari al 3,8% in meno rispetto a maggio dello scorso anno (136.850 unità).
Nei primi cinque mesi dell’anno, i volumi immatricolati si
attestano a 628.719 unità, il
3,1% in più
rispetto allo stesso periodo del 2013.
“Dopo cinque
mesi di crescita, il mercato italiano torna a mostrare segnali di cedimento che
occorre arginare al più presto – ha commentato Roberto Vavassori, Presidente di ANFIA. Sebbene gli ordini raccolti
nei primi cinque mesi dell’anno siano in rialzo, facendo ben sperare per le
immatricolazioni dei prossimi mesi, e anche il clima di fiducia dei consumatori
continui a migliorare, la ripresa va incoraggiata e sostenuta, anche
considerando la debolezza del canale di vendita dei privati. Basti pensare – ha
proseguito Vavassori – che nel primo quadrimestre 2014 la quota delle vetture
intestate a persone fisiche risulta in regresso di 3,3 punti rispetto a
gennaio-aprile 2013. Diverso l’andamento delle vetture intestate ad aziende
(società, leasing, noleggio, taxi) che, grazie alle politiche di acquisto
normalmente concentrate nei primi mesi dell’anno, fanno registrare un
incremento delle immatricolazioni del 15,8% nello stesso periodo, con una
sostenuta crescita (+27%) del noleggio.
Questi dati suggeriscono
due riflessioni importanti,
che richiedono provvedimenti urgenti – ha concluso il
Presidente: in primo luogo che è necessario facilitare l’accesso al credito per
chi è intenzionato ad acquistare un’auto nuova, anche considerando il preoccupante
progressivo invecchiamento del parco circolante italiano e, in secondo luogo, è
indispensabile e improcrastinabile un incremento della quota di mercato delle
auto aziendali in linea con quella degli altri principali Paesi europei,
intervenendo anzitempo sulla detraibilità dell’IVA e sulla deducibilità fiscale
dei costi”.
Secondo l’indagine
ISTAT, a maggio l’indice del clima di fiducia dei consumatori
(base 2005=100) subisce un nuovo aumento, passando da 105,5
del mese precedente a
106,3. Riguardo alla situazione economica del Paese, i
giudizi sulle condizioni attuali migliorano (il saldo passa a -82 da -95),
mentre per le attese si rileva un peggioramento (il saldo passa a 11 da 14).
Per quanto riguarda l’opportunità di acquisto di beni
durevoli aumentano i giudizi sulla convenienza all’acquisto immediato (a -70 da
76 il saldo) e anche per le intenzioni future di acquisto di beni durevoli si
registra un aumento, con il saldo che arriva a -74 da
-91 di aprile.
Secondo i dati provvisori ISTAT, inoltre, l’indice nazionale dei prezzi al consumo
diminuisce dello 0,1% rispetto al mese precedente e aumenta dello 0,5% nei
confronti di maggio 2013, in rallentamento rispetto ad aprile 2014 (+0,6%).
Il lieve calo
dell’inflazione è parzialmente
bilanciato dall’aumento tendenziale
dei
prezzi dei Beni
energetici non regolamentati (in flessione nei nove mesi precedenti), che
segnano un rialzo congiunturale dello 0,1% e una crescita tendenziale dello
0,7% (da
-2,1% di aprile), su cui incide il confronto con maggio 2013
(in quel mese si registrò un calo congiunturale dei prezzi del 2,7%).
I prezzi dei carburanti presentano, comunque, dinamiche tra
loro diverse. Il prezzo della Benzina
aumenta dello 0,6% rispetto al mese precedente e, dopo nove mesi
consecutivi di flessione, mostra una crescita dell’1,1% su base tendenziale
(era -2,2% ad aprile), cui contribuisce anche il confronto con maggio 2013,
mese in cui si registrò, invece, un sensibile calo congiunturale (-2,7%). Il prezzo del Gasolio non varia su base
mensile e il
relativo tasso tendenziale – sempre dopo nove mesi di valori
negativi – torna positivo, portandosi a +1,3% (da -1,7% di aprile); anche in
questo caso l’inversione di tendenza è risultato del
confronto con maggio
2013, quando si
registrò un marcato
calo congiunturale (-3,0%). I prezzi degli Altri carburanti segnano un
decremento su base
mensile dello 0,9% – dovuto al ribasso del GPL – e mostrano
una netta riduzione dell’ampiezza della flessione su base annua (-2,3%, da
-6,4% di aprile).
Secondo
l’anticipazione dello scambio di dati tra ANFIA e UNRAE, a maggio 2014 gli
ordini raccolti ammontano a 132.000 unità, in crescita del 3,6% rispetto a
maggio
2013. Nei primi 5 mesi del 2014, gli ordini registrati sono
oltre 640.000, oltre l’8% in più
rispetto ai primi 5 mesi del 2013.
Le marche nazionali, nel complesso,
totalizzano nel mese 36.872
immatricolazioni (10,8%), mentre nel progressivo da inizio 2014 i volumi
ammontano a 178.159 unità (-1,1%).
I marchi di Fiat
Group Automobiles (escludendo Ferrari e Maserati) totalizzano 36.720
immatricolazioni nel mese (-11%) e
177.323 immatricolazioni (-1,3%) nei primi cinque mesi dell’anno. Segno
positivo, a maggio, per i marchi Jeep
(+70,5%) e Maserati (+600%).
Nei primi cinque mesi del 2014, risultati positivi per Jeep (+34,8%), Ferrari (+0,8%) e
Maserati (+631,6%).
Sono sempre cinque i marchi italiani presenti nella top ten
dei modelli più venduti a maggio. Si confermano ai primi due posti, Fiat Panda (10.263 unità) e Fiat 500L
(5.878), seguite, al terzo posto, da Lancia Ypsilon (5.175), che avanza di
due posizioni rispetto al mese precedente. Al quarto posto si colloca Fiat 500 (4.876), mentre in sesta
posizione troviamo Fiat Punto (4.270).
La top ten diesel
vede sempre in testa Fiat 500L (4.591 unità) seguita, in seconda posizione,
da Fiat Panda (2.844). All’ottavo
posto troviamo, infine, Fiat Punto
(1.570), seguita, al nono, da Alfa
Romeo Giulietta (1.564).
Battuta d’arresto per
il mercato dell’usato, che passa dal
+5,1% di aprile ad una contrazione del 10% a maggio, per un totale di 349.883
trasferimenti di proprietà al lordo delle minivolture a concessionari. Nel
progressivo 2014, i volumi complessivi si attestano a 1.787.417 unità, pari
all’1,7% in meno rispetto ai livelli dello stesso periodo del 2013.
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