Le imprese italiane spendono in media 541,49 euro all’anno per la connessione ad internet. È quanto ha
scoperto l’Osservatorio SuperMoney, unico portale italiano
accreditato dall’Agcom per il confronto delle tariffe di telefonia. L’Osservatorio ha infatti analizzato le diverse promozioni e
tariffe business attualmente disponibili sul mercato, il cui costo varia da un minimo di 340 euro ad un massimo di 747,80 euro l’anno.
Tutte le offerte dedicate ai clienti business prevedono la possibilità di navigare senza limiti: le vere discriminanti sono la velocità della connessione e il prezzo delle tariffe. Telecom Italia, Infostrada e Vodafone offrono una velocità di 20 Mega, al costo rispettivamente di 340, 456,63 e 747,80 euro l’anno.
Leggermente più veloce la connessione con Tiscali (24 Mega con un
costo annuo di 684 euro), mentre Fastweb
offre una connessione super veloce a 100
Mbps al costo di 479 euro l’anno. A seconda delle compagnie, poi, si avrà
il router wi-fi compreso nella tariffa, oppure chiamate illimitate verso mobili
e fissi. L’Osservatorio ha poi analizzato le tariffe relative agli anni
passati, per capire se, con la trasformazione digitale delle aziende i costi si
fossero abbassati. Purtroppo la variazione di prezzo è davvero minima: nel 2013 le imprese spendevano in media 545,39 euro l’anno, mentre nel 2012 la
spesa media era di 569,59 euro.
Anche quanto riguarda la velocità di connessione, però, la
situazione non è incoraggiante: secondo i dati Istat, solo tre imprese su dieci, infatti, dispongono di una connessione
internet con una velocità di navigazione
superiore a 10 Mega. Cresce invece il numero delle imprese che utilizza la
connessione ad internet: se nel 2012 il 95,7% delle aziende era connesso, nel
2013 la percentuale è salita al 96,8%.
“Ormai quasi tutte le aziende italiane non possono fare a meno
della connessione ad internet, ma la problematica è nella qualità di queste
connessioni”, ha commentato Andrea
Manfredi, Amministratore Delegato di
SuperMoney. “Qualche tempo fa l’Osservatorio aveva infatti rilevato che
solo l’11,3% delle aziende poteva attivare una connessione a 100 Mbps:
l’ostacolo non sono tanto i costi, quanto piuttosto la mancanza di
infrastrutture per la connessione a fibra ottica”.
“È perciò fondamentale – conclude Manfredi – che gli operatori, di
concerto con le istituzioni, si adoperino per colmare il divario che divide le
regioni italiane e raggiungere gli obiettivi dell’Agenda Digitale, per
permettere alle nostre aziende di essere realmente competitive sul mercato”.
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