Rémi Taffin,
Direttore Attività in Pista di Renault Sport F1, presenta il tracciato di Barcellona.
“Il Gran Premio di Spagna vedrà scendere in pista la seconda
fase dell’evoluzione tecnica iniziata in Cina. Gli ultimi upgrade non sono
fisicamente visibili: per offrire una maggiore guidabilità e, quindi,
ottimizzare le prestazioni generali siamo intervenuti a livello di software e
di gestione ed efficienza energetica. Contiamo su queste novità per proseguire
la nostra progressione anche a Barcellona.
Il tracciato si configura come mediamente impegnativo. Pur
non avendo potuto effettuare sessioni di test su questa pista durante la
stagione, la preparazione è abbastanza semplice e non ci aspettiamo sorprese
degne di nota. Il break di tre settimane tra il Gran Premio di Cina a quello di
Spagna ci ha consentito di compiere importanti progressi e, dato che le
caratteristiche del circuito anticipano in buona parte quelle delle piste che
affronteremo nei prossimi mesi, assisteremo a una “lotta all’ultimo motore”
molto serrata.
Grazie alle curve strette, come la n° 10 o la chicane, è
abbastanza semplice recuperare energia sul giro. Questi due tratti, in
particolare, offriranno al MGU-K la possibilità di ricaricarsi, mentre le
batterie del MGU-H non si esauriranno sul lungo rettilineo dei box. Inoltre,
affrontando le curve a velocità fortemente variabili, il consumo di carburante
non dovrebbe essere un grosso problema.
In definitiva, gli elementi chiave per ottenere prestazioni
ottimali saranno la reattività del gruppo propulsore nelle curve rapide, ad
esempio la 3 e la 8, e la stabilità del retrotreno in fase di frenata e scalata
nelle curve lente, come la già citata n° 10. Nelle ultime tre settimane abbiamo
lavorato duramente su questi parametri, perciò arriveremo in Spagna fiduciosi
nelle nostre possibilità.”
Renault Energy
F1-2014: curiosità
- Il circuito di
Barcellona è il primo ad altitudine variabile della stagione, in
particolare nel settore iniziale. Questa specificità influisce direttamente
sulla mappatura, che dovrà tenere conto del parametro in fase di accelerazione.
Nonostante le variazioni siano meno drastiche rispetto al Belgio o all’Austria,
il banco di prova spagnolo consentirà di raccogliere dati preziosi in vista di
questi due Gran Premi.
- Dal momento che il circuito non ha ospitato sessioni di
test nel 2014, le monoposto dovranno concentrarsi sulle prove di venerdì, che
saranno indispensabili per validare le numerose novità.
- Il rettilineo dei
box, lungo 1 km, dovrebbe permettere di raggiungere velocità superiori ai
300 km/h. Più la velocità sarà elevata all’uscita dall’ultima curva, più lo
sarà di conseguenza in questo tratto.
- La chicane del
terzo settore è lenta e richiede un controllo di precisione sul motore, non
solo all’ingresso ma anche nel punto centrale. In realtà, è proprio qui che il
pilota deve riprendere l’acceleratore, approfittando del cambio di direzione.
- In Spagna il raffreddamento non sarà motivo di
preoccupazione. I team infatti hanno già dovuto affrontare livelli di
temperatura e umidità simili in Bahreïn e in Malesia, perciò sono preparati a
gestire l’aumento delle pressioni interne.
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