Riduzione dell’imposizione fiscale sull’utilizzo dell’autoveicolo
e interventi per il rilancio dell’industria automotive, insieme all’auspicato
aumento dei volumi di produzione sul territorio nazionale: ecco ciò che occorre
per ripartire...
Secondo i dati
pubblicati dal Ministero
delle Infrastrutture e dei Trasporti, a marzo il mercato italiano dell’auto totalizza 139.337
immatricolazioni, in crescita del 5% rispetto a marzo dello scorso anno
(132.753 unità). Nel primo trimestre 2014, i volumi immatricolati si
attestano a 376.519 unità, il 5,8% in più rispetto al primo trimestre 2013.
“Un altro
segnale di ripresa caratterizza il terzo mese dell’anno, proseguendo nel
recupero avviato a dicembre 2013 – ha commentato Roberto Vavassori, Presidente di ANFIA.
L’ottimismo che potrebbero ispirare questi dati resta
comunque cauto, se si considera
che i volumi annualizzati sono ancora distanti da quelli
fisiologici per il mercato italiano: nel primo trimestre 2014 le
immatricolazioni registrate sono il 48,9% in meno rispetto a quelle del primo
trimestre 2007.
Se qualche premessa per ripartire comincia a delinearsi – ha
proseguito Vavassori – per
un vero ritorno della domanda a livelli normalizzati per il
nostro Paese, si fa pressante la
necessità di ridurre
l’imposizione fiscale sull’utilizzo
dell’autoveicolo, anche portando
la deducibilità delle auto aziendali in pari con quella degli altri maggiori
Paesi europei. Una fiscalità, quella dell’autoveicolo, recentemente ancora
aggravata da un aumento delle accise sui carburanti (di 0,24 Euro al litro), il
decimo negli ultimi 5 anni. In sostanza, pur acquistando e utilizzando meno
l’auto, gli automobilisti continuano a pagare sempre di più.
Ma la ripresa passa anche dal rilancio dell’industria
automotive, la cui centralità, nel nostro
sistema economico, rimane
indiscussa: basti pensare
che nel 2013,
la componentistica italiana è riuscita a mantenere un trend crescente
delle esportazioni (+5,7% rispetto al 2012), per un valore di 19,3 miliardi di
Euro. Le nostre imprese, tuttavia, sono in difficoltà nel confronto con i
competitor europei, a causa della disparità di condizioni del sistema Italia
rispetto agli altri Paesi.
Ecco che, quindi,
gli interventi sui temi del rilancio di competitività, dell’internazionalizzazione,
della ricerca e sviluppo e della riduzione dei costi dell’energia elettrica, –
ha concluso il Presidente ANFIA – prioritari nell’agenda dei lavori della
Consulta Automotive, insieme all’auspicato aumento dei volumi di produzione di
autoveicoli sul territorio nazionale, sono fondamentali per farci recuperare il
posto che ci spetta nella competizione europea e globale”.
In base ai dati
preliminari delle immatricolazioni per alimentazione, le vetture diesel raggiungono una quota del 57,3% del totale
immatricolato nel mese (2,1 punti in più rispetto a febbraio 2014), contro il
54,6% di un anno fa. Per le vetture a
benzina la quota di marzo 2014 è pari al 29,6% (in calo di 1,9 punti
rispetto a febbraio 2014), mentre era a 29,8% a marzo 2013. Le autovetture ad alimentazione alternativa
vedono complessivamente calare, rispetto a un anno fa, la propria quota di mercato (da 15,6% a 13,1%). La
quota delle vetture a metano passa dal
5,7% al 4,2% del totale immatricolato, le vetture ibride crescono, passando dallo 0,9% all’1,4% di quota,
mentre per il GPL la quota si
attesta al 7,5% contro il 9% di un anno
fa. Rispetto a febbraio 2014, la quota
delle vetture ibride rimane stabile, mentre quella del metano cresce (da 3,6% a 4,2%) e quella
del GPL diminuisce (da 8,3% a 7,5%).
Secondo
l’indagine ISTAT, a marzo l’indice del clima di fiducia dei consumatori (base
2005=100) registra un significativo incremento, passando a 101,7 da 97,7 del
mese precedente.
Riguardo alla situazione economica del Paese, migliorano sia
i giudizi sulle condizioni attuali,
che le attese
future (i saldi
passano da -117
a -111 e
da -20 a 2
rispettivamente).
In riferimento all’acquisto di beni durevoli, diminuiscono i
giudizi sulla convenienza all’acquisto immediato (da -79 a -83 il saldo) mentre
le intenzioni future di acquisto per i prossimi non subiscono modifiche e il
saldo si conferma a -95.
Secondo le stime preliminari ISTAT, inoltre, l’indice
nazionale dei prezzi al consumo aumenta dello 0,1% rispetto al mese precedente
e aumenta dello 0,4% nei confronti di marzo 2013, in decelerazione rispetto a
febbraio 2014 (+0,5%).
Al rallentamento dell’inflazione contribuisce anche il calo dei prezzi dei carburanti, anche
se, considerati singolarmente, presentano dinamiche diverse.
Il prezzo della
Benzina aumenta dello 0,2% rispetto al mese precedente e mostra una
flessione del 4,6% a livello tendenziale, maggiore rispetto a quella registrata
a febbraio, pari al 3,6%, a causa del confronto con marzo 2013, quando
l’aumento congiunturale risultò più elevato (+1,3%). Il prezzo del Gasolio segna un calo su base mensile dello 0,1% e una
flessione del 3,6% su base annua (da -3,4% del mese precedente). I prezzi
degli Altri carburanti registrano un decremento
congiunturale marcato (-4,2%) – dovuto al sensibile ribasso del GPL – e
mostrano una netta accentuazione della flessione su base annua (-6,8%, dal
-3,8% registrato nel mese di febbraio).
Secondo l’anticipazione dello scambio di dati tra ANFIA e
UNRAE, a marzo 2014
gli ordini sfiorano le 140.000 unità, l'8% in più rispetto a
marzo 2013. Il primo trimestre
2014, invece, ha
chiuso con 385.000 contratti, quasi l'11% in più rispetto allo stesso periodo
del 2013.
Le marche
nazionali, nel complesso,
totalizzano nel mese
39.298 immatricolazioni (+3%), mentre nel trimestre i volumi ammontano a
106.305 unità (+2,7%).
I marchi di Fiat
Group Automobiles (escludendo Ferrari e Maserati) totalizzano 39.127 immatricolazioni nel mese (+2,8%) e
105.799 immatricolazioni (+2,5%) nei primi tre mesi dell’anno. Segno
positivo, a marzo, per i marchi Fiat (+3,8%), Alfa Romeo (+1,4%), Jeep
(+57,2%), Ferrari (+31,8%) e Maserati (+536,8%). Nel primo
trimestre 2014, risultati positivi per Fiat (+3,1%), Lancia/Chrysler (+2,1%),
Jeep (+17,1%), Ferrari (+2,8%) e Maserati (+821%).
I marchi italiani mantengono le prime 5 posizioni nella top
ten dei modelli più
venduti a marzo.
In testa alla classifica ancora Fiat
Panda (9.633 unità), seguita da Fiat
500L (7.069), che
risale di tre posizioni rispetto al mese precedente, e da Fiat 500, (5.356), che rimonta di una posizione rispetto a
febbraio. Al quarto posto troviamo Fiat
Punto (5.128) e,
stabile in quinta posizione, Lancia
Ypsilon (5.037).
La top ten diesel vede
in testa Fiat 500L (5.919 unità), che
conquista due posizioni rispetto a febbraio, seguita, al quarto posto, da Fiat Panda (2.448). In ottava e nona
posizione, rispettivamente, si collocano Fiat
Punto (1.636) e Alfa Romeo Giulietta (1.598).
Andamento
altalenante per il mercato dell’usato
che, dopo il segno positivo di febbraio
(+2,9%), segna, a
marzo, una contrazione del
2,4% dei trasferimenti
di proprietà al lordo delle mini-volture a concessionari (in totale
366.276 unità). Nel primo trimestre
2014 i volumi
complessivi si attestano
a 1.079.568 unità,
con una lieve flessione rispetto al primo trimestre
2013 (-0,8%).
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