Alla fine degli anni ‘60, Citroën fu tra i primi costruttori
al mondo ad utilizzare l’iniezione elettronica per l’alimentazione dei suoi
motori. Oggi 22 marzo al Castello degli Imperiali di Brindisi, racconteremo la
storia di questa innovazione e della sua importanza per la riduzione delle
emissioni inquinanti. Al convegno,
promosso dall’IDéeSse Club, parteciperanno tra gli altri Antonio Ficarella, preside della
facoltà di ingegneria industriale dell’Università del Salento, Pietro Talmesio, direttore dell’ENEA,
centro ricerche di Brindisi, Maurizio Marini, responsabile del Centro
Documentazione Storica Citroën e Angelo Sticchi Damiani, presidente
dell’Automobil Club Italia e vicepresidente della FIA.
Durante l'incontro verrà ricostruita la pionieristica
avventura che portò Citroën all'adozione dell'impianto di iniezione
elettronica, tracciando il percorso che tecnologico che prese in esame anche
strade rivoluzionarie come quella del motore Wankel o di inediti propulsori a
due tempi che già nei primi anni '70 erano equipaggiati di dispositivi
“stop&start”.
Alla lezione parteciperanno anche gli studenti dell'Istituto
Tecnico Industriale Enrico Fermi, che avranno la possibilità di scoprire un
frammento della storia dell'automobile ed i riflessi che ha avuto
sull'evoluzione della tecnologia in termini di riduzione dell'inquinamento e di
economia nei consumi.
L'iniziativa è stata promossa da Francesco Fedele,
consigliere dell'IDéeSse Club e referente dell'associazione dedicata alle
Citroën ID, D e DS per la Puglia e vedrà la partecipazione degli allievi
dell'ITIS Enrico Fermi.
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