Parte alla grande il XVII
Rallye di MonteCarlo Historique per la Scuderia
Milano Autostoriche: dopo i 1000 chilometri della tappa di concentrazione e
la prima vera prova di classificazione due concorrenti del sodalizio milanese
sono addirittura nelle prime tre posizioni assolute su 308 equipaggi partiti.
Si tratta di Fabio Babini con Maurizio
Torlasco su Porsche 911,
secondi, e Alberto Bergamaschi con
Danilo Scarcella su Volkswagen Maggiolone
1303S, terzi, a proprio agio sul difficile terreno completamente innevato
che premia chi è più veloce a discapito dei regolaristi esperti nella guida a
media.
L’assenza di neve della seconda tappa livella i valori sugli
standard del “Monte” storico, con Babini-Torlasco che si mantengono nelle prime
10 piazze assolute (quinti a fine giornata) e Bergamaschi-Scarcella che invece
scivolano prima al settimo posto, poi, a fine tappa, chiudono trentatreesimi.
Giorgio ed Edouardo Schon su Lancia Beta Montecarlo, lo scorso anno primi tra
gli equipaggi milanesi, sono quarantunesimi, e precedono Peter Zanchi e
Giovanni Agnese su Volkswagen Golf GTI (sessantottesimi) che perdono una
trentina di posizioni a causa di penalizzazione rimediata a seguito di eccesso
di velocità in paese. Intorno alla centesima piazza si trovano Roberto Gorni
con Angela Grasso su Ford Escort Mexico, poi Massimo Dall’Acqua con Mary Vicari
su Alfa Romeo 2000 GTV e più in là Sisti-Gregori su Golf GTI. Fortemente
penalizzati rispettivamente da innevamenti e problemi alla strumentazione
chiudono il gruppo dei piloti del team intorno al 250° posto Antonio Bertini
con Julia Hruska su Volvo 122S e Giovanni Recordati con Marco Verdelli su
Lancia Fulvia 1.6 HF.
La terza tappa inizia con due prove dal fondo reso
insidiosissimo dalla neve molle e sciolta che avvantaggia soprattutto i
concorrenti che partono da metà classifica in giù, con l’exploit di
Bertini-Hruska nella prima sezione a sole cinque posizioni dal 34° crono della
Porsche di Babini-Torlasco. Scivolano in
classifica a fine giornata Bergamaschi-Scarcella (59°), scavalcati in
classifica da Zanchi-Agnese (54°). Schon-Schon sono 65°, Dall’Acqua-Vicari
107°, Gorni-Grasso 122° e Sisti-Gregori 177°. Bertini-Hruska recuperano
posizioni, ma sono sempre attardati per l’uscita di strada che è costata loro
17.000 penalità, mentre Recordati-Verdelli si ritirano per la rottura
definitiva della strumentazione.
La quarta tappa è un incubo per Scon-Schon, alle prese con
problemi di navigazione e taratura degli strumenti, che rimediano 3.000
penalità in prova piombando al 142° posto. Tra i primi sono sempre
Babini-Torlasco a tenere alte le azioni della scuderia. Zanchi-Agnese e
Bergamaschi-Scarcella recuperano alcune posizioni, sono rispettivamente 47° e
50° a fine tappa all’arrivo a Monaco. Dell’Acqua-Vicari risalgono al 97° posto
e Gorni-Grasso sono 116°.
Cinque ore di sosta nel Principato prima del rush finale
Monaco-Monaco, la terribile “ultima notte”, con due micidiali prove speciali,
il col de Turini (57 chilometri di strade rese insidiosissime dal ghiaccio
nascosto dietro ad ogni curva) ed i 46 chilometri del tratto cronometrato di
Loda. Qui gli equipaggi superstiti si giocano il tutto per tutto: un minimo
errore vuol dire buttare alle ortiche 5 giorni e 2500 chilometri di gara. La
rincorsa al podio dei piloti della Scuderia Milano Autostoriche si conclude con
l’ottimo 7° assoluto (su 257 vetture al traguardo) della Porsche di
Babini-Torlasco. La Golf di Zanchi-Agnese, con una prestazione maiuscola che la
vede addirittura 2° sull’ultimo crono, risale fino alla 31° posizione assoluta
davanti al Maggiolone di Bergamaschi-Scarcella, 35° in piena rimonta. Al 101°
posto chiude con una gara regolare la Ford Escort di Gorni-Grasso mentre uno
dopo l’altro, rispettivamente in 106° e 107° piazza, si classificano la Beta
Montecarlo di Schon-Schon, che recupera 40 posizioni, e l’Alfa GTV di
Dall’Acqua-Vicari (106°). Più attardata l’altra Golf di Sisti-Gregori (132°),
mentre la Volvo di Bertini-Hruska riduce un po’ il ritardo classificandosi al
181° posto. Un solo ritiro per il team, la Fulvia di Recordati-Verzelli.
Complessivamente positivo il risultato nella classifica
speciale a squadre, che assegna la 6° posizione assoluta alla Scuderia Milano
Autostoriche.
La Scuderia Milano Autostoriche raggruppa principalmente gli
amanti delle auto d’epoca ma anche gli appassionati di sfide su strada e in
pista col cronometro.
Nato nel 2006 dal gruppo dei soci fondatori, tutti amici che
gareggiavano insieme già da oltre dieci anni, il sodalizio conta attualmente
quaranta soci, tutti appassionati in piena attività, con un parco vetture
datate tra il 1930 e il 1980. Tra queste alcuni esemplari di indubbio valore
storico-collezionistico.
Peculiarità della
Scuderia Milano Autostoriche è lo spirito che accomuna tutti i soci ed i
simpatizzanti: amicizia e sportività.
Lo scopo della scuderia storica è quello di aiutare i soci
con consigli e suggerimenti per la loro attività agonistica e per la corretta
preparazione della vettura e della gara, contribuendo a creare sinergie che
riescono a ridurre i costi e le tempistiche organizzative e burocratiche
caratteristiche di determinati tipi di manifestazioni.
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