* Nove equipaggi
del sodalizio milanese al rallye di apertura della stagione classica di
regolarità * Oltre 300 auto al via da
MonteCarlo, Reims, Barcellona, Glasgow, Stoccolma e Osloe * Un rallye lungo
fino a oltre 3000 chilometri tra le nevi e i ghiacci delle Alpi francesi
Con la prima grande classica del panorama internazionale
delle competizioni storiche ritorna in forze la Scuderia Milano Autostoriche.
Il Rallye di MonteCarlo Historique, quest’anno alla sua XVII edizione, è da
sempre l’occasione per il sodalizio milanese di presentare le armi migliori
della scuderia per l’anno nuovo. Vincitrice
assoluta del rallye nel 2011 con Sala-Torlasco al volante della Porsche 911 del
1966, la Milano Autostoriche aveva già posto il sigillo di miglior scuderia
con l’appannaggio del titolo riservato ai team nell’edizione 2010 del
MonteCarlo storico.
L’edizione 2014 del rallye, che si disputerà in prevalenza
lungo le strade alpine della Francia sudorientale, prende il via da sei grandi città europee il 23 Gennaio per
radunare tutti i concorrenti, dopo la tappa differenziata di concentrazione che
va dai 1000 agli oltre 2000 chilometri, a Valence due giorni dopo. L’indomani, il 26 Gennaio, gli oltre 300 equipaggi
iscritti si sfideranno in 14 difficili tratti cronometrati sui colli e sui
passi molto spesso innevati e ghiacciati dell’inverno d’oltralpe per terminare,
dopo il rush finale dell’ultima notte
sulle Alpi della Costa Azzurra, il 29 gennaio alle prime ore del giorno sul
lungomare di Monaco. 3000 chilometri di strade prevalentemente “bianche” a
medie talvolta impossibili vedranno impegnati piloti provenienti da tutte le
parti del mondo al volante di vetture, tutte anteriori al 1979, che hanno fatto
la storia delle gare su strada.
Sono nove gli equipaggi che la Scuderia Milano Autostoriche
schiera al via del Rallye di MonteCarlo Historique 2014. Punta di diamante sono
senza dubbio Fabio Babini e Maurizio
Torlasco, al volante della Porsche 911, che prendono il via da Barcellona:
il primo, blasonato pilota che vanta eclatanti risultati internazionali in
pista, è reduce dal 3° posto assoluto dello scorso anno alla sua prima
esperienza in una gara storica; il secondo invece è uno dei più apprezzati
navigatori per gare d’epoca, vincitore assoluto dell’edizione 2011 del rallye.
Alla quarta esperienza nella gara monegasca, Peter Zanchi, pilota da rally con un notevole trascorso e
personaggio di spicco del mondo automobilistico nazionale, coadiuvato dal
navigatore Giovanni Agnese, ha
deciso di affrontare il “Monte” 2014 partendo da MonteCarlo senza il supporto
dell’assistenza tecnica, necessaria per un impegno così importante, fidando
nell’affidabilità della propria Golf 1.6
GTI strettamente di serie, portandosi nel baule i ricambi necessari e sul
tetto le gomme di scorta. Non meno coraggiosa la scelta di Alberto Bergamaschi, da quarant’anni sulla breccia in pista e nei
rallye, e Danilo Scarcella, al
volante di un potente Maggiolone 1600 replica works-car, che ritentano
l’avventura sulle nevi e sui ghiacci delle Alpi francesi partendo anch’essi da
MonteCarlo con l’obiettivo dichiarato di non usare mai pneumatici chiodati,
fiduciosi nelle performances winter dei Continental
ContiIceContact già sperimentati con successo l’anno prima. Da Barcellona
prendono il via inoltre anche Giorgio ed
Edouardo Schon, al volante della stessa Lancia Beta MonteCarlo che li vide
primo equipaggio della Milano Autostoriche lo scorso anno, e che Giorgio
utilizzò ai tempi, nel 1977, ottenendo un lusinghiero piazzamento nell’allora
moderno “MonteCarlo”. Sempre dalla capitale catalana partono Giovanni
Recordati, esperto pilota di rallye degli anni settanta e ottanta, con Marco Verdelli su una Lancia Fulvia HF
1.6 ex ufficiale, Sergio Sisti con
Roberto Gregori, al volante di una Golf GTI, veterani del “Monte” storico,
e Roberto Gorni e Angela Grasso, anch’essi habituè della gara monegasca, con la
Ford Escort Mexico 1600. Due new entries della scuderia prendono la partenza
invece da Reims: si tratta di Massimo dell’Acqua con Mary Vicari su una Alfa Romeo 2000 GTV e
di Antonio Bertini, coadiuvato dalla tedesca Julia Hruska (un cognome
importante per l’automobilismo italiano, e milanese in particolare) al volante
di una Volvo 122 S, entrambi alla loro prima esperienza del “MonteCarlo”.
“Sono nove equipaggi ben assortiti”, commenta Antonio Di Martino, presidente della
Scuderia Milano Autostoriche, “ciascuno con le proprie caratteristiche ben
individuate: si va dal velocista al ‘passista’, dal pilota estroso capace di
exploit impensabili in condizioni impossibili all’organizzatissimo regolarista
puro che si programma fino all’ultimo metro di gara. Certo che ne vedremo delle
belle, con oltre 300 concorrenti in agguato che non ti regalano nulla. Ma io ho
fiducia nella squadra e nello spirito che anima tutti i nostri equipaggi’, che
più di una volta mi hanno dato più di una soddisfazione”.
Il riferimento alla vittoria assoluta del 2011 e a quella
tra le scuderie del 2010 non è assolutamente casuale.
La Scuderia Milano Autostoriche raggruppa principalmente gli
amanti delle auto d’epoca ma anche gli appassionati di sfide su strada e in
pista col cronometro.
Nato nel 2006 dal gruppo dei soci fondatori, tutti amici che
gareggiavano insieme già da oltre dieci anni, il sodalizio conta attualmente
quaranta soci, tutti appassionati in piena attività, con un parco vetture
datate tra il 1930 e il 1980. Tra queste alcuni esemplari di indubbio valore
storico-collezionistico.
Peculiarità della Scuderia Milano Autostoriche è lo spirito
che accomuna tutti i soci ed i simpatizzanti: amicizia e sportività.
Lo scopo della scuderia storica è quello di aiutare i soci
con consigli e suggerimenti per la loro attività agonistica e per la corretta
preparazione della vettura e della gara, contribuendo a creare sinergie che
riescono a ridurre i costi e le tempistiche organizzative e burocratiche
caratteristiche di determinati tipi di manifestazioni.
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