Bosch
contribuisce allo sviluppo dell'internet delle cose e dei servizi attraverso la
realizzazione e l'impiego di mini sensori. In futuro, molti oggetti
riporteranno in rete il proprio stato, rendendo possibile una serie di nuove
funzioni e di modelli di business. Al
CES (Consumer Electronics Show) di Las Vegas, Bosch presenta i suoi
piccolissimi dispositivi per la "vita connessa" e le loro possibili
applicazioni. Meglio conosciuti come MEMS (micro sistemi elettromeccanici),
questi sensori racchiudono un enorme potenziale in pochi millimetri di
grandezza. Contengono strutture microscopiche capaci di misurare
l'accelerazione, la pressione atmosferica, il suono, la temperatura, o il campo
magnetico terrestre.
Completati da una batteria e un'interfaccia radio di
dimensioni compatte, i sensori MEMS possono inviare le loro elaborazioni allo
smartphone dell'utente attraverso la rete internet. Permetterebbero quindi a
qualsiasi oggetto di uso quotidiano di connettersi a internet, offrendo
innumerevoli applicazioni future.
I sensori Bosch
consentono agli smartphone di provare sensazioni
I sensori MEMS sono stati a lungo gli "organi
sensoriali" di molti dispositivi telefonici presentati al CES. Questa
tecnologia Bosch permette ai moderni apparecchi elettronici di
"sentire" e "udire", ruotando l'immagine sullo schermo da
come vengono maneggiati o registrando suoni e parole. I sensori sono
applicabili a smartphone, notebook, tablet, orologi digitali, consolle per videogiochi
e orologi per sportivi. Anche le compagnie di spedizione ne beneficiano, poiché
questi sensori permettono alle merci immagazzinate di comunicare tramite
internet il proprio numero e la propria allocazione. I sensori di accelerazione
applicati alle merci fragili, invece, sono in grado di confermare in qualsiasi
momento che non si sia verificata alcuna esposizione alle vibrazioni durante il
trasporto. Inoltre, se una cassa dotata di tali sensori cade a terra, il
sensore invia una email a una qualunque sede aziendale nel mondo grazie a
Internet.
"È solo
questione di tempo"
"Il punto oggi non è se il mondo reale e quello
virtuale si congiungeranno grazie a sensori come questi, bensì quando ciò
avverrà," sostiene Volkmar Denner,
presidente del consiglio di amministrazione di Robert Bosch GmbH.
"Sensori, batterie e trasmettitori si possono ora combinare in un'unica
unità che è così piccola, efficiente ed economica che se ne possono azionare a
milioni. Inoltre, dati mobili e canali radio sono accessibili ovunque. Ciò
significa che le basi per realizzare l'internet delle cose e dei servizi sono
già pronte."
Bosch fornisce sensori per un'ampia gamma di applicazioni
per le industrie del settore auto e dell'elettronica di consumo. Bosch è da
sempre all'avanguardia nella tecnologia MEMS e oggi genera in questo mercato
più vendite di qualsiasi altro fornitore. Dall'inizio della produzione nel
1995, l'azienda ha prodotto più di 3 miliardi di sensori MEMS. Nel 2012, sono
stati prodotti circa 600 milioni di sensori nel moderno stabilimento di
Reutlingen, ovvero 2,4 milioni per ogni giorno lavorativo. Oggi, ogni secondo,
uno smartphone utilizza sensori Bosch.
"Questi sensori interconnessi permettono di riconoscere
l'ambiente esterno e interagire con esso. Ne consegue un'intera gamma di nuove
soluzioni, che offrono più comfort, sicurezza ed efficienza energetica, e che
facciano risparmiare tempo e denaro agli utenti," afferma Dirk Hoheisel,
membro del consiglio di amministrazione Bosch. "Da questo momento non ci
sono limiti alle nuove applicazioni, alle funzioni e ai nuovi modelli di
business relativi ai nostri sensori. Scorgiamo in quest'area un enorme
potenziale".
Connessi al mondo
I sensori MEMS furono originariamente sviluppati per le
auto, per esempio nella rilevazione di slittamento all'interno del Sistema
Elettronico di Stabilità (ESP). Oggi tutti i veicoli moderni dispongono di un
massimo di 50 sensori, che supportano importanti funzioni di sicurezza e
comfort come l'adaptive cruise control (ACC) o cambi di marcia più fluido nel
cambio automatico. Tutti questi sensori hanno trasformato le auto in
trasmettitori di dati per l'elaborazione di informazioni aggiuntive e per la
connessione in tempo reale con l'ambiente esterno: il cosiddetto
"automotive cloud".
Sicurezza e comfort
ovunque, in ogni momento
Al CES Bosch presenta come i sensori siano un supporto
chiave per l'internet delle cose e dei servizi. Una rete di sensori wireless
raccoglie e riporta costantemente informazioni sull'ambiente circostante. Gli
utenti possono conoscere quali porte sono aperte e quali chiuse, quanto è
rumoroso, e come cambiano nel corso della giornata la temperatura, la pressione
atmosferica e l'umidità in punti diversi attorno allo stand. Un aspirapolvere
automatico è dotato di sensori MEMS e una scheda WiFi integrata che riportano
continuamente la sua posizione. Grazie a questi sensori combinati, lo stand
Bosch presenta come apparecchiature connesse tra loro tramite sensori si
possano scambiare e fornire costantemente informazioni utili. Bosch ha
recentemente annunciato che lavorerà insieme ad ABB, Cisco e LG relativamente a
una piattaforma software aperta per la smarthome del futuro.
Infotainment a bordo, ricarica dell'auto elettrica e altro
ancora
Oltre ai sensori MEMS, Bosch mostra le tecnologie che danno
vita al veicolo interconnesso, tra cui la prossima generazione della
telediagnostica, le modalità di ricarica per le vetture elettriche,
l'infotainment e i sistemi di assistenza alla guida. Bosch è sponsor della
manifestazione "Driverless Car" al CES 2014, dove vengono esplorate
le pietre miliari della mobilità automatica, e in uno spazio dedicato al di
fuori della fiera, presenta tecnologie come il parcheggio automatico, la
frenata di emergenza predittiva e l'applicazione per smartphone "mySPIN".
L'azienda espone, inoltre, numerose altre aree di business, dalle eBike agli
inverter per lo stoccaggio dell'energia, dai veicoli con sistema start-stop
alla video sorveglianza in HD e al rilevamento delle intrusioni, fino alla
termotecnica a impatto zero.
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