60 i partecipanti, studenti e professori dell’Università
Pontificia Salesiana di Roma, provenienti da 13 Paesi - Si è svolgo presso il Centro ACI-Sara di Vallelunga un corso
di guida sicura riservato all’Università
Pontificia Salesiana di Roma alla presenza di Mons. Jaroslaw Rochowiak,
Segretario Generale dell’Università, di Ascanio
Rozera, Segretario Generale dell’Automobile Club d’Italia e di Monika Jakiela,
General Manager dell’Agenzia DMA – Servizi.
Il corso rientra nell’ambito del progetto 3.000
automobilisti stranieri ‘Ambasciatori di Sicurezza Stradale’, avviato nel 2012
dall’Automobile Club d’Italia, che offre corsi gratuiti di guida sicura agli
stranieri che guidano nel nostro Paese, i quali diffonderanno in famiglia e
nelle comunità nazionali il valore del rispetto del Codice delle Strada, è
sostenuto da Sara Assicurazioni e patrocinato dalla Presidenza del Consiglio
dei Ministri, dal Ministero degli Affari esteri, dal Ministro per
l’Integrazione e dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del
Turismo.
Hanno partecipato 60
suore e preti stranieri, studenti e professori dell’Università Pontificia
Salesiana di Roma, provenienti da Egitto, Colombia India, Slovenia, Congo,
Nigeria, Messico, Ecuador, Angola, Haiti, Ciad, Romania e Polonia.
“Abbiamo intrapreso con impegno e dedizione questo progetto
che ci coinvolge direttamente in quanto l’ACI si dedica da sempre alle
tematiche della mobilità e della sicurezza stradale, afferma Ascanio Rozera, Segretario Generale
dell’Automobile Club d’Italia. Nel corso delle lezioni sulla Guida Sicura
con gli stranieri, poi, non ci limitiamo a parlare di regole, statistiche,
comportamenti e Codice della Strada ma cerchiamo di andare in profondità, di
esaminare ed approfondire i valori come il rispetto della vita nelle sue varie
declinazioni, ma anche l’integrazione, la famiglia e l’amicizia”.
Il progetto si basa
sul fatto che gli stranieri rischiano il doppio sulle strade del nostro Paese,
dove il 6,4% degli automobilisti italiani è coinvolto in un incidente all’anno
mentre per gli stranieri la percentuale sale fino al 13,5%. Se argentini,
francesi e tedeschi superano di poco la media italiana, tunisini, ucraini,
romeni, marocchini e moldavi sono esposti a un pericolo maggiore. I più a
rischio sono gli egiziani, i peruviani, gli albanesi e i cinesi. Difformità di
abitudini e di comportamenti rappresentano, quindi, un pericolo per l’intera
collettività, con pesanti ripercussioni economiche oltre che sociali: gli
incidenti stradali nel 2012 hanno comportato in Italia 3.653 morti, 264.716
feriti e un danno sociale per oltre 30 miliardi di euro. Gli stranieri
residenti nel Paese sono 4,75 milioni, di cui 2,6 muniti di patente (1,4
milioni l’hanno conseguita con una scuola guida in Italia), possiedono più di 3
milioni di automobili e oltre 250.000 moto e sono sempre più coinvolti in
incidenti stradali fino a sfiorare i 90 sinistri al giorno con 141 feriti e più
di 1,4 morti. La sicurezza stradale è pertanto un obiettivo da perseguire
guardando anche ai conducenti stranieri che per lavoro o per turismo circolano
in Italia.
Questo primo progetto formativo in Europa nasce anche
dall’esigenza di coniugare la sicurezza stradale con la necessità di muoversi,
elemento fondante della stessa civile convivenza e di uno sviluppo economico e
sociale sempre più dinamico ed adeguato ai tempi. L’educazione alla sicurezza
stradale e l’integrazione dei popoli, infatti, sono i due elementi fondamentali
su cui si basa, rispetto al tema degli stranieri, poi, si è aggiunta un’altra
motivazione: quella di garantire in eguale misura la sicurezza dei cittadini
tutti, (italiani e non), in un quadro di vera collaborazione e integrazione tra
coloro che si muovono in Italia, sia in automobile o con altri mezzi di
trasporto.
La sicurezza stradale
non è una questione di razza o di colore della pelle, ma un obiettivo che l’ACI
persegue anche con questo progetto formativo, improntato al valore
dell’accoglienza. Gli stranieri che lavorano in Italia sono una risorsa
preziosa che va tutelata e la cui integrazione va promossa su tutti i fronti.
La cultura della sicurezza, infatti, è la chiave di volta per una mobilità
responsabile e realmente sostenibile, va perseguita a tutto campo e con il
coinvolgimento di tutti. L’ACI guarda, quindi, anche agli oltre 3 milioni di
stranieri che abitualmente guidano sulle nostre strade, il 7% dei guidatori in
Italia, abituati a regole e a comportamenti diversi – basta pensare alla
circolazione a sinistra in molti Paesi – gli stranieri si trovano spesso in
difficoltà.
L’ACI non intende solo spiegare ed insegnare tecniche e
modalità di guida idonee a prevenire gli incidenti stradali per ridurre il
numero di morti e feriti, ma vuole soprattutto promuovere una più comune e
diffusa capacità di percepire e vivere la mobilità come valore di civiltà e di
sviluppo intelligente e sicuro.
“Fino ad oggi sono stati oltre 2.400 gli automobilisti
stranieri nominati “Ambasciatori di Sicurezza Stradale” – afferma Monika
Jakiela, giovane imprenditrice polacca dell’Agenzia DMA – Servizi che segue la
parte operativa del progetto - un numero superiore alle aspettative iniziali
che prevedevano 1.000 corsi gratuiti di guida sicura l’anno per tre anni nei
fine settimana al Centro ACI di Vallelunga, nei pressi di Roma, uno dei più
moderni e attrezzati in Europa. Sono ancora molte le ulteriori richieste
ricevute da tutte le regioni d’Italia - un dato che ha fatto comprendere quanto
questo progetto sia stato recepito ed apprezzato da tutte le comunità straniere
presenti nel nostro Paese, in questi primi due anni, infatti, hanno aderito con
grande entusiasmo oltre 100 tra Ambasciate e Consolati in Italia”.
Il progetto “Ambasciatori della Sicurezza Stradale”, poi, ha
avuto vari riconoscimenti nazionali ed internazionali tra i quali, lo scorso
anno, il premio ‘Best Practice Certificate’ istituito dall’EPSA - European
Public Sector Award nella categoria ‘progetti europei o nazionali’.
Il corso per diventare “Ambasciatori della Sicurezza
Stradale” si sviluppa in un programma di formazione della durata di una
giornata (dalle ore 8,30 alle 17,00) e prevede lo svolgimento di una sessione
teorica (alla quale partecipano sempre i rappresentanti della Polizia Stradale)
ed una pratica. Il Centro di Guida Sicura ACI di Vallelunga utilizza le
tecnologie più sofisticate ed evolute per garantire la sicurezza delle
esercitazioni, è composto da cinque aree attrezzate che consentono di
riprodurre le situazioni di guida critica più frequenti, tra le quali:
* aquaplaning
* guida in condizioni
di scarsa aderenza
* sottosterzo e
sovrasterzo.
Secondo un sondaggio al termine del corso l’85% degli
“Ambasciatori della Sicurezza Stradale” ha dichiarato di essere ben consapevole
del proprio ruolo:
* nella diffusione dei valori di responsabilità alla
guida
* nella prudenza e nel rispetto delle regole
all’interno della comunità di appartenenza.
Il 95% ha ritenuto
utile la formazione ricevuta, il 98% ha giudicato ottima l’esperienza
vissuta e che i temi di maggiore interesse sono quelli relativi:
* alla giusta
velocità in curva
* al corretto
utilizzo dei freni
* al sistema
ABS.
Anche il giudizio degli istruttori del Centro è stato
ottimo: hanno, infatti, riscontrato un netto miglioramento delle capacità degli
allievi stranieri, con una crescita della consapevolezza dei rischi sulla
strada e la correzione delle cattive abitudini al volante.
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